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Frammento d'iscrizione
si trova che la prefettura urbana a cui per la seconda volta fu
chiamato Annio Anullino il 27 ottobre del 312. Ora conside-
rando che appunto nel 306 Massenzio in Koma fu acclamato
Augusto col favore dei pretoriani, mentre Costantino in Britannia
fu dall'esercito proclamato imperatore d'Occidente ; che il breve
impero di Massenzio finì con la disfatta al ponte Milvio e la
morte di lui, avvenuta precisamente il 27 ottobre del 312; e
che fra i contributori alla grande opera, cui si riferisce il nostro
frammento epigrafico, non se ne trova alcuno che fosse nominato
ad alta magistratura durante V impero Massenziano, è molto sa-
gace l'osservazione fatta dal prof. Vaglieli che cioè i perso-
naggi sopra ricordati non fecero parte dei seguaci di Massenzio.
Essi seguirono piuttosto le parti di Massimiano, cui dopo l'abdi-
cazione erano succeduti Costanzo Cloro e poi Costantino, al quale
nel 307 Massimiano stesso aveva confermato il titolo di Augusto.
E siccome alcuni di essi si trovano fra quei pretori urbani che
avevano dedicato una statua ad Ercole, come sopra è stato ac-
cennato, il medesimo prof. Vaglieri, tenendo conto dei dati cro-
nologici, ha pure opinato che quella iscrizione sia adulatoria e
che sotto il nome del dio Ercole vi si nasconda l'imperatore
Massimiano, che tale appellativo aveva ricevuto fin dai primordi
del suo impero.
Da tutte queste considerazioni si può argomentare, che l'edificio,
al quale contribuirono con forte somma illustri personaggi del-
la nobiltà romana, fosse costruito sul cadere del secolo terzo
o nei primi anni del quarto, cioè durante l'impero simultaneo
di Diocleziano nell'Oriente e di Massimiano nell'Occidente,
dal 285 al 305. Ma di quale natura sarà stato siffatto edificio?
È impossibile determinarla, mancando qualunque elemento, al-
l' infuori della ingente spesa, sul quale fondare una ragi<tnevole
supposizione. Peraltro non può disconoscersi, che il frammento testé
(') Notizie degli scavi 1906, pag. 433.
Frammento d'iscrizione
si trova che la prefettura urbana a cui per la seconda volta fu
chiamato Annio Anullino il 27 ottobre del 312. Ora conside-
rando che appunto nel 306 Massenzio in Koma fu acclamato
Augusto col favore dei pretoriani, mentre Costantino in Britannia
fu dall'esercito proclamato imperatore d'Occidente ; che il breve
impero di Massenzio finì con la disfatta al ponte Milvio e la
morte di lui, avvenuta precisamente il 27 ottobre del 312; e
che fra i contributori alla grande opera, cui si riferisce il nostro
frammento epigrafico, non se ne trova alcuno che fosse nominato
ad alta magistratura durante V impero Massenziano, è molto sa-
gace l'osservazione fatta dal prof. Vaglieli che cioè i perso-
naggi sopra ricordati non fecero parte dei seguaci di Massenzio.
Essi seguirono piuttosto le parti di Massimiano, cui dopo l'abdi-
cazione erano succeduti Costanzo Cloro e poi Costantino, al quale
nel 307 Massimiano stesso aveva confermato il titolo di Augusto.
E siccome alcuni di essi si trovano fra quei pretori urbani che
avevano dedicato una statua ad Ercole, come sopra è stato ac-
cennato, il medesimo prof. Vaglieri, tenendo conto dei dati cro-
nologici, ha pure opinato che quella iscrizione sia adulatoria e
che sotto il nome del dio Ercole vi si nasconda l'imperatore
Massimiano, che tale appellativo aveva ricevuto fin dai primordi
del suo impero.
Da tutte queste considerazioni si può argomentare, che l'edificio,
al quale contribuirono con forte somma illustri personaggi del-
la nobiltà romana, fosse costruito sul cadere del secolo terzo
o nei primi anni del quarto, cioè durante l'impero simultaneo
di Diocleziano nell'Oriente e di Massimiano nell'Occidente,
dal 285 al 305. Ma di quale natura sarà stato siffatto edificio?
È impossibile determinarla, mancando qualunque elemento, al-
l' infuori della ingente spesa, sul quale fondare una ragi<tnevole
supposizione. Peraltro non può disconoscersi, che il frammento testé
(') Notizie degli scavi 1906, pag. 433.