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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 27.1924

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Fasc. 1
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Mariotti, Lancillotto: Cenni su Scipione Pulzone detto Gaetano: ritrattista
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https://doi.org/10.11588/diglit.17344#0062

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36

LANCILLOTTO MARIOTTI

Tra le ligure meglio ritratte, una è Barbera, l'ultima a destra, il cui visetto fine-
mente modellato, dalle linee pure, dagli occhi celesti è velato di precoce malinconia;
l'altra è Vittoria, piccolo essere pieno di vita e di grazia infantile col suo vestitino avvi-
tato e i capelli biondicci, tirati e legati sulla nuca sì da formare come un pennacchio di
stoppa. Per sollevarsi si aiuta col piedino appuntato alla traversa del tavolo su cui
trovasi un panierino ricolmo di rosse e succose ciliege. Superiore ad ambedue per efficacia
espressiva è il fratello, erede del nobile e glorioso casato. Nel suo portamento, diritto
e impettito, v'è già tutta l'imperiosità di piccolo e orgoglioso principe. Degno di rilievo

Fig. 9. —Scipione Pulzone: Cardinale col suo Segretario.
Roma, Galleria Spada.

è pure il vestire leggiadro e ricco delle bambine con la civettuola capigliatura, allisciata
e terminante in cresta, cosparsa di fiori primaverili e di nastrini variopinti.

Evitando una sovrapposizione di piani il Pulzone ottiene, questa volta, una compo-
sizione armoniosa ed elegante, ma certo, a rendere più gaia e festosa la simpatica sce-
netta, sarebbe valsa una maggiore scioltezza di forme e di movenze. Continuando, però,
l'esame dell'opera artistica di lui, avvertiamo come egli lotti costantemente per divin-
colarsi sempre più dalla consueta rigidezza.

Vi riesce in parte nel ritratto del Cavalier Cavalcabò, che si trova nella galleria
Corsini, trattato con dissimulata disinvoltura; e in quello dello « Speziale » (fig. 8) nella Gal-
leria Spada. Questo è in atto di spiegare qualche sua nuova esperienza ed ha un'elo-
quente mimica delle mani, accompagnata da un mezzo sorriso pieno di significato come
chi concluda con una inaspettata e soddisfacente dimostrazione. Nel primo, il pittore
s'indugia con la consueta diligenza nei baffetti, nel pizzo e nel corsetto arabescato; in
tutti e due la modellatura del viso e delle mani è condotta a fatica.
 
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