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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 19.1916

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Fasc. 3
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Bollettino bibliografico
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https://doi.org/10.11588/diglit.17336#0290

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244

BOLLETTINO BÌLIOGRA FICO

essendo stata la base degli studi di tutti coloro che si oc-
cuparono della storia archeologica artistica di San Pietro,
non sempre fece ricordare « tutto il paziente, attento, di-
ligente lavoro che alla pianta stessa fu premesso e con-
giunto » dal suo autore.

Con tutto che il testo sia dunque già di per se una cosa
preziosa per gli studiosi, il D.r Cerrati non si è acconten-
tato di fame una semplice edizione criticamente corretta,
ma ha profuso in copiosissime note tutte le sue cognizioni
di erudito e ci ha voluto far conoscere quanto era stato
detto sui diversi problemi che si prospettavano nella lettura
dell'opera di Tiberio Alfarano, — aggiungendo talora, quando
era il caso, nuovi documenti frutto di sue ricerche perso-
nali. — E alcune di queste note hanno anzi l'aspetto di
piccoli studi (e. g. sulla facciata e tetto della basilica al
tempo di Giovanni XXII e Benedetto XII; sulla Loggia
delle benedizioni, sulle pitture del portico, sulle colonne vi-
tinee, sugli organi della basilica, sul musaico della navicella,
sui sepolcri di Callisto III e di Alessandro VI, ecc.) che
potevano benissimo essere pubblicati a sè.

Tutto ciò è buona promessa per la futura edizione, de-
siderata e aspettata da tutti, dell'opera ilei Grimaldi, e die
il D.r Cerrati ha già portato a buon punto. (a. s.).

80. Frtzzoni (g.). Un'opera inedita di Antonio
Rossellino. (Rassegna d'Arte, 1916, n. 3, marzo).

E una Madonna col bambino proveniente da Firenze, ora
al Museo dell'Ereinitage a Pietrogrado, trattata con una molle
ondulazione di piani, sfiorata da ombre diafane, come espressa
dalla cera.

Appartiene alla prima maniera di Antonie Rossellino e per
la tecnica dello stiacciato si accosta alquanto alla produzione
di Desiderio da Settignano. (a. b.).

Pittura.

81. Taurisano (I.). Il Capitolo di Santa Maria
Novella in Firenze: Andrea di Bonaiuto. (In Ro-
sario: Memorie Domenicane, aprile 1916).

E nota la vessata questione intorno al nome dell'autore degli
affreschi nel Cappellone degli Spagnuoli in Firenze, ed alla'
data di esecuzione di essi. Ora può dirsi che mercè le ricerche
del Taurisano sia stata data al problema una soluzione defini-
tiva. In un codicetto del sec. xiv dell'archivio dell'Ordine
Domenicano (Liber Novus, fogl. 40) il T. ha trovato la copia
di un contratto, in data 30 dicembre 1365, fra il priore di
Santa Maria Novella fr. Zanobi Guasconi ed il pittore fio-
rentino Andrea di Bonaiuto, relativo ad una casa di pro-
prietà del convento data in usufrutto, vita naturai durante,
all'artista in cambio delle pitture da eseguirsi per opera di
lui nel Cappellone, nel termine di due anni. ii documento,

che fu trascritto nel codice dallo stesso priore p. Zanobi —-
e di cui il Taurisano ha voluto darci persino una riprodu-
zione zincografica — merita venga qui riportato:

« Copia cuiusdam littere in vutgari sigillate sigillo conventus
et prìoratus concessa andrea pictovi.

« Sia manifesto a chiunque vedrà questa scritta, che io
frate Zenobi de Guasconi priore de frati predicatori del con-
vento di Santa Maria Novella di Firenze, di consentimento et
volontà de frati del detto convento, questo anno Domini
1365 del mese di dicembre e dì 30, diedi ad Andrea di Bonaiuto
dipintore, a vita sua durante, e de la donna sua, cioè monna
Francesca, una casa ne la quale al presente habita, posta nella
nostra piazza nuova, la quale fu di Buto tavernaio, per prezzo
di fiorini d'oro sexantacinque, dei quali danari egli non debbe
pagare a contanti, ma debbe scontargli ne la dipintura del
nostro capitolo, si veramente che gli debbe avere sconti da
gennaio che viene a mesi diciotto proximi che verranno, ri-
cevendo dal detto convento in questo tempo del suo lavorio
alchuno danaio si che possa sostenere la vita sua. El detto
Andrea debbe aver dipinto tucto il capitolo dal detto kalendi
di gennaio a due anni essendo egli pagato chome sarà ra-
gionevole del detto lavorio, a quella pena che parrà al priore
per lo tempo. E con ciò sia cosa che nella parte di sotto della
detta casa, habita una donna col suo marito, la quale a nome
monna Balda, intendiamo, vogliamo e dichiariamo, che! detto
Andrea, non possa cacciare la detta donna di detta casa, ne
lei in veruno modo molestare, ne la pigione usata crescere,
ma lei tenere in quella libertà che insino qui è stata. E in te-
stimonio delle presenti cose, io frate Zenobi predetto, la pre-
sente cedola di consentimento da detti frati o scripto di mia
propria mano, e registrata nel libro del nostro convento, e
suggellata del suggello del Convento predecto e del mio officio.

« Anno mesi e dì detto de sopra. Et ita habetur in sopra-
di cto libro conventus, carta 116 ». (a, s.)

82. Bkltrami (L.). Nuove opere d'arte nei Musei
del Castello Sforzesco di Milano. (Parte iii). (Ras-
segna d'Arte, 1916, n. 3, marzo).

Un bel ritratto dello scultore F. Girardon eseguito a Parigi
da Giacinto Rigard nel r68q, e una Vergine col bambino di
scuola lombarda (secolo xv) notevole per la singolarità delia
tecnica essendo in parte eseguita a tempera sul tessuto ili
fondo, in parte con fili serici di vario colore e piccole ornamen-
tazioni metalliche. (a. b.).

83. Borenius (Tancred), The Annunciation
by Masolino. (The Burlington Magazine, may, 1916).

11 Borenius pubblica in bella tavola l'Annunciazione di
Masolino, già illustrata da Berenson, quando apparteneva an-
cora alla collezione del conte di Wemyss: ora in America.

(e. t.).

Per 1 lavori pubblicati ne L'ARTE sono riservati tutti i diritti di proprietà letteraria ed artistica

per l'Italia e per l'estero.

Adolfo Venturi, Direttore.
Roma, Tip. dell'Unione Editrice, Via Federico Cesi, 45,
 
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