DISCORSO SOPRA IL LIBRO DEL
SIGNOR HAYTON ARMENO.
O N farà fecondo ch'io Bimo 3 ne cofiafuori dipropofito, ne fenza diletta-
none 3poi 3 che l'huomo h attera nel libro diJfrC. Jàsarco Polo yeduto il prin-
cipio y & t origine de gt Imper adori de Tartari ,per maggiore , & più com-
piuta nottua leggere anchora quel che ne firifse yn gentilhuomo ^Armeno
I chiamato Nayton,che fu nel me de fimo tempo del detto JkCJxtarco. & yolen
do io parlar di quello //aytone, e necesfario yn poco d'alto incominciare la mia narratione, ér*
pero dico 3 che, nel MCCXC. tutta la Terra fama 3fu prefa 3 & occupata dalleforze del
Soldano dEgitto3cento & nouanta anni dapoi, che queli Illufre 3 '&* yalorofo Principe Cjot-
tijredo Coglione la ricupero dalle mani degl'infedeli : della qual perdita efiresfamente ne fu
cagione lagrandifiima difcordia, che fi trouo in que' tempi 3 non folamentefa li He3 & Prin-
cipi 3 ma fa le cut adi 3 & popoli chriHiani, che non yolfero mai dar foce orfo alla mifera , &
pouera citta d'^Acre, la qual fola di tutta la Terra fama Vera mantenuta 3 & difeja. onde
l'anno feguente 3 chefu del MCCXCI./i defenfiri di quella,furono consiretti ad Mando
narla 3 <ùr fugg^rfne m Cipro. Uolfepoi la fortuna 3 che doppo quefa cof notabile, & yer-
gognofa perditafufje creato in 'Roma Pontesice Clemente V.del M C C C V. // qual fu quel-
lo 3 che condufse la corte Romana in Francia 3 doue Bette per inatto di anni fittanta. Cofìuiy
iflimando niuna co fa efsere più conuenieme alla prosefiione dyn yero 3 & fedelchrifliano, ejT*
alla gloria dynfommo,& legitimo Pontefice 3 che ricuperare ilfepolchro di Chrifìo,fìpofe con
tutta la mente 3 & spirito fio à penfiarui fopra, cercando dhauere ogni diligente 3 & parti-
colare informatane del modo 3 & yia 3 che fi douefse tenere per mandare ad effetto cofigran-
de 3honoreuole,& debita imprefa. &fa t altre cofe gli fufatto intendere da alcuni,i quali era
no fiatigli anni a dietro nelle guerre di Terra fama 3 che l'hauere in aiuto di quella imprefa
qualche principe de Tartari, che allhorasignoreggiauano aUi confini della Sona, & erano mi-
mici del Soldano d Egitto,gioueria molto 3 & daria la yittoria dell'imprefa : &fmilmente 3
che f ritrouaua nell/fola di Cipro, nel Monatterio dell'Spifcopia yn Frate nominato H A Y-
T O N Armeno dell'ordinepremonjìratenfi 3 che era parente del He d'^Armenia, & nella
fuagiouentù erafato in tutte le guerre, c'haueuanofatte i Tartari con i Soldani dEgitto, &
nera informatifsimo: dal qualefua Santitàpotria intendere cio,ch'ella defideraua. Quefìa co-
sa le piacque molto, & fubuo fi lo fece yenir di Cipro in Francia, egli porto fico tutti It memo-
riali,& fritture3che hauea delle guerre de Tartari, lafiiategli da ynfio zio Re d'Armenia,
ch'era flato alla corte del gran Can:& iui l'hauea fatte firiuere particolarmente. Cjiunto3che
fu co fui nella citta di Poitiers 3 diede ordine il Pontefice, che yn Nicolo di Falcon Fi'àncefi,
per fona dotta 3 & ch'era Hata per il mondo 3 trafiriuesfe in latino le dette fritture 3 le quali
fiate Hayton di lingua ^Armena recitaua in lingua Fr ance fi 3 hauendola imparata in Cipro,
cjr queftofu nell'anno MCCCVII. Hor esfendomi yenuta alle mani quesla hifioria frit-
ta già più di150. anni m yn libro yecchio,ho yoluto di esfa pigliar folamente quella parte 3nella
qual fiparla de Tartan, giudicandola efjer conforme a quanto e narrato nel libro del detto
JfrCMarco
SIGNOR HAYTON ARMENO.
