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LIONELLO VENTURI
per la vita singola di ciascuna figura, che l'opera urbinate ignora. A Urbino l'arte e la vita
toscana giungevano per la via di Arezzo-Borgo S. Sepolcro; e ad Arezzo Giovanni di Fran-
cesco da Firenze scolpiva nel prin-
cipio della seconda metà del Tre-
cento la cappella Dragomanni di
■ S. Domenico, la quale, a malgrado
I dell'esuberanza pesante de' parti-
« colari, contiene il motivo di bal-
I I I ■ dacchino a due cuspidi su pilastri
H M a fascio, preludente al monumento
K urbinate.
_ '\ Un'architettura su cui si riflette
^^B^^^^ j% ÉiHl^^^ X ancora la gran luce dell'arte to-
«^^35BHHHk Ti scana del Trecento, delimita dun-
que una visione di fiamme, di gro-
mi ' ■nil'i^^Br "^¥wi m 'a cm essenza non è toscana. Dalla
JBHW ^^^^^
V •--—-____M" \Sw* ^fcif .■ JUB sione decorativa cromatica di Ve-
■fiiélÉr&r Sculture di stile veneziano della
■'^^T^w (ine del Trecento e del principio
fytf*fìfé$l-'t , del Quattrocento sono frequenti in
"V luoghi prossimi a Urbino. Oltre i
* ^"m* "ìw portali delle chiese di S. Domenico
| (1395?). S. Agostino (Ì413?),1 San
'^^feiWjff'f'-.'^^^^^'^mSSfeji. Francesco in Pesaro; dovette eser-
. x/*\^Slj yg^^^^^y>^^^Bt citare un largo influsso l'opera di
Y£ TAw ^Kljl «Ì\L Filippo di Domenico da Venezia.3
1*^ '~tìff^$l\*.. 1 *' il 1\ ÈJlMu' Nel 1394 egli eseguì colonne e ca-
P, \s-Jj^ò-ì, \^\$Jffi°;>ìs xf^Br ^ pitelli sfogliati e tarsiati per alcune
-- •; »•■ --r"^ri|---**~ •>__■ -' finestre di S. Petronio a Bologna;8
v " " ~'T' fT77>7777TV.",m^p dal 1416 al 1421 lavorò nel Palazzo
'A ^^';^^:f; ^^WB/Èj^ Malatestiano di Fano;* nel 1423 for-
M f^flr W$>T ,l" eseguite sono in Fano il raonu-
1 r~\ ^' S mento di Paola Bianca Malatesta
•a 'P (t I39^)» (fig. 14),6 e un arco «sfo-
jM gliato » nel Museo civico di Fos-
! I £r sombrone proveniente da quel pa-
^ lazzo Malatesta.7 E gli esempi del
Fig. 13 - Monumento Brahcaleoni. Veneziano fruttificarono : nel me-
Mercatello, San Francesco desimo stile Antonio di Cristoforo
1 Guida di Pesaro, Pesaro, 1864, p. 119 e T41.
'2 II Paoletti, L'architettura e la scultura del Ri-
nascimento in Venezia, Venezia, 1893, P. I, p. 46
e 75: crede d'identificare Filippo di Domenico con
un Filippo tagliapietra di cui è parola in un docu-
mento del 14 gennaio 1404.
3 Supino, La scultura in Bologna nel sec. XV,
Bologna, MCMX, p. 11.
+ G. Castellani, in Rass. bib. dell'arte it.,
I, T34-
5 Supino, op. cit., p. 35.
6 A. Venturi, Storia, VI, p. 23.
7 Vernarecci, Fossombrone dai tempi antichis-
simi ai nostri. Voi. I, p. 412-3.
LIONELLO VENTURI
per la vita singola di ciascuna figura, che l'opera urbinate ignora. A Urbino l'arte e la vita
toscana giungevano per la via di Arezzo-Borgo S. Sepolcro; e ad Arezzo Giovanni di Fran-
cesco da Firenze scolpiva nel prin-
cipio della seconda metà del Tre-
cento la cappella Dragomanni di
■ S. Domenico, la quale, a malgrado
I dell'esuberanza pesante de' parti-
« colari, contiene il motivo di bal-
I I I ■ dacchino a due cuspidi su pilastri
H M a fascio, preludente al monumento
K urbinate.
_ '\ Un'architettura su cui si riflette
^^B^^^^ j% ÉiHl^^^ X ancora la gran luce dell'arte to-
«^^35BHHHk Ti scana del Trecento, delimita dun-
que una visione di fiamme, di gro-
mi ' ■nil'i^^Br "^¥wi m 'a cm essenza non è toscana. Dalla
JBHW ^^^^^
V •--—-____M" \Sw* ^fcif .■ JUB sione decorativa cromatica di Ve-
■fiiélÉr&r Sculture di stile veneziano della
■'^^T^w (ine del Trecento e del principio
fytf*fìfé$l-'t , del Quattrocento sono frequenti in
"V luoghi prossimi a Urbino. Oltre i
* ^"m* "ìw portali delle chiese di S. Domenico
| (1395?). S. Agostino (Ì413?),1 San
'^^feiWjff'f'-.'^^^^^'^mSSfeji. Francesco in Pesaro; dovette eser-
. x/*\^Slj yg^^^^^y>^^^Bt citare un largo influsso l'opera di
Y£ TAw ^Kljl «Ì\L Filippo di Domenico da Venezia.3
1*^ '~tìff^$l\*.. 1 *' il 1\ ÈJlMu' Nel 1394 egli eseguì colonne e ca-
P, \s-Jj^ò-ì, \^\$Jffi°;>ìs xf^Br ^ pitelli sfogliati e tarsiati per alcune
-- •; »•■ --r"^ri|---**~ •>__■ -' finestre di S. Petronio a Bologna;8
v " " ~'T' fT77>7777TV.",m^p dal 1416 al 1421 lavorò nel Palazzo
'A ^^';^^:f; ^^WB/Èj^ Malatestiano di Fano;* nel 1423 for-
M f^flr W$>T ,l" eseguite sono in Fano il raonu-
1 r~\ ^' S mento di Paola Bianca Malatesta
•a 'P (t I39^)» (fig. 14),6 e un arco «sfo-
jM gliato » nel Museo civico di Fos-
! I £r sombrone proveniente da quel pa-
^ lazzo Malatesta.7 E gli esempi del
Fig. 13 - Monumento Brahcaleoni. Veneziano fruttificarono : nel me-
Mercatello, San Francesco desimo stile Antonio di Cristoforo
1 Guida di Pesaro, Pesaro, 1864, p. 119 e T41.
'2 II Paoletti, L'architettura e la scultura del Ri-
nascimento in Venezia, Venezia, 1893, P. I, p. 46
e 75: crede d'identificare Filippo di Domenico con
un Filippo tagliapietra di cui è parola in un docu-
mento del 14 gennaio 1404.
3 Supino, La scultura in Bologna nel sec. XV,
Bologna, MCMX, p. 11.
+ G. Castellani, in Rass. bib. dell'arte it.,
I, T34-
5 Supino, op. cit., p. 35.
6 A. Venturi, Storia, VI, p. 23.
7 Vernarecci, Fossombrone dai tempi antichis-
simi ai nostri. Voi. I, p. 412-3.