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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 27.1924

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Fasc. 1
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Lavagnino, Emilio: L' Architetto di Sisto IV
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https://doi.org/10.11588/diglit.17344#0038

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EMILIO LAVAGNINO

che in esso Baccio fece alcune cappelle con molti
ornamenti e particolarmente quella di Domenico
Della Rovere cardinale di San Clemente e nipote del
Papa». Orbene, è appunto negli amboni di tale cap-
pella e nel paliotto dell'altare (fig. 9); che noi rico-
nosciamo la maniera di lavorare il marmo propria
di Baccio Pontelli. o meglio di quella bottega a
cui Baccio dava le commissioni per le opere di
decorazione necessarie ai suoi edifici, quella stessa

Fig. 9. — Roma, S. Maria del Popolo :
Cappella della Rovere.

maniera che possiamo imparare a conoscere nelle
porte sovraccariche d'ornamenti in Santo Spirito,
nell'altra con festoni di fiori, frutta ed armi in San
Pietro in Vincoli ed anche nei festoni ai lati del
portico dei SS. Apostoli.

In tali opere il marmo appare lavorato in ma-
niera caratteristica: con forti aggetti che si con-
trappongono ad un eccessivo stracciato. Mentre
alcune candelabra o festoni si allungano e si affi-
nano stentando a rilevarsi dal piano marmoreo in
cui son lavorate, vediamo improvvisamente bal-
zare dal piano stesso rotondità e sporgenze come
nella porta maggiore di San Pietro in Vincoli, o
in quella di Santo Spirito; o addirittura v'è ricerca
di volume come nelle braccia dei putti posti a sor-
reggere il cappello cardinalizio al di sopra dello
stemma dei Della Rovere nella cappella di Santa

Maria del Popolo, mentre tutto intorno a tali
decorazioni rose, borchie e trofei d'armi riman-
gono attaccati al fondo.1

Per !a chiesa di San Pietro in Montorio il Vasari
si rifiuta di credere alla tradizione che la diceva
— come ancora oggi — « sorta su disegno di
Baccio » e dice: <> Ma io non posso dire d'aver tro-
vato che così sia ». Effettivamente, nella facciata
della chiesa le forme di FrancescodiGiorgioMartini

Fig. 10. — Roma, S. Pietro in Montorio:
Il campanile e l'abside della Chiesa.

ci appaiono comprese dall'architetto edificatore
come non lo furono mai dal fiorentino, così che il
nome di Baccio riteniamo debba senz'altro esclu-
dersi per questa parte dell'edificio. Ma nell'in-
terno della chiesa e nel campanile (fig. 10) ci vien
fatto di pensare nuovamente al Pontelli. La greve
e massiccia pesantezza dei capitelli di Santa Maria

1 In questa bottega lavoravano scultori provenienti
dalla scuola del Bregno, a meno non si voglia addirittura
ritenere che essa fosse guidata dallo stesso artista lom-
bardo che sicuramente nell'ultimo venticinquennio del'400
fu tra i più grandi apppaltatori di lavori che esistessero
in Roma. I putti degli amboni di S. Maria del Popolo a
confrontarli con quelli della tomba del Cardinal Pietro
Riario in SS. Apostoli vengono ad essere una evidente
conferma di tale ipotesi.
 
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