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Gif LI A SIN I BALDI
troppo energicamente si volge e che, invece che eli linee curve, è fatta di spezzate e di
rette. Ma è indimenticabile il violetto della sua veste. Qua e là suona dolcemente il
viola, entro l'atmosfera tutta viola, e, chiamando l'attenzione in punti diversi per tutta
la composizione, serve, assai più che ad unirla, a spargerla.
Belle rose espanse sono le due visitatrici; il quattrocento ha cantato le lodi della
fanciulla esile, il cinquecento apre ogni fiore che era in boccia. Ma quanta delicatezza
ancora! A pena sono visibili le collane d'oro, i veli leggeri: di raffinata eleganza sono,
presso l'orlo di velo che schiara la pelle, le fasce viola cupo delle scollature: freschis-
simamente pennellata è la bambinetta rosea, sul verde smeraldo della veste della donna
Firenze, Galleria cK-l; 11 Uffizi. (Fot. Alinari).
che la tiene sulle ginocchia, e sui bianchi, con riflessi verdi, del drappo, che le cir-
conda le spalle, e de] pannolino.
In alto, il gran baldacchino è alleggerito dal suo colore, che è viola, e viola sono
pure le nubi dalle (piali sbucano gli angeli, il cui faunesco riso e l'impeto del moto mi
fanno pensare, mio malgrado, al Correggio.
L'indefinibile sorriso di Leonardo diventa arguto riso, che s'annida in fossette
d'ombra: ridono i putti per tutto il cinquecento fiorentino.
Prossimo alla natività della N'ergine, credo il ritratto di fanciulla degli Uffizi (fig. ;).'
Mirabilmente'disposta nel taglio rettangolare- del quadro, entro cui lentissima-
mente gira, è la dolce figura vestita di turchino cupo, fanciulla d'amore veramente,
con belle mani tenere e un po' grasse. Addita ella un verso del Petrarca, sorridendo, e
soltanto il vivo e l'acuto dello sguardo, quel sorriso sottile, un po' biricchino muo-
1 Sala VII, mini. 783.
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troppo energicamente si volge e che, invece che eli linee curve, è fatta di spezzate e di
rette. Ma è indimenticabile il violetto della sua veste. Qua e là suona dolcemente il
viola, entro l'atmosfera tutta viola, e, chiamando l'attenzione in punti diversi per tutta
la composizione, serve, assai più che ad unirla, a spargerla.
Belle rose espanse sono le due visitatrici; il quattrocento ha cantato le lodi della
fanciulla esile, il cinquecento apre ogni fiore che era in boccia. Ma quanta delicatezza
ancora! A pena sono visibili le collane d'oro, i veli leggeri: di raffinata eleganza sono,
presso l'orlo di velo che schiara la pelle, le fasce viola cupo delle scollature: freschis-
simamente pennellata è la bambinetta rosea, sul verde smeraldo della veste della donna
Firenze, Galleria cK-l; 11 Uffizi. (Fot. Alinari).
che la tiene sulle ginocchia, e sui bianchi, con riflessi verdi, del drappo, che le cir-
conda le spalle, e de] pannolino.
In alto, il gran baldacchino è alleggerito dal suo colore, che è viola, e viola sono
pure le nubi dalle (piali sbucano gli angeli, il cui faunesco riso e l'impeto del moto mi
fanno pensare, mio malgrado, al Correggio.
L'indefinibile sorriso di Leonardo diventa arguto riso, che s'annida in fossette
d'ombra: ridono i putti per tutto il cinquecento fiorentino.
Prossimo alla natività della N'ergine, credo il ritratto di fanciulla degli Uffizi (fig. ;).'
Mirabilmente'disposta nel taglio rettangolare- del quadro, entro cui lentissima-
mente gira, è la dolce figura vestita di turchino cupo, fanciulla d'amore veramente,
con belle mani tenere e un po' grasse. Addita ella un verso del Petrarca, sorridendo, e
soltanto il vivo e l'acuto dello sguardo, quel sorriso sottile, un po' biricchino muo-
1 Sala VII, mini. 783.