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Pellegrino, Camillo; Mazzocchi, Alessio Simmaco
Apparato Alle Antichità Di Capua O Vero Discorsi Della Campania Felice (Tomo Primo) — Napoli: Nella Stamperia Di Giovanni Gravier, 1771

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https://doi.org/10.11588/diglit.55588#0366
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316 DISCORSO II.

è quali egualmente cinto da ogni Iato dalle sue nuove habiiatio-
ni, & piacevolmente disendendo verso Oriente , finisce in un
campo molto piano. Adunque del sito di Palepoli, di cui non
è rimalo veiligio veruno, & da molti autori è slato senza balìe-
voli argomenti detto3 eh’ella fu di più miglia lontana di Napoli
Alle cui fai- verso Herculanio, di là della bocca del fiumicello Sebeto, ben
c/e nel piano converrà , che odèrvandorie altro miglior riscontro, il quale an-
C'1G > c^e ne fa ragionato da Livio, non sra discorde ,
olrre il Se- Prenda io qui a trattare. Et parendomi , che nè il suddetto rac-
&eto,su Pd.e~ conto di Livio, nè altra neceslkà ci colìringa a creder Palepoli
poh. oltre il Sebeto; parmi ancora, ch’ella su di qua del medesimo
fiume, nè di molto spatio lontana dalla Porta di Napoli, la qua-
le conducendo in Capua , fu aliai anticamente , & è tuttavia
appellata Capuana , in un luogo , son molte centinaia di anni ,
detto volgarmente Campo Napoletano , & Campo di Napoli (a),
& assolutamente Napoli : per cagion in vero, che ivi era siata la
sud-

sa) Quel luogo su detto Napoli.
& più intieramente Campo di Napoli ;
& il luo pieno nome dovette essere
Camoo di Napoli vecchia, o antica sà
qual poi chiamossì anche mozzamente
Carneo vecchio : eh’ era appunto ap-
preso la Porta Capuana,dove la con-
trada al fine fu appellata, & tuttavia si
appella le Cape nuove^iX preferite com
presa dentro il muro della città, di cui
è una delle 29. Piazze , 0 vero Ottine
Popolari; & per l’addietro si allargava
in un ampio campo,che giungeva alla
via dell’ arena , onde diseende la cor-
rente delle acque piovane al Ponte del-
la Maddalena, che calano da Capo di
Chino per S. Giuliano . Tutto ciò asfai
facilmente può intenderli da quel, che
alcuno Scrittore Napoletano ha di quel
Campo vecchio , & delle Cafe nuove.
Et il Sumn.onte nella Parte 2. acar.363.
ha così; Il Re Carlo II. pafsò a mi-
glior vita in Napoli nel Palalo chia-
mato Casanova, da lui edificato lungi
la città, come vuole il Cojlan^o,too.
pasft, ove habitar foleva di ejlate per
l’ amenità delle acque del Sebeto , di
entrando nella città pacavano per den-

tro il Palarlo . Quel luogo divenuto
poi grandillìma villa fin a’nofìri tempi
ritiene il medesimo nome , & sìa fuor
Porta Capuana . Buona parte di elso
nella nostra età è siata occupata dalla
nuova strada, fatta per dar luogo alle
acque delle piogge, che diseendono da
S. Giuliano , & per quella sccrrendo,
! palTano al Ponte del Sebeto, detto della
Maddalena. A cart. 462.. Carlo III. di
Nola per la via di Marigliano s in-
viò verso Napoli. Giunse con C esercito
al Ponte del picciolo Sebeto. Il Prin-
cipe O itone, Alar ito della Regina ^ve-
nuto alla Porta Capuana fi accampò a
Casanova,di modo che per la vicinan-
za ciascuno esercito sacilmente difeer-
neva gli andamenti dell'altro. A car.5 87.
Ssorma alzando le bandiere Angioine
contro Giovanna II. venne ad accatn-
parjì a Casanova appresfo Napoli, im-
pedendo la vettovaglia alla città . A
cart. 640. Il Re Alfonso s’inviò verfo
Napoli ec. D. Pietro suo Fratello con
parte de' saldati fi accampò alla riva
del siume Sebeto presso la Chic sa della
Aladalena : & Alfonso col rejto dell*
efercito fi pose più sopra verso S.A/a-
rìa
 
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