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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 27.1924

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Fasc. 3
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Venturi, Adolfo: Per Sandro Botticelli
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https://doi.org/10.11588/diglit.17344#0188

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IÓ2

ADOLFO VENTURI

dosi a sinistra, e la crudezza lancinante delle pieghe tese a destra Ira il ginocchio piegato
e il braccio sospeso.

Tanta esaltazione del movimento, una così complessa alternativa di scatti e di ab-
bandoni, di angoli e di curve, una così vibrante sottigliezza di forme e acutezza di linee,
appare solo nelle opere di Sandro posteriori al commento figurato della Divina Com-
media. La tenda ripiegata, come da uno strappo violento, verso l'esterno, ci richiama,

Fig. 2. — Bottice!li : L'Arcangelo Gabriele. Firenze, Gallerai Corsini.

con veemenza e slancio raddoppiati, la cortina che s'apre sullo scrittoio di Sant'Ago-
stino nel quadretto degli Uffizi; e i cannelli del pannilino di avorio, tesi e grondanti dal
piano dell'inginocchiatoio, trovano parallelo nelle pieghe del camice del sacerdote, che
comunica il San Girolamo del Museo metropolitano di New York. La linea s'ingorga e
si tende, fluisce e si spezza, singhiozza e mormora: esprime una sensibilità sovracuta,
il ritmo vibrante di esaltazione e di sofferenza, che è proprio all'ultima fase dell'arte
del Maestro.

Mai, più che in questa immagine così tremante e leggiera, così esile ed alta, nel fra-
gile equilibrio della figura, lieve come il sospiro esalato dalle labbra schiuse; nella prò-
 
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