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— 130 —

una tavola, sulla quale sono dipinte di nero le se-
guenti lettere , situate a rovescio, perchè sieno visi-
bili a dritto alla persona, eh'è presso la tavola. Sono
esse MYHAPO<T
Quel personaggio solleva colla sinistra un dittico aper-
to, dove nella pagina superiore è scritto TA-H, e nella
inferiore TAAN, ove noi leggiamo TAAANTA ■ H ;
mentre raccoglie colla destra varie gialle monete sparse
sulla tavola, quasi facendone la numerazione. È no-
tevole che anche quella seconda iscrizione è segnata
sottosopra, perchè possa leggersi dalla figura, che tiene
il dittico. Alle spalle di questa appare un uomo in a-
sia'ico costume , il quale , curvando un ginocchio in
atto di reverenza, offre tre patere messe l'una sull' al-
tra. Innanzi è un altro uomo in asiatico vestimento ,
che presenta un gran sacco ripieno e legato alla bocca.
Chiudono da questa parte la scena tre muliebri figure
con amazzonico vestimento , le quali piegando un gi-
nocchio rivolgonsi al principale personaggio, eh' è
nel centro.

Nell'ordine medio di figure vedi nel mezzo il re Da-
rio, distinto dal suo nome AAPEIO^, col capo adorno
della crestaia cirbasia, e con lungo vestimento asiati-
co; tenendo colla destra lo scettro , e colla sinistra la
spada nel fodero. II persiano monarca siede sopra or-
nato trono, poggiando i piedi su di uno sgabello. Fra-
gli ornamenti del trono sono notevoli due statuette
rappresentanti alate figurine, che ne fregiano la spal-
liera ; non altrimenti che scorgesi in altri simili mo-
numenti , e fra questi nel celebre vaso di Atlante re,
di cui fece la pubblicazione il mio eh. collega ed a-
mico sig. cav. Gerhard.

Dietro al trono è uno de' custodi del principe con
tiara curva , ed in asiatico costume : colla sinistra
stringe un giavellotto, colla destra poggia sulla spalla
uno spadone , quasi nell' alio di far sentinella.

Innanzi al re è una figura virile con clamide, che
tutta la inviluppa , e col capo coverto dipileo conico:
poggia i piedi sopra una piccola base , nella cui parte
anteriore è la iscrizione ITEPSAI.

Chiudono da' due lati questa seconda rappresen-
tanza quattro barbati personaggi, tutti nel medesimo
asiatico vestire, tutti tenendo una specie di scettro ;

hanno il capo scoverto , e sono intenti a parlare col
gesto detto dagli archeologi infesto pollice, il quale
ne' vasi di Puglia esprime il momento di animata di-
scussione.

Non meno importante è il terzo e superiore ordi-
ne di figure , nel quale si offrono a' nostri sguardi le
Olimpiche divinità. Prima a sinistra è Diana, col suo
turcasso e col simbolo di una cervelta che l' è da pres- .
so: la dea siede, del pari che un'altra deità femminile
che siegue , alla quale il pittore ha dato 1' attributo di
un cigno, e che noi riteniamo per Venere. Vedesi poi
il padre de'Numi Giove col fulmine accanto: egli sie-
de a sinistra volgendosi alquanto a destra verso la per-
sonificata Grecia KEAAA^, la quale ci si presenta
siccome una maestosa matrona adorna di tutti i fem-
minili ornamenti, e col capo coronato di foglie: il suo
vestimento si compone di una tunica e di un peplo,
che le discende dalla testa. Osservi poscia Minerva con
galea ed egida sul petto , la quale appoggia la destra
sull'omero della Grecia, in segno di protezione e di
appartenenza. Due altre figure compiono questa ma-
gnifica composizione: la prima alata, con serpenti che
le sorgono dalla lesta, offre quel succinto vestire, che
frequentemente ci fu dato di osservare nelle Furie, o
negli altri demoni ministri dell' ira e della vendetta di
Giove. Questa figura nel nostro vaso è denominala A-
IIA-" essendo perdute le ultime lettere di quella pa-
rola; ma io non tardai a riconoscere in essa la tre-
menda AITATA di Giove. Ella rivolgesi verso Mi-
nerva tenendo colle mani due fiaccole accese. La se-
conda ed ultima figura rappresenta la personificazione
dell Asia, addifata dal suo nome A^IA, la quale ac-
coppia i femminili fregi alla corona turrita propria
delle immagini delle regioni ; ed è nell' atto di sedere
volgendosi e distendendo il destro braccio verso dell'
Apate , che la precede.

Tra Minerva e la Grecia è nel campo un astro :
fra l'Asia e l'Apate è pur nel campo un bucranio di
bianco.

Non sarà discaro annunziar brevemente le varie
opinioni emesse ad illustrazione di questo classico mo-
numento.

U vaso nella varietà delle sue rappresentanze è con-
 
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