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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 27.1924

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Fasc. 1
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Mariotti, Lancillotto: Cenni su Scipione Pulzone detto Gaetano: ritrattista
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https://doi.org/10.11588/diglit.17344#0059

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CENNI SU SCIPIONE PULZONE DETTO GAETANO, RITRATTISTA

Il gentiluomo della Galleria Doria, testò rivendicato al Gaetano dal Venturi, ci
rappresenta un carattere burbero e pieno di vigoria, ove la vivida quanto efficace into-
nazione de' colori, rivela chiaramente il nuovo stile. Quello del Museo Nazionale di
Napoli (fig. 5), è notevole per il senso di stanchezza e di sconforto, che traspare da quel
volto grave d'anni, grinzoso e arido.

Non sarà, ora, superfluo accennare, sia pur brevemente, ai quadri d'indole reli-
giosa, cui egli attese, almeno secondo i biografi, per trarne maggior lucro. Anche in
questi, assistiamo ad un graduale processo di trasformazione, ma non possiamo davvero
affermare che egli, in questo campo, riesca ad elevarsi gran che sui contemporanei. Se

Fig. 6. — Scipione Pulzone : Sacra Famiglia.
Roma, Galleria Borghese.

l'influsso dei grandi maestri è palese, non sono altrettanto palesi le traccie di una vera
e propria individualità artistica. Il Pulzone sa evitare uno dei difetti più contagiosi del
tempo, il virtuosismo, ma rivela anche un'assoluta mancanza d'invenzione e di fantasia,
e pare sia destinato fatalmente a imitare piuttosto che a creare. Cominciò con due Mad-
dalene, tuttora esistenti nella Basilica Lateranense: una si trova nella sacrestia, l'altra
nella cappella del coro; la prima tradisce i medesimi criteri stilistici dei suoi ritratti gio-
vanili, la seconda risente di quel periodo in cui più era evidente la sua ispirazione dai
veneti. Non hanno alcun pregio sostanziale, e non esprimendo, d'altra parte, sincerità
di sentimento, ci lasciali freddi.

Occorre distinguere, però, in queste pitture religiose del Gaetano, quelle di libera
imitazione che hanno piuttosto sapore di « quadri di genere », e dove egli riesce assai
felicemente. La Sacra Famiglia della Galleria Borghese (fig. 6) è una derivazione da Raf-
faello per l'eleganza e la semplicità di composizione. « Il tenero abbraccio dei due putti

L'Arte. XXVII, 5.
 
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