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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 19.1916

DOI issue:
Fasc. 2
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Muñoz, Antonio: Studi sul Bernini
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https://doi.org/10.11588/diglit.17336#0147

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STUDI SUL BERNINI

IOI

alla fonte ispiratrice: a quella del vero. Poiché a mio avviso non v'ha dubbio che il ritratto
più grande sia posteriore all'altro, e ce lo dice chiaramente, oltre che la maggior padro-
nanza della forma, il taglio stesso del busto in forma più larga, che scende lateralmente
assai più in giù dalla spalla, mentre il ritrattino del Museo Borghese è ancora tagliato
alla foggia cinquecentesca, sebbene già modificata. Il ritratto più grande ha il taglio del

Fig. 2 — Bernini : Busto di Paolo V. — Roma, R. Galleria Borghese.

busto di Gregorio XV, e quindi cronologicamente si avvicina di più ad esso. Nell'eseguire
il secondo ritratto di Paolo V, il Bernini si comportò in maniera del tutto diversa dal
primo, non solo per l'insofferenza del suo ingegno ad attenersi ad un altro modello, fosse
pure uscito dalle sue mani, ma anche in vista della diversa destinazione dell'opera. Il
piccolo bustino era fatto per lo stesso Pontefice il quale lo tenne nella sua camera fino
alla morte, senza voler staccarsene mai, considerandolo quasi come un gioiello; quello
maggiore, destinato ad una chiesa, per decorare forse un'aula o una sacrestia, non poteva
avere il carattere quasi intimo e familiare del primo, ma doveva dare del Pontefice una
rappresentazione più solenne e decorosa, starei per dire ufficiale. Quindi maggiore ampiezza
 
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