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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 35.1907

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Tomassetti, Giuseppe: La statua della papessa Giovanna
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https://doi.org/10.11588/diglit.13730#0090

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La statua della papessa Giovanna

in.Atene e divenne dotta al punto di poter esser creduta un
monaco di buona lega.

Venne a Roma per farsi riputazione, ed ebbe infatti una
scuola, dice Dietrich di Niem, nel quartiere greco, dove aveva
insegnato s. Agostino; fu generalmente ammirata e stimata al
punto di esser creduta degna della sede pontificia.

La vita da papa la rese accessibile a corruzione sensuale,
e ad amore clandestino. Secondo altri la unione clandestina sa-
rebbe assai anteriore, e risalirebbe a un compagno di studi.
Del resto in questo punto variano assai le narrazioni. Si vuole
che il malo spirito comparisse alla papessa e le annunciasse il
castigo della publica catastrofe, e ch'ella fosse sorpresa dal parto
nel possesso, ovvero che regnasse 2 anni e 7 mesi, come anche il
Boccaccio scrisse (de mulieribus cit.), e che le toccasse quel
disastro in una processione verso il Laterano; che dopo quella
umiliazione vivesse oscuramente, ovvero che morisse sull'atto,
e fosse sepolta nel luogo stesso ; e questo anche inverosimile parti-
colare fu quello maggiormente creduto, per il motivo che dirò poi.

Segue e termina la favola con una circostanza comune a
tutte le fonti, che cioè d'allora in poi si dovette usare qualche
cautela speciale per esser certi che il papa fosse di sesso virile;
e che mai più il corteo pontificale sarebbe passato per quella
via, eh' è il secondo tronco della via di s. Giovanni, cioè da
s. Clemente a s. Giovanni in Laterano. Molto diffusa fu pure
la voce raccolta dalle Mirabilia, che ella fosse interpellata da
un angelo se preferisse o la morte eterna o la morte vitupe-
rosa sulla strada, e ch'ella, per salvare l'anima, preferisse
la pubblica ignominia.

Confutazione della favola.

V. La favola cade di per sè per la inverosimiglianza ; ma
tuttavia, siccome è stata da gente seria discussa e perfino di-
 
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