PREFAZIONE. ix
fé di più non ha fatto grande fìudio delle belle Arti, di quella foprattutto che infegna le
regole del difegno, ed in certo modo getta i fondamenti deila Pittura, della Scultura,
e dell'arte d'incidere. Imperocché chi altramente facert'e, come propriamente potrà ftabilire
ì tempi, ne i quali fono (late certe opere illuftri lavorate, ed afiegnarne il fecoloPCome
uno ignaro, e privo dei precetti delle belle Arti, tra tanti falli monumenti che fono flati
fatti ne i tempi più moderni, felici per efierrinato l'efercizio della Scultura, della Pittura,
e dell'Arte d'incidere, potrà conofcere con giufto difcernimento i veri, e genuini, da i
falfi (3)?
Io mi fono efercitato molti anni in quefti ftudii nella mia patria, dipoi portatomi a
Roma v'impiegai venti anni in quella Città, nella quale fé muovi un piede, da perutto
tu ritrovi eccellenti monumenti di Antichità . Certamente in tutto quel tempo ogni giorno
più compre/!, che innumerabili Perfone ambifcono la fama di Antiquario, ma tuttavìa a
pochi è concerto di farli in quefti ftudii realmente un gran nome. Speftìfiìmo poi mi doli!
che quotidianamente fi teflano inganni a rifpettabilirtìme Perfone eminenti per la dottrina
acquiftata folo dalla lezione degli antichi libri, mentre fi vendon loro per vere,ed antiche,
opere fpurie, e moderne . Ciò principalmente addiviene nelle gemme, alle quali i noftri
incifori aggiungono il nome di alcuno antico artefice per renderle più pregiatali colla fama
dell'Autore . Pertanto io facilmente mi fon lufingato di poter fare una cola almeno à quefti
tali graditiftìma, fé raccoglierti ed illuftrartì le gemme finora ritrovate, e non falfamente
fegnate col nome di alcuno antico Artefice, le finte poi riportali!, e rigettarti. Ciafcheduno
con quello ajuto fi farà certe regole , colle quali fi potrà difendere contro gl'inganni degli
uomini fcaltri (4). D Né
(3) A confeguire la fama <T un perfetto Antiquario medesimi, acciocché i lettori fi rendano più cauti nell' Enari iti mi
non bada fludiando ricorrere folamente ai libri, bi- apprezzarli. Primieramente, fi fuole in generale <j[-fono caduti gli
„. , r r . „. ... . ., r . Antichi.
fogna avere una mamma pratica antiquaria, e laper lervare m quelh monumenti la piegatura della coicia,
bene il difegno per giudicare con Sicurezza, e del pre- fpecialmente dall'inguine al fianco, più rifentita, e di
gio, e del tempo degli antichi monumenti, ed in quella maggiore mufculatura, di quello che convenga ad una
maniera fi distinguono le opere antiche dalle moderne, giovanile bellezza. Quello errore fi ofierva ancora
In quello mancò un poco il celebre Manette che nell nella famofillìma ftatua di Apollo detta di Belvedere,
opera delle gemme efìltenti nel Mufeo del Re Criflia- perfettiffima in tutto il rimanente . Inoltre facevano
nifllmo diede i fuoi rami molto bene incili, ma non vi i piedi ed i diti di coloro che rapprefentavano in pie-
fi fcorge fempre il vero carattere antico; benché del di, vale a dire appoggiati fu i piedi, e diti, come fo-
retto abbia fcritto eccellentemente in quella materia, fpefi in aria,e non ifpianatiin alcun modo. Contuttociò
Maggiormente peccò in quello Winkelmann, il quale quello difetto non fi offerva nelle flatue Egiziane,
nella fua opera degli Antichi Monumenti incife molti benché rozzamente, e malamente fcolpite, imperocché
rami mefchinamente, e ne diede non pochi che non in quelle fi veggono i piedi larghi, e che pofano bene
hanno il carattere antico : la qual cofa egli fece, perchè in terra, e i diti fpianati conforme al naturale. Quello
ignorava l'arte del difegno, e come fi fuol dire, ilca- errore degli Antichi lo confiderò l'immortale Miche-
