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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 27.1924

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Fasc. 2
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Incisa della Rocchetta, Giovanni: Notizie inedite su Andrea Sacchi
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https://doi.org/10.11588/diglit.17344#0089

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NOTIZIE INEDITE SU ANDREA SACCHI

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Miniera ricchissima di notizie sull'arte secen-
tesca romana è l'Archivio Barberini, ora annesso
alla Biblioteca Apostolica Vaticana. Specialmente
fra le carte dei due fratelli Cardinali Francesco
sen. ed Antonio iun., nipoti di Papa Urbano VII 1,
troviamo ricordati i più celebri artisti dell'epoca.
Mentre, però, il Card. Francesco sen. era in fre-
quentissima relazione col Bernini, con Pietro da
Cortona, col Romanelli, il Card. Antonio iun. si

stro pittore per il prezzo d'un quadro, con due teste
d'Apostoli fatto per n.ro serv.o e consegnato in guar-
darobba. Questo quadro non fu rintracciato finora e,
come vedremo, non compare negli inventari poste-
riori dei quadri appartenenti a questo Cardinale.

Credo possano riferirsi all'affresco della Sapienza
Divina le notizie, purtroppo incomplete, che si
trovano nell'unico libro mastro superstite del
Principe D. Taddeo Barberini.1 Le notizie vanno
dal dicembre 1629 al dicembre 1630 e parlano,
sempre in generale, di lavori fatti da Andrea

Fig. 3. — Andrea Sacchi: Romolo fra ì pastori. Castel Fusano.

serviva sopratutto del Sacchi e poi, morto questi,
del Maratta. Anzi, secondo il Passeri, senza il
Cardinale Antonio iun., Andrea Sacchi sarebbe
sempre vissuto tra la mendicità.

Pur non pigliando questa affermazione per ve-
rità assoluta, poiché il Sacchi lavorò anche per
altri committenti, bisogna ammettere che dal 1633
alla sua morte il nostro pittore ricevette continue
commissioni dal porporato, il quale, anzi, non
nescì a veder eseguiti tutti i lavori ordinati, per
'a lentezza nell'operare e la severa autocritica del
Sacchi.

Ma, prima ancora del 1633, prima di trovare il
Sacchi al servizio del Card. Antonio iun., in un
libro mastro del Card. Francesco sen.,1 troviamo
Segnata in credito al banchiere Sacchetti, il 16 giu-
§no 1627, 'a somma di dieci scudi, pagata al no-

Sacchi pittore, senza specificare di che genere
di lavori si trattasse. Siccome il libro mastro fu
incominciato nel 1623, si può supporre che l'inizio
dei lavori del Sacchi per D. Taddeo non sia ante-
riore di molto alla data del primo conto (22 di-
cembre 1629); ma l'ultimo conto qui registrato,
un pagamento per i lavori fatti fino a tutto il
28 novembre 1630, non è per il pagamento finale e,
mancando i libri mastri successivi, restiamo in-
certi sulla durata di questi lavori.

Non risulta da altre parti che il Sacchi avesse
incarico di sopraintendere ai lavori di adattamento
del Palazzo comprato poco prima dal Duca Sforza,
nè ai lavori di ingrandimento, che furono diretti
prima da Carlo Maderno, poi dal Bernini: inca-
richi del genere ne ebbe più tardi dal suo grande
mecenate il Cardinale Antonio.

1 Libro mastro A (1623-1630) di D. Taddeo Barberini.
 
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