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MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI l8p
Nel Portico di quello tempio (14) s'efponevano gl'infermi per effer da Efculapio fanati.
Dice Svetonio (15) in Claudio. Efponendo alcuni nell''ifola di Efcnlapio i loro Schiavi ammalati,
per evitare il tedio di curarli, ordinò l'Imperatore, che tutti quelli, che erano efpofti, foffero liberi
dalla /chiavila. I quali infermi fé per forte guarivano, attaccavano i loro voti ad Efculapio,
vedendofene molte memorie nei collettori dell'antiche ifcrizioni, e particolarmente nel libro
di Tommafini, intitolato de donariis & tabellis votivis. Ficoroni (16) riporta due figure votive;
la prima rapprefenta una donna, che nella deflra tiene per V ale un piccione, e col braccio Jìniftro
/oftiene la figura del figliolo ignudo, e /munto di vita a gui/a d'etico, che con ambe le piani tiene
■una bor/a piena d'oro, e d'argento da offerire ad E/culapio, 0 per avere ottenuta, 0 per ottenere la
guarigione della malattìa; Valtra figura è d'un uomo flroppiato, la qual figura avendo un buco dietro,
moftra d'effer e fiata appe/a con altre figure votive nel tempio. L'ufo d'attaccare i voti ad Efculapio
è confermato da Tito Livio (17). Si può argumentare da quefto quanto era in vigore appreflò
gli antichi la fuperftizione, quantunque alcuni n'erano efenti, come c'infegna Plauto (18).
Un Monumento ancor Angolare efifte negli Orci Palatini Farnefiani (*)-, il quale ho giudicato
bene pubblicare, perchè molto giova al noftro propofito. La ftatua d'Efculapio (19) è (*) di
buono fcalpello, con occhi incavati (20), col petto nudo (21), ed il pallio avvolto nella mano
finiftra, colla deflra tenendo il baftone nodofo, al quale è avvolto il folito Serpente, ha i piedi
ornati dei fandali (22), al lato del Anidro piede è collocata la Cifta Miftica (23). Ma baiti il
detto fin qui d'Efculapio,
(14) La compofìzione famofiftima della Triaca , la quale
fi dice avere ufata contro tutti i veleni il Rè Antioco il,
grande , fu (colpita in veri nell' ingreflo del tempio di
Efculapio, Plinio lib. io. cap 24.
(1 s) Svetonio nella vita di Claudio cap. 25. Vedi a quefto
propolito Ariftofane nella Commedia del Fiuto, dove parla
degli infermi, che attendono la fanità da Efculapio, ed
ancora Strabone Geografia lib. 8. pag. <5S1. Principalmente
per reccellenza d' Efculapio, del quale fu. oppiatone chefanajfe.
opti forte d' infermità . Onde il fuo tempio ( in Epidauro )
era fempre pieno d' infermi, e di tavolette attaccatevi, nelle
quali evano dipinte le cure fatte da lui. Vedi una Infcrizione
fatta ad Efculapio nelP Ifcrizioni del Gruferò pag. 71. e
Paufania Hb. 2. cap. 27. e 1' Orazione di Ariftide fopra
Efculapio voi. 1. pag. 20. e P Epiftole di Libanio Epift. «Jij.
pag. 297. Ep. 639. pag. 303. e 304. e Ep. 1074. pag. 511.
Non folo. le pareti di Efculapio erano coperte di tavolette
di voti, ma ancora quelle d'Ifide , come lo dimoftra Tibullo,
lib. I. eleg. 3. v. 27.
Or tu gran Diva , or' a me porgi aita :
Poiché le molte ne' tuoi [acri 'Templi
Pinte tabelle appefe , e i molti voti
Moftrano ben , eh' hai dì fauar valore .
Vedi Orazio lib. 1. od. <r. e Giovenale fat. 12. v. 27.
E il provali le tabelle, e dentro , e fuori
De' Templi appefe : a' poveri pittori
lfide forfè il vitto oggi non porge ì
(16) Ficoroni veftigie di Roma antica pag. 144.
(17) Tito Livio dee. 5. lib. ;• cap. 25.
(18) Plauto nel Cureulione Atto 2. fc. 1. v. 1. lo già ho.
rifilino di ufeire adejj'o fuori del tempio; mentre abbaftanza
comprendo il penfier di Efculapio, il quale niente di me fa
conto, ne vuole la mia fallite s la finità feema, e crefee l'in-
comoda .
(•?) Quefta ftatua ( dice Ficoroni nel lib, delle veftigie di
Roma pag. 32. ) fu ritrovata nell'Ifola Tiberina nell'orti-
cello dei Francefcani, dove efifte un'IfcrizioneAESCVLAPIQ
AVGVSTQ : ma ficuramente fu trovata negli orti Palatini
Farneliani.
ER-
(*) Tav. XXI.
(20) Quefta ftatua certamente aveva gli occhi di gemme ,
o d' altra materia preziofa . Era una maeftrìa a parte l'a-
dattare gli occhi alle ftatue . Riporterò un' ifcrizione di quelli
artefici, i quali folamente adattavano gli occhi alle ftatue
M • RAPILIVS • SERAPIO ■ HIC •
AB ■ ARA • MARMOR •
OCVLOS • REPOSVIT • STATVIS •
Q.VA-AD-VIXIT-BENE-
Vedi Buonarroti nella prefazione ai Medaglioni pag. 11.
e Gori Infcr. Ant. in Etrur. voi. 1. pag. 406".
(21 ) Efendo il Dio dei Medici con petto nudo ( come dice Gio.
Enrico Meibomio ad Ippocratis Jusjur. cap. $. ) deve avere
un Medico la Jìncerità e la femplicità . Così il P. Galeotti
nel Muf. Odefqalchi voi. 2. pag. 23.
(22) Dei Sandali d'Efculapio così parla il Dottor Gori
nel Mufeo Fior. voi. 1. pag. 13J. / Calceamentì, fon dati
ad E/culapio , perchè i Medici , che dovevano provvedere allei
falute degli infermi, era ttecejfario alle volte che ìntraprendeffero
lunghi viaggi ; per queflo motivo attribiiifcono a quefta Nume
il baftone , ed il cappello.
(23) La Cifta Miftica pofta a quefta ftatua è cofa affai
Singolare, e ben conviene a quefta Deità, ed una riprovi
convincente P abbiamo in una Medaglia del Mufeo Pem-
brokiano, Syll. p. 1. T. 36". nella quale da una parte vederi
la tefta. laureata d'Efculapio ; dall' altra parte la Cifta Miftica
col Serpente, colf ifcrizione di fopra notata. Il Chiariffim»
SenatorBuonarrotti nei fuoi Medaglioni pag. 201. riporta un
Medaglioncino , nel di cui rovefeio vi è Telesforo, ed Efcu-
lapio , ai piedi del quale fi vede un globo , il quale crede
poffà eflere qualche iftrumento fpettante alla_ Medicina, e
vedendonfi in altre Medaglie quefto globo fatto informa di
Cifta, (lima che pofla eflere una caffetta d'iftrumenti me-
dicinali , quali Ippocrate de Elegantia dice che il Medico
deve portare feco ec. ed Albrizio nell' Itnmag. degli Dei
parlando d'Efculapio pag. 174. dice: nel di lui feuo erano
i vap degli unguenti. Siccome fi oflerva in una ftatua di
Efculapio nel Palazzo, del Contcftabil Colonna , la quale
tiene in mano un vafo.