rattere antico. Quelli tali errori certamente non fi tro- langelo Buonarroti, e l'evitò per la perizia dell'arte,
vano nell'opera degli Antichi Monumenti dell'eccel- non folamente nella llatua del Salvatore, la quale fi
lente Antiquario Conte di Caylus. Io non nego, che venera in Roma nella Chiefa di S. M. della Minerva,
mancando quefti ajuti pur fi pollano trattare molte par- ma ancora nella ftatua coloffale del David, che ara-
ti di erudizione antiquaria; ma io giudico degnidi rifo miriamo nella piazza del Gran Duca in Firenze, e fece
coloro,che mancando di quella facoltà hanno l'ardire di i piedi come fogliono effere negli uomini che Hanno
fcrivere dell'eccellenza degli antichi monumenti, parti- in piedi, dilatati, e fpianati. Errarono ancora fpefTo
colarmente fé fi parla di Statue, Baffirilievi, egemme, gli antichi artefici nel formare le velli, perchè fotto
(4) Chi non vorrà effere ingannato in quelle cofe, anzi quelle hanno voluto far quali trafparire la nudità:
in tuttociò che rifguarda a i monumenti antichi, è ciò cagiona, che le flatue così formate, pajano coperte
neceffario che non folamente ben comprenda quello, da un velo bagnato. Queflo fi offerva nella famofa
che è degno di lode nelle opere degli antichi artefici, ftatua della Flora di Farnefe, le di cui vefli talmente
ma ancora quello che è da correggerli, e criticare, fono attaccate alla carne, che moflra quafi nudo il
Io brevemente noterò certi errori più frequenti dei ginocchio; ciafcuno conofce efferciò controia verità,
e la
fé di più non ha fatto grande fìudio delle belle Arti, di quella foprattutto che infegna le
regole del difegno, ed in certo modo getta i fondamenti deila Pittura, della Scultura,
e dell'arte d'incidere. Imperocché chi altramente facert'e, come propriamente potrà ftabilire
ì tempi, ne i quali fono (late certe opere illuftri lavorate, ed afiegnarne il fecoloPCome
uno ignaro, e privo dei precetti delle belle Arti, tra tanti falli monumenti che fono flati
fatti ne i tempi più moderni, felici per efierrinato l'efercizio della Scultura, della Pittura,
e dell'Arte d'incidere, potrà conofcere con giufto difcernimento i veri, e genuini, da i
falfi (3)?
Io mi fono efercitato molti anni in quefti ftudii nella mia patria, dipoi portatomi a
Roma v'impiegai venti anni in quella Città, nella quale fé muovi un piede, da perutto
tu ritrovi eccellenti monumenti di Antichità . Certamente in tutto quel tempo ogni giorno
più compre/!, che innumerabili Perfone ambifcono la fama di Antiquario, ma tuttavìa a
pochi è concerto di farli in quefti ftudii realmente un gran nome. Speftìfiìmo poi mi doli!
che quotidianamente fi teflano inganni a rifpettabilirtìme Perfone eminenti per la dottrina
acquiftata folo dalla lezione degli antichi libri, mentre fi vendon loro per vere,ed antiche,
opere fpurie, e moderne . Ciò principalmente addiviene nelle gemme, alle quali i noftri
incifori aggiungono il nome di alcuno antico artefice per renderle più pregiatali colla fama
dell'Autore . Pertanto io facilmente mi fon lufingato di poter fare una cola almeno à quefti
tali graditiftìma, fé raccoglierti ed illuftrartì le gemme finora ritrovate, e non falfamente
fegnate col nome di alcuno antico Artefice, le finte poi riportali!, e rigettarti. Ciafcheduno
con quello ajuto fi farà certe regole , colle quali fi potrà difendere contro gl'inganni degli
uomini fcaltri (4). D Né
(3) A confeguire la fama <T un perfetto Antiquario medesimi, acciocché i lettori fi rendano più cauti nell' Enari iti mi
non bada fludiando ricorrere folamente ai libri, bi- apprezzarli. Primieramente, fi fuole in generale <j[-fono caduti gli
„. , r r . „. ... . ., r . Antichi.
