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Ramusio, Giovanni Baptista
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 2): Nel Qvale Si Contengono L'Historia delle cose de Tartari, & diuersi fatti de loro Imperatori, descritta da M. Marco Polo Gentilhuomo Venetiano, & da Hayton Armeno ; varie descrittioni .. — Venedig, 1559

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https://doi.org/10.11588/diglit.9381#0343

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*4*
GEORGIVS INTER I A N V S,
ALDO R. O. S,
Erche ve o cognolciuto molto amator di virtutejÒC diligente inda*
gatore di' gesti,e costumi alieni, Hauendo io da più anni in qua pre
meditato,^ contemplato la naturale conditione del sito, ò£ viuere
di Ciarcassi in Sarmatia,non me paruta cola indegna raccoglier in^
fìeme molte loro extranee,8£ notabile manerie, ài drizarle più to*
sio a voi,corno ingeniosilsimo,8£ dotto,el quaIe,mentando punto
l'opera d'essère produtta a luce, haueti più facoltà, ÒC di' corregere,
Si caligarla, farla imprimere pili diligentemete che m'uno altro.
Non solum dico per fìmi'le opere minime, Si infìme,ma etiam per
ogn'altra quantunque di'gmssima. Si che vi dedico l'opera tale,
quale è,&£ la remetto tutt^ a voi,el quale prego, non li recresea relegerla, Si emendarla» chio so
ch'ella nedeue hauer bisògno,et massimein orthographia. Perche sàpialo ognuno, chio non
hebbi mai ventura di imparare ne mediocre littere,ne artifici) di elegantie. Ma s'io vedero,che
per lo mie indotto l'opra non manchi del tutto essere gradita, ho in animo sel tempo mei con^
fi cedera,con quanta più verità me sàra possibile,scriuere,2>£ producere molte altre colè notabile
Si egregie,intese,viste,S£ palpate in diuerse regioni del mondo, le quale son certo, non solurn
daranno diletto,ma etiam in qualche parte admiratione,a cui le ascoltera. Vale»
Giorgio Inteviano della ~>ita 3 de Zychi, chiamati i Ciarcafìu
Ychi in lingua vulgare,greca,8£ latina cosi chiamati,^ da Tartari,et Turchi do
mandati Ciarcassi, Si in loro proprio lenguagio appellati Adiga, habitano dal
fiume della Tana detto Don su Lalla tutta quel ora màritima,verso el Bolpho
ro Cimerio * hogedi chiamato Volperò, 8£ bocca de San zohane. e bocca de
mar de Ciabachi,et de mare di Tana, antiquitus palude maotide. Inde poi fora
a bocca per costa maritima,fin apressò al cauo di Bussi, g Sirocco verib el fiume Phafì. e quius
confiniano con Auogaxia, cioè parte di Colchide» E tutta lorcoshera maritima fra dentro la
palude predida,cV! fora, po essere da miglia* c c c c c. P enetra intra terra per Leuante giornate
odo,o arca in lo più largho, Habitano tuto questo paele Vicatim lenza alcuna terra . o loco
murato.Et loro magiore e megliore loco,è vna valle mediterranea piccola chiamata Cromuc,
meglio situata,8£ habitata chal resto.Confìniano fra Terra con Scythi, cioè Tartari. La lingua
loro é penitus separata da quella de couicini,e molto fra la gola, Fano professione di christiani,
C Si hanno sacerdoti ala greca. Non si bapn'zano,se no Adulti da odo anni in su, e più numero
infìeme cum simplice alperges daqua benededa a lor modo,5£ breue benedizione di didi Sa*
cerdoti. Li N oblìi non intrano in chlesa che non habiano.Ix.anni.che viuendo de rapto corno
fàno tuti,Ii pare non essere licitole crederiano profanare la chieià. Parlato dido tempo o circa,
lasciano lo arrobare,Ò£ alhora intrano a quelli osficrj diuini, i quali etiam in iuuentuteascoltano
fora su la porta de la chiesa, ma a cauallo, 8£ non altramente. Le loro donne parturiseono su la
pagliara quale vogliono fìa el primo ledo de la creatura ; Poi portata al fiume quiui la lauano.
non obstante gelo,o fredp alcuno molto peculiare a quelle regioni.Impongono ala dida crea^
tura el nome de la prima persona aliena,quale intre poi lo parto in casa,S£ se e greco, o latino,o
chiamato ala foresh'era li aiungono sempre a quel nome Ve. corno a Petro, Petrùc. a Paulo
paulùc Si c. Ipsi non hanno,ne vsano litere alcune, ne proprie, ne fìrangiere. Loro Sacerdoti
ofsiciano a suo modo con parole,Ò£ charatere greche sen^ntederle, quando li accade far seri
uer ad alcuno,che raro el costumano, fanno far l'officio a Iudei per la magior parte, con litere
hebree, ma lo forzo mandano l'uno a l'altro Ambasciatori a bocca. Fra loro sono Nobili e va^
Mi e serui o schiaui. li nobili tra li altri sono molto reueriti et la magior parte del tempo {sanno
a cauallo.Non patiseono che li subditi tengano cauallo. Si se a caso vn vasallo alleua alcun pok
ledro creseiuto che e de subito li e tolto dal gentilhuomo, Si datoli boui per contra, digandolì
questo taspeda, Si non cauallo ♦ Fra loro sono de didi nobili asfai Signori di vasalli, d£ vtueno
tuct
 
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