L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna (19.1916)

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ANTONIO MUNOZ

Più tardi il Bernini nei suoi busti ritratti mutò profondamente la maniera; non più
il busto tagliato secondo un semicerchio che scende dalle spalle al mezzo del petto, ma
secondo una curva molto più larga che gli dà maggiore ampiezza, direi quasi maggior
respiro, conferendogli un carattere di robustezza e di solennità che ricorda i grandi ri-
tratti alla Rubens. E la maniera grande, come la chiama il Baldinucci, che appare la prima
volta nei due mirabili busti del Cardinal Scipione (1632) ed in quello del Cardinal Gin-

Fig. 8 — Bernini : Busto del card. Richelieu.
Parigi, Museo del Louvre.

nasi, che contrariamente all'opinione del Cantalamessa, cui spetta il merito della bella sco-
perta,1 ritengo pure eseguito verso il 1630, e non intorno al 1620, quando nei busti-ritratti
il Bernini seguì il taglio del Paolo V.

Una sola volta, in epoca più tarda, il Bernini ritornò alla forma primitiva del taglio
elei busto, quando eseguì l'imagine bronzea di Urbano Vili per il Duomo di Spoleto.
Il busto di Spoleto, che qui per la prima volta si riproduce, misura m. 1,32 in altezza, ed
è quindi assai più grande degli altri busti-ritratti di cui prima abbiamo parlato, dovendo
essere collocato in alto, sulla porta di ingresso della Chiesa, nella nicchia superiore di una
grande targa marmorea, che ricorda il restauro fatto eseguire da Urbano Vili.2

1 G. Cantalamessa, Una scultura ignota del
Bernini, Bollettino d'Arte del Ministero della
Pubblica Istruzione, 1911,

2 D.O.M. Franciscus Card. Barberinus S.R.E.
Vice Cancellarius I Urbani Vili Pont. Max. ex

fratre nepos | Quod de collabentis huius cathe-
dralis reparatione | patruo olim episcopo cogita-
verat j eo ad pontificatus apicem evecto | re com-
plevit j Anno Domini MDCXLIV.