fogna avere una mamma pratica antiquaria, e laper lervare m quelh monumenti la piegatura della coicia,
bene il difegno per giudicare con Sicurezza, e del pre- fpecialmente dall'inguine al fianco, più rifentita, e di
gio, e del tempo degli antichi monumenti, ed in quella maggiore mufculatura, di quello che convenga ad una
maniera fi distinguono le opere antiche dalle moderne, giovanile bellezza. Quello errore fi ofierva ancora
In quello mancò un poco il celebre Manette che nell nella famofillìma ftatua di Apollo detta di Belvedere,
opera delle gemme efìltenti nel Mufeo del Re Criflia- perfettiffima in tutto il rimanente . Inoltre facevano
nifllmo diede i fuoi rami molto bene incili, ma non vi i piedi ed i diti di coloro che rapprefentavano in pie-
fi fcorge fempre il vero carattere antico; benché del di, vale a dire appoggiati fu i piedi, e diti, come fo-
retto abbia fcritto eccellentemente in quella materia, fpefi in aria,e non ifpianatiin alcun modo. Contuttociò
Maggiormente peccò in quello Winkelmann, il quale quello difetto non fi offerva nelle flatue Egiziane,
nella fua opera degli Antichi Monumenti incife molti benché rozzamente, e malamente fcolpite, imperocché
rami mefchinamente, e ne diede non pochi che non in quelle fi veggono i piedi larghi, e che pofano bene
hanno il carattere antico : la qual cofa egli fece, perchè in terra, e i diti fpianati conforme al naturale. Quello
ignorava l'arte del difegno, e come fi fuol dire, ilca- errore degli Antichi lo confiderò l'immortale Miche-
rattere antico. Quelli tali errori certamente non fi tro- langelo Buonarroti, e l'evitò per la perizia dell'arte,
vano nell'opera degli Antichi Monumenti dell'eccel- non folamente nella llatua del Salvatore, la quale fi
lente Antiquario Conte di Caylus. Io non nego, che venera in Roma nella Chiefa di S. M. della Minerva,
mancando quefti ajuti pur fi pollano trattare molte par- ma ancora nella ftatua coloffale del David, che ara-
ti di erudizione antiquaria; ma io giudico degnidi rifo miriamo nella piazza del Gran Duca in Firenze, e fece
coloro,che mancando di quella facoltà hanno l'ardire di i piedi come fogliono effere negli uomini che Hanno
fcrivere dell'eccellenza degli antichi monumenti, parti- in piedi, dilatati, e fpianati. Errarono ancora fpefTo
colarmente fé fi parla di Statue, Baffirilievi, egemme, gli antichi artefici nel formare le velli, perchè fotto
(4) Chi non vorrà effere ingannato in quelle cofe, anzi quelle hanno voluto far quali trafparire la nudità:
in tuttociò che rifguarda a i monumenti antichi, è ciò cagiona, che le flatue così formate, pajano coperte
neceffario che non folamente ben comprenda quello, da un velo bagnato. Queflo fi offerva nella famofa
che è degno di lode nelle opere degli antichi artefici, ftatua della Flora di Farnefe, le di cui vefli talmente
ma ancora quello che è da correggerli, e criticare, fono attaccate alla carne, che moflra quafi nudo il
Io brevemente noterò certi errori più frequenti dei ginocchio; ciafcuno conofce efferciò controia verità,
e la