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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 35.1907

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Gatti, Giuseppe: Frammento d'iscrizione: spettante ad una grande opera pubblica
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https://doi.org/10.11588/diglit.13730#0127

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spettante ad una grande opera pubblica

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rinvenuto, quantunque adoperato in tarda età come materiale di fab-
brica, è stato raccolto in un luogo dove le memorie storiche della se-
conda metà del secolo terzo ci additano un vasto possedimento del
patrimonio imperiale, congiunto al quartiere generale delle milizie,
che si estendeva dal Sessorio e dal campo Celimontano fino ad un
lungo tratto della via Labicana(1). Tra le grandiose fabbriche circo-
stanti al palazzo Sessoriano, che divenne poi residenza imperiale di
Elena Augusta e di Costantino (2), erano le terme che la stessa Elena
fra gli anni 323-333, incendio destructas restituii (3). Queste
terme sogliono chiamarsi Helenianae per la ricostruzione fat-
tane da quella imperatrice, ma è al tutto ignoto da chi fossero
state precedentemente edificate.

Ora che possediamo un documento, dal quale risulta essere
stata costruita una grande opera pubblica a spese di molti per-
sonaggi della romana aristocrazia, i quali parteggiarono per
Massimiano e poi per Costantino — niuno di essi avendo avuto
magistrature sotto l'impero di Massenzio ed essendo stato uno
di loro preposto al governo della città proprio nello stesso giorno
in cui Massenzio fu debellato —, non è forse troppo ardita la
congettura che le terme distrutte per incendio e restituite da
Elena Augusta fossero state edificate sotto Massimiano per vo-
lontaria contribuzione dei più elevati personaggi di Roma, e che
ad esse debba riferirsi l'iscrizione di cui è tornato in luce l'im-
portante frammento del quale abbiamo parlato.

G. GrATTI.

0) V. Tomassetti, Bull, archeol. commi. 1906, pag. 67 e seg.

(2) Cfr. Bull, archeol. comun. 1902, pag. 283.

(3) G. 1. L. VI, 1136. La età di questa riedificazione delle terme si
desume dal titolo di Caesares dato nell'iscrizione ai figli di Costantino.
 
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