O N farà fecondo ch'io Bimo 3 ne cofiafuori dipropofito, ne fenza diletta-
none 3poi 3 che l'huomo h attera nel libro diJfrC. Jàsarco Polo yeduto il prin-
cipio y & t origine de gt Imper adori de Tartari ,per maggiore , & più com-
piuta nottua leggere anchora quel che ne firifse yn gentilhuomo ^Armeno
I chiamato Nayton,che fu nel me de fimo tempo del detto JkCJxtarco. & yolen
do io parlar di quello //aytone, e necesfario yn poco d'alto incominciare la mia narratione, ér*
pero dico 3 che, nel MCCXC. tutta la Terra fama 3fu prefa 3 & occupata dalleforze del
Soldano dEgitto3cento & nouanta anni dapoi, che queli Illufre 3 '&* yalorofo Principe Cjot-
tijredo Coglione la ricupero dalle mani degl'infedeli : della qual perdita efiresfamente ne fu
cagione lagrandifiima difcordia, che fi trouo in que' tempi 3 non folamentefa li He3 & Prin-
cipi 3 ma fa le cut adi 3 & popoli chriHiani, che non yolfero mai dar foce orfo alla mifera , &
pouera citta d'^Acre, la qual fola di tutta la Terra fama Vera mantenuta 3 & difeja. onde
l'anno feguente 3 chefu del MCCXCI./i defenfiri di quella,furono consiretti ad Mando
narla 3 <ùr fugg^rfne m Cipro. Uolfepoi la fortuna 3 che doppo quefa cof notabile, & yer-
gognofa perditafufje creato in 'Roma Pontesice Clemente V.del M C C C V. // qual fu quel-
lo 3 che condufse la corte Romana in Francia 3 doue Bette per inatto di anni fittanta. Cofìuiy
iflimando niuna co fa efsere più conuenieme alla prosefiione dyn yero 3 & fedelchrifliano, ejT*
alla gloria dynfommo,& legitimo Pontefice 3 che ricuperare ilfepolchro di Chrifìo,fìpofe con
tutta la mente 3 & spirito fio à penfiarui fopra, cercando dhauere ogni diligente 3 & parti-
colare informatane del modo 3 & yia 3 che fi douefse tenere per mandare ad effetto cofigran-
de 3honoreuole,& debita imprefa. &fa t altre cofe gli fufatto intendere da alcuni,i quali era
no fiatigli anni a dietro nelle guerre di Terra fama 3 che l'hauere in aiuto di quella imprefa
qualche principe de Tartari, che allhorasignoreggiauano aUi confini della Sona, & erano mi-
mici del Soldano d Egitto,gioueria molto 3 & daria la yittoria dell'imprefa : &fmilmente 3
che f ritrouaua nell/fola di Cipro, nel Monatterio dell'Spifcopia yn Frate nominato H A Y-
T O N Armeno dell'ordinepremonjìratenfi 3 che era parente del He d'^Armenia, & nella
fuagiouentù erafato in tutte le guerre, c'haueuanofatte i Tartari con i Soldani dEgitto, &
nera informatifsimo: dal qualefua Santitàpotria intendere cio,ch'ella defideraua. Quefìa co-
sa le piacque molto, & fubuo fi lo fece yenir di Cipro in Francia, egli porto fico tutti It memo-
riali,& fritture3che hauea delle guerre de Tartari, lafiiategli da ynfio zio Re d'Armenia,
ch'era flato alla corte del gran Can:& iui l'hauea fatte firiuere particolarmente. Cjiunto3che
fu co fui nella citta di Poitiers 3 diede ordine il Pontefice, che yn Nicolo di Falcon Fi'àncefi,
per fona dotta 3 & ch'era Hata per il mondo 3 trafiriuesfe in latino le dette fritture 3 le quali
fiate Hayton di lingua ^Armena recitaua in lingua Fr ance fi 3 hauendola imparata in Cipro,
cjr queftofu nell'anno MCCCVII. Hor esfendomi yenuta alle mani quesla hifioria frit-
ta già più di150. anni m yn libro yecchio,ho yoluto di esfa pigliar folamente quella parte 3nella
qual fiparla de Tartan, giudicandola efjer conforme a quanto e narrato nel libro del detto
JfrCMarco