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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 23.1920

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Fasc. 1
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Fiocco, Giuseppe: Jacopo Ripanda
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https://doi.org/10.11588/diglit.17340#0058

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32

GH SEPPE FIOCCO

alla finestra, ove si legge: « S. P. Q. R. Diaetam
anno MCCCCXCV1 Benedicti Bonfìlii Pcrusini
Picturis excultam - velcri squalore deterso -
opera K^r. Ruspi Hq. Pict, Rorn. - lacunari
refccto - in pristinae dignitatis specicm resti-
tuì - A. MDCCCXL Matteo Alitici Mattei Sena-
tore - Giov. Chigi - Giov. Ricci Paracciani -
Ascanio Brazzà - Francesco del Bufalo — Lorenzo
Alibrandi - Luigi Dall'Olio - Giuseppe Puliesi -
Pietro Mecolli - consoli ».

E la cosa andò tant'oltre, come ci testimonia

ckhoff, 1 riuscisse a imporsi e a diradare le tenebre
che circondano queste antiche opere, in cui l'evi-
dente adorazione per la « santa antichità » e per le
imprese gloriose di Roma, non si può dire sorretta
dalla forza sicura del genio. A chi vuol ricordare
a. quale purezza di rievocazioni sia giunto, per solo
ardore d'umanesimo e d'ingegno, Andrea Mante-
gna, parranno ben povera cosa questi affreschi,
colmi di erudizione e di goffaggine (fig. i).

Vediamoli secondo il loro ordine logico: Il primo,
sulla parete di sinistra, rappresenta la Battaglia

il Nibby, che nel 1865 il cav. Ercole Ruspi, figlio,
credo, di Carlo, e certo suo degno seguace, restau-
rando i simili freschi della stanza dei Pasti, clic
allora si attribuivano persino al Botticelli, aggiunse
quasi di sana pianta sovra una delle porte, ov'era
una nicchia con il busto di Mitridate, certa strana
figura di donna, specie di Giuditta, 111 atto di pro-
tendere una testa sanguinolente. 1

Tuttociò rispetto ai rifacimenti. In quanto al-
l'oscurità che sempre circondò i freschi, basti ri-
cordare che assieme al nome di B. Bonfìgli e
del Botticelli, si fece sin dal tempo del Titi l'altro
di Pietro Perugino. 2 Nè si può dire che l'opinione
stessa del Frizzoni, per quanto seguita da qualche
consenso erudito, principalissimo quello del Wi-

1 A. Nibby, Itinerario di Roma, 1870, p. 62.

2 II nome del Botticellli è fatto dal Nibby (loc. e p. ci-
tati) e quello del Perugino dal Titi, nella sua Guida di
Roma, p. 472.

di Mile, col trionfo di Cattilo (fig. 2); il secondo, sulla
parete verso la finestra, la Battaglia delle Egadi
alla presenza di Nettuno e Anftfrite (fig. 3); il terzo,
di fronte al primo, i Preliminari di pace fra 0. Lu-
tarlo Catulo e Amilcare (fig. 4). e infine il quarto,
sulla parete terminale, Annibale, che varcate le Alpi,
scende in Italia, guidando il suo esercito dalla groppa
di. un maestoso elefante2 (fig. 5).

1 F. Wickhoff, Jahrbuch viennese, v. XX (189(9), pa-
gine 180 e segg.

2 Sotto la prima rappresentazione si legge: « BeUum
quod Romano per IV et XX annos cura Cartaginiensibus
gesserunt »; e si vedono, entro nìcchie a conchiglia, i busti
di M. Fabio Massimo, M. Attilio Regolo, C. Claudio Nerone,
Appio Claudio, P. Cornelio Scipione. Fra busto e busto,
stanno poi degli stemmi. In fianco della fascia, e pre-
cisamente nel plinto d'angolo che sostiene i finti pila-
stri che fiancheggiano la pittura v'ha quest'altra più
lunga leggenda: «Cartaginenses non solimi Sicilia veruni
 
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