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— 162 —

da, con varii pezzi di ampolle linfe di sangue, e due
vasetti che avean servito parimente a contener san-
gue, e con una lucerna, nella quale è figurata una
colomba avente nel becco un ramuscello ed in sul
capo una Croce. V era ancora una lapide di marmo
con questa iscrizione :

D <f M
CAESIA BENEBOLA
QVE VIXIT ANNIS XL1V
ET MESESIIII ETCVMM
AR1TO SVO ANNIS XX
Vili ET MESES IIIIDIES
XXI B M P PATER CON
FILIS • III IDVS MAI
AS DEP:

Lo stesso Monsignor Mazzetti, a di 30 Aprile, da-
va al lodato Monsignor Samuelli più distinto raggua-
glio della nuova scoperta, scrivendogli come segue :
« Il nuovo ambulacro, recentemente scoperto, è si-
tuato presso la porta d'ingresso, a mano destra. Esso
attualmente è lungo braccia 19, e largo 2 3/4, con
doppi sepolcri arcuali da ambe le parti, uno in fon-
do, e varii loculi sul suolo, come nel rimanente del
Cimiterio. 1 sepolcri arcuati souo in numero di dieci
nell'interno, ed altri due erano all'esterno; il che mo-
stra essere stato più lungo l'ambulacro; ma per es-
sersi consumato il terreno, sono cadute le volte, e ri-
masti i sepolcri quasi allo scoperto. Dodici sono le
lucerne intere ritrovate nel detto ambulacro , tutte,
secondo il solito, di terra cotta, la maggior parte con
la Croce decussata nel fondo ; ma in una di esse v'è
al disopra una Colomba in bassorilievo (non però di
bella forma, nè colorita), la quale tiene un ramuscello
nel becco, ed in sul capo una Croce di questa forma -f\
In quanto all'Iscrizione, i caratteri di questa sono an-
che più belli di quelli delle altre ritrovate in detto
Cimitero, come anche la lapide è più grande di tutte
le altre »..

Oh quanto preziosa si è questa lapida, e la lucer-
na altresì ! Da prima fra le dodici Iscrizioni del Ci-
mitero di S. Caterina una sola moslravasi decisamente

Cristiana per ragion della voce DEPOSITIO ; ma crea-
vano non leggiera difficoltà le sigle D M poste in prin-
cipio di dieci di esse. Monsignor Bartolini (p. 26) ne
aggiunse altra con la formola Cristiana BEPositio in
principio: ed ora ne abbiamo una terza, la quale fi-
nendo colla Cristiana BEPositio, ed avendo nel som-
mo le sigle D M, evidentemente ne dimostra, che i
primitivi Fedeli Chiusini usarono quelle sigle unica-
mente come solenne ed inveterato indizio di epigrafe
sepolcrale. In questa, novamente venuta a luce, an-
che il nome BENEBOLAE, e lo scambio stesso del
B al V, è tutto proprio degli epitafl Cristiani: e lo
stesso dicasi del CON posto per CVM. La nostra buona
Cesia Benevola, avendo vissuto anni XL1V'e mesi1111,
ed avendo passali anni XXVIII, mesi UH e giorni
XXI col marito suo, dovette disposarsi in età d'anni
XVI meno giorni XXI, ch'era l'età media consueta delle
nozze delle antiche fanciulle Cristiane. A lei bene-
merente fu fatto il sepolcro , e appostovi l'epitafio,
dal padre e da' figliuoli, senza che siavi nominalo il
marito, che verisimilmente sarà premorto ad essa,
La lucerna poi insignita del simbolo della Colomba
tenente un ramuscello nel becco, anche per ciò solo
sarebbe evidentemente Cristiana, non essendovi forse
altro simbolo che più di frequente ricorra negli an-
tichi epitafl Cristiani, che questo della Colomba, la
quale tornò a Noè nunzia di pace dopo il Diluvio u-
niversale : ma il sacrosanto segno della Croce, so-
vrapposta al capo di lei, toglie di mezzo ogni ombra
di dubbio, sì che il contraddire più oltre sarebbe pro-
pio un volere impugnare la verità conosciuta. La detta
particolarità della Croce sovrapposta al capo della in-
nocente e paciGca Colomba forse è nuova, o almeno
assai rara ; ma pure molto propria ed espressiva. Ne!
monumenti Cristiani antichi la Colomba ricorre qual
simbolo de'Fedeli, degli Apostoli, e di Cristo Signor
nostro altresì, e vien detta divina pacis praeco (Ter-
tullian. adv. Valent. c. 2: cf. Bottari, Roma sotterr.
TJ, p.W): e la Croce posta sopra il suo capo può ri-
cordare Cristo medesimo, detto dall'Apostolo (ad Co-

loSS. I, %0) PACIFTCANS PER SANGUINEA! CRUCIS EWS

sive quae in terris, sive quae in caelis sunt.

La nuoya iscrizione di Cesia Benevola con le sigle
 
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