LA SCULTURA BAROCCA E L'ANTICO
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le opere del grande maestro la traccia di questi suoi rapporti con l'antico, ci riuscirà
assai difficile di ritrovarla. Nulla hanno a che fare con l'antico le opere del primo periodo
dell'artista, ispirate alla tarda tradizione michelangiolesca, come il S. Lorenzo di casa
Strozzi, 0 il gruppo di Enea e Anchise, o i primi busti-ritratti; nulla hanno a che fare
con l'antico le opere eseguite nel secondo periodo, come il David, l'Apollo e Dafne,
il Ratto di Proserpina. In questi due ultimi il soggetto tratto dalla mitologia classica
poteva offrire occasione al Bernini per mettere a profitto lo studio profondo da lui fatto
da fanciullo sulle cose antiche, e invece tranne l'imitazione puramente formale della
testa di Apollo, derivata da quello di Belvedere,1 e del Plutone, ispirato su un antico
Fiume, non si potrebbe imaginare niente di più diverso dallo spirito dell'arte classica
Fig, 28 — Domenichino e scolari, Andromeda.
Roma, Galleria di Palazzo Farnese.
di quei due gruppi, che mostrano già chiaramente determinata la tendenza pittorica
nella scultura, propria del Bernini. Il Fraschetti pubblica una mutila statua di Dafne
ora a Copenaghen, e già nel Casino di Villa Borghese; ma se essa potè suggerire al
Bernini l'idea, tutta diversa è la significazione dell'opera barocca, in cui è espresso con
mirabile evidenza un momento dell'azione. Così si è fatto da taluno il confronto tra il
David berniniano e l'antico Discobolo; ma anche queste due figure non hanno tra loro
nulla a che fare; il Bernini ha colto il momento, Vattimo, in cui il giovinetto sta per
scagliare la fionda, e si vede bene che egli non potrebbe indugiare in quell'atteggia-
mento; il Discobolo invece, nell'aggiustare la mira e nel raccogliere le forze per il lancio
del disco, può conservare anche a lungo la sua posizione.
In un'opera giovanile del Bernini è chiara la derivazione dall'antico, ed è nel bu-
stino dell' Anima Dannata, che è ispirato da una testa di satiro, quali si vedono come
motivi angolari nei coperchi di sarcofagi.
Secondo E. Q. Visconti il Bernini avrebbe restaurato la statua antica dell'Erma-
frodito della Villa Pinciana, trasportata a Parigi a tempo di Napoleone. « Il poco ristauro
che è nel piede e parte della gamba destra fu supplito dal Bernini, ancor giovinetto
con ottimo gusto, solo in ciò ripreso che non ha cercato imitare sì nel letto sì nello strato
1 II corpo dell'Apollo berniniano ha forme esili,
allungate tutte diverse da quelle robuste dell'A-
pollo di Belvedere, così che l'acre Milizia ha
potuto scrivere: « gli manca ogni bellezza di forme,
che fu intieramente ignota al Bernini ». Opere,
ed. Bologna, 1821, I, pag. 192.
L'Arte. XIX, 20
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le opere del grande maestro la traccia di questi suoi rapporti con l'antico, ci riuscirà
assai difficile di ritrovarla. Nulla hanno a che fare con l'antico le opere del primo periodo
dell'artista, ispirate alla tarda tradizione michelangiolesca, come il S. Lorenzo di casa
Strozzi, 0 il gruppo di Enea e Anchise, o i primi busti-ritratti; nulla hanno a che fare
con l'antico le opere eseguite nel secondo periodo, come il David, l'Apollo e Dafne,
il Ratto di Proserpina. In questi due ultimi il soggetto tratto dalla mitologia classica
poteva offrire occasione al Bernini per mettere a profitto lo studio profondo da lui fatto
da fanciullo sulle cose antiche, e invece tranne l'imitazione puramente formale della
testa di Apollo, derivata da quello di Belvedere,1 e del Plutone, ispirato su un antico
Fiume, non si potrebbe imaginare niente di più diverso dallo spirito dell'arte classica
Fig, 28 — Domenichino e scolari, Andromeda.
Roma, Galleria di Palazzo Farnese.
di quei due gruppi, che mostrano già chiaramente determinata la tendenza pittorica
nella scultura, propria del Bernini. Il Fraschetti pubblica una mutila statua di Dafne
ora a Copenaghen, e già nel Casino di Villa Borghese; ma se essa potè suggerire al
Bernini l'idea, tutta diversa è la significazione dell'opera barocca, in cui è espresso con
mirabile evidenza un momento dell'azione. Così si è fatto da taluno il confronto tra il
David berniniano e l'antico Discobolo; ma anche queste due figure non hanno tra loro
nulla a che fare; il Bernini ha colto il momento, Vattimo, in cui il giovinetto sta per
scagliare la fionda, e si vede bene che egli non potrebbe indugiare in quell'atteggia-
mento; il Discobolo invece, nell'aggiustare la mira e nel raccogliere le forze per il lancio
del disco, può conservare anche a lungo la sua posizione.
In un'opera giovanile del Bernini è chiara la derivazione dall'antico, ed è nel bu-
stino dell' Anima Dannata, che è ispirato da una testa di satiro, quali si vedono come
motivi angolari nei coperchi di sarcofagi.
Secondo E. Q. Visconti il Bernini avrebbe restaurato la statua antica dell'Erma-
frodito della Villa Pinciana, trasportata a Parigi a tempo di Napoleone. « Il poco ristauro
che è nel piede e parte della gamba destra fu supplito dal Bernini, ancor giovinetto
con ottimo gusto, solo in ciò ripreso che non ha cercato imitare sì nel letto sì nello strato
1 II corpo dell'Apollo berniniano ha forme esili,
allungate tutte diverse da quelle robuste dell'A-
pollo di Belvedere, così che l'acre Milizia ha
potuto scrivere: « gli manca ogni bellezza di forme,
che fu intieramente ignota al Bernini ». Opere,
ed. Bologna, 1821, I, pag. 192.
L'Arte. XIX, 20