del l'h istoria
di'modo che p quelli si conosce la venuta de nimi'ci,& subito si mettono alla desenfìone del b
luogo» Per la via del mare maggiore niuno mai ardirebbe andare,per che iui e il regno di
Barca il quale e ben fornito di gerirne in qlle possono hauere speraza alcuna, 6>C in tal guisa
Carbanda cV i suoi antecessori lino al tépo presente,si han difeso da tanta potenza de vicini:
dC à quella narration de Tartari non mi par che si debba dar fine se prima non si narrin bre-
uemente alcunexose de costumi cV modi de Tartari»
Della "yitdjfedeycoftumi & conditwne de Tartari^ Cdp♦ 33.
Il reame del Cataio è il maggiorenne si possi trouare al modo,ripieno no mene» di psone,
che di ricchezze srinire, corina col mare Oceano,nel qual vi sono tate Isole, chel numero di
qlle è incòpréfìbile,ne si truoua alcuno,che le habbi vedute tutte* Gli huomini di qlle parti
son sagaci cV ingegniofì 1 tutte le seieze òC arti,cY à lor coparatione hano in poco pgio tutte
le altre nationi,&: diamocene loro soli guardano co duoi occhili latini co vno,cY tutