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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 35.1907

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Gatti, Giuseppe: Notizie di recenti trovamenti di antichità in Roma e nel suburbio, [16]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13730#0209

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Notizie di recenti trovamenti di antichità ecc.

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venne in fondo ad essa un frammento di vaso fìttile sepolcrale,
che può essere attribuito al secolo in circa settimo avanti l'era
nostra. Poco dopo furono scoperti vari altri simili pozzetti; e
non lungi da questi fu rimessa a luce, il 20 aprile, una vera
tomba arcaica a posso, solo in parte devastata, che avea do-
vuto contenere un grande dolio fittile, con le ossa bruciate.
Questo sepolcro per le dimensioni e la forma ricorda quelli sco-
perti dal Boni sulle ultime pendici dell'Esquilino, a confine del
Foro romano.

Continuando i lavori per liberare dalla terra le grandi co-
struzioni in massi squadrati di tufo, e rimossi alcuni blocchi che
posavano su terra di scarico, fu scoperto il 27 aprile un se-
polcro a fossa, scavato nella roccia tufacea e coperto da una
grande lastra di tufo. Questa si trovò alquanto spostata dalla
sua posizione primitiva; e ciò indica che la tomba fu spogliata
e manomessa fino da antica età e prima che fosse costruito il
grandioso recinto in opera quadrata. E di fatti entro la fossa
non si rinvennero che pochissimi e minuti resti dello sche-
letro addossati ad un lato, e del corredo funebre non rimaneva
che un solo vasetto, cioè un calice a due manichi, di terra
giallastra, dipinto con tecnica molto scadente. Per concorde giu-
dizio dei periti in questa materia, tale vaso rivela una fattura
ed un'arte, da non poter essere attribuito che al quarto o al
più al principio del quinto secolo av. Cristo.

La scoperta di questo sepolcro ad inumazione, che giace
sotto il piano su cui fu elevato il muraglione di cinta della
città palatina, ha una grande importanza, perchè dimostra col
fatto che quel muro di recinto non fu costruito prima del quinto
secolo; ma con tutta verisimiglianza è opera compiuta circa la
metà del secolo quarto, vale a dire dopo che furono cacciati
da Roma e sconfitti i Galli, i quali nell'anno 390 av. Cr. im-
padronitisi della città, insufficientemente difesa da muri di sassi
e terra, la avevano saccheggiata e devastata col fuoco. Allora in
 
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