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de con lunga tunica appoggiandosi col destro gomito
allo scudo : ha l'elmo ed una lunghissima asta. Tra
Mercurio e Paride sorger si vede dal suolo una pianta
di mirto, e presso scorgesi un cervetto , che vi appros-
sima la bocca quasi per cibarsene. Dopo la figura di
Hermes è Giunone con doppia tunica , ed armille alle
braccia ; ha bianchi calzari , ed un crederono !e scende
dal capo ; la dea è in piedi tenendo un bianco scettro
che finisce al di sopra in un giglio. Al di sopra di Pal-
lade siede in alto Aphrodite con radii sul capo e lun-
ga tunica con ornamento di edera sul petto , e bianche
armille : tien colla sinistra una patera , e colla destra
una corona.

JVel mezzo siede più in alto 1' Amore con radii sul ca-
po , che tien con la sinistra un oggetto indeterminato.

Varie capricciose piante sorgon dal suolo.

Seconda rappresentazione — Dall' altra faccia del
vaso è una donna sedente con palerà : alle spalle altra
donna che fugge con patera e corona, la quale avvicina
ad un'ara. Dall' altra parte giovine nudo con striglie e
bastone: sopra è un Amore volante con patera e corona:
yarii fiori scorgonsi nel campo, ed in alto un finestrino.

Un imporlanlissimo lavoro su' monumenli rappresen-
fan ti il giudizio di Paride ha ultimamente pubblicato il
celebre sig. cav. Welcker negli annali dell'istituto per
I' anno i845 pag- i32 e segg. ad occasione d'illustrare
il bellissimo vaso di Pislicci da me pubblicato nel bullet-
tino arch. nap. an. I pag. 100 e segg. tav. V e VI.
Sicché noi saremo assai brevi nella illustrazione del vaso
di Gnathia tanto più che ci occorrerà di parlare più am-
piamente del lavoro del cav.Welcker, quando daremo la
notizia del volume degli annalim cui si contiene- Fare-
mo solo alcune osservazioni sul nostro monumento. La fi-
gura di Paride è ornata di frigio vestimento , come in
non pochi monumenli si scorge, essendo i giavellotti al-
lusivi alle cacce da lui eseguite sull'Ida: vedi questo bul-
leilino an. I pag. io5 , ed il Welcker negli annali cil.
pag. i4-2. Notevole è che il Mercurio del nostro vaso
sia privo di qualunque altro attributo ad eccezione del
caduceo; ed è pur notevole che oltre di questo arnese ha
poi un bastone su cui si appoggia. Non è infrequente os-
servare in man di Mercurio una semplice bacchetta in
vece del caduceo , e così comparisce pure in una tazza

o

di Vulci rappresentante ancora il giudizio di Paride
{annoi, dell' isl. voi. V tav. E pag. 345 , e Welcker
negli annali del i84-5 pag. 168 n. 155) : e talvolta in
altri monumenti ritraenti lo slesso soggetto vedesi il dio
messaggiero con un nodoso bastone, come viaggiatore ;
così in uno specchio etrusco ( Gori mus. elr. II tab.
CXXVIII, Inghirami galler. omer. tav. CCXXIV ,
Welcker 1. cit. p. 206 n. 109) , ed in altro specchio e-
trusco pubblicato dal eh. Gerhard {etrusck. Spiegel taf.
CLXVIII) è Mercurio munito della clava , la quale so-
vente trovasi in vece del pedo 0 bastone , e viceversa :
vedi ciò che notammo in questo ballettino an. I pag.
i43. Nel nostro vaso si riuniscono il caduceo come sim-
bolo del messaggio, ed il bastone come indizio del viag-
gio: al bastone poi si appoggia il dio per dinotare esser
giunto al termine del suo cammino.

Le figure delle tre Dee ci sembrano chiaramente deter-
minate: Pallade dalle sue armi, Giunone dallo scettro, e
la terza esser dee Venere con la patera , e la corona. È
degno di osservazione 1' ornamento di edera eh' è sull' a-
bito di Afrodite: alla spiegazione del quale piuttosto che
ricordare le bacchiche relazioni che non di rado si os-
servano colle rappresentazioni de! giudizio di Paride (ve-
di Welcker negli annali del i845 sotto i n.' C , ty ,
18, 4-4-)-a rammenterò che troppo stretti rapporti ha
particolarmente Venere con Bacco, ed il cav. Welcker
cita nn' anfora di Monaco , in cui quella dea vedesi con
un tralcio di vigna (I. cit. p. iji n. 12) anche nel me-
desimo soggetto di cui ci occupiamo.

Venendo a considerar l'insieme della scena sul nostro
vaso effigiala, riconoscesi chiaramente il momento che
precede appena il giudizio. Tutti sono sull'Ida indicato
pure dalla cervella, la quale nella stessa intelligenza
scorgesi in altri analoghi monumenti (vedi questo bui-
lett. an. I pag. io5). Mercurio ha già presentato il suo
messaggio , ed attende la decisione. Alessandro esila
alquanto , e mostra forse questa sua dubbiezza col ge-
sto che fa colla mano ragionando con Hermes. Le tre
dee parmi che facciano pompa delle loro particolari po-
tenze , piuttosto che di bellezza ; e sembra che 1' artista
abbia seguito le tradizioni che fan muovere Paride a ren-
dere il suo giudizio in vista delle promesso a lui fatte dal-
le tre Dee , tra le quali egli fece la scelta. In fatti Giù-
 
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