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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 28.1925

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Fasc. 4
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Nicco Fasola, Giusta: Ravenna e i principi compositivi dell'arte bizantina, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.17345#0292

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264

GIUSTA NICCO

Giustiniano trova l'espressione della sua dignità
nelle figure dei suoi dignitari; e non perchè l'idea
di potenza, incapace d'esser realizzata, abbia bi-
sogno di suggerimenti indiretti. La grandezza della
scena è dovuta in gran parte alla caduta quasi ver-
ticale delle pieghe segnate sulle vesti, dalle spalle
a terra, senza variazioni, sopra i piedi allargati, per
dare alla figura in ampiezza quel che le manca in
profondità. Linee orizzontali, ugualmente nette,
ugualmente solenni, legano l'insieme in un regolare
rettangolo, dentro il rettangolo dell'inquadratura.
Giustiniano è press'a poco al centro. Della dal-
matica bianca appare una striscia, e si allarga in-
vece il manto bruno; intorno a lui, tranne il manto
di Massimiano arcivescovo, le vesti sono più chiare:

l'are che soltanto queste cose abbiano colpito i
commentatori, perchè tutti parlano di pompa; e
l'effetto di grandezza genuino e straordinario di
questa corte imperiale (piasi passa inosservato.

Nè è stato sentito il motivo di grandezza che viene
alla figura di Teodora (fig. 17) dal sistema di perle,
che compone la sua testa e le spalle in una mai stà
solenne, Kssa deriva dall'immobilità che danni,
alla figura queste note bianche, e dalla compostezza
armoniosa dovuta alla simmetria delle perle.
Queste sono infilate a intervalli, sono di varia gros-
sezza per essere capaci di una espressiva compo-
sizione; ma i ( l itu i calcolarono il prezzo dei gioielli,
e ne conclusero a favore o a sfavore dell'arte bi-
zantina, senza aver coscienza che perle, vesti prc-

Fig. 18. — Sarcofago dei Pigliati - Ravenna. (Ricci).

bianche, olivigne, e violacee alternate. Questa ziose e cortigiani, come ogni altro elemento di rap-
larga zona di colore bruno, riservata al centro, presentazione, possono essere dalla fantasia dei-
sulla (piale si intonano le parti, è altro spunto di l'artista rifusi in elementi di visione,
ordinamento e di coesione. Noi troviamo ancora ima volta, con nuovo e sin-
l.e due figure principali, Giustiniano e Massi- golare effetto, quella unità compositiva che sfrutta
miano, sono affiancate ed intere; le altre in parte le potenze del piano, per cui sentiamo presente, in
simbolicamente sovrapposte. A sinistra, un gruppo molto mutato aspetto, e con veste orientale, lo
di soldati di colori festosi stringe in poco spazio spirito greco.

parecchie teste. Ma le teste appaiono, per il colore, Quando si tratti non più di dipingere ma di scol-
tutte su un piano; e, quel che è più, sopra una sola pire, poiché non dobbiamo aspettarci per la cara-
linea, assai alta verso la cornice. Cosicché queste biata materia cambiamento di spirito e di stile,
nobili figure riempiono (piasi tutto il quadro ove dovremo concepire la sc ultura in modo molto diffe-
Si presentano in fila, su fondo d'oro, tra due colonne rente da quella tradizionale, dopo la statuaria
che sono due fregi; né lasciano spazio per altro o greca universalmente giudicata la perfezione scul-
lasciano fantasticare altro che esse: esse ambiente e toria.

persona. Ira i sarcofagi cristiani dei primi secoli, si nota

Ogni personaggio porta almeno un oggetto pre- subito differenza tra Roma e Ravenna; e questa

zioso: incensieri, borchie, molto ingioiellati, che consiste nel maggior valore simmetrico delle figure

variano la veste a linee severe e di colore uniforme. e dei fregi, nella maggiore integrità del piano, pur
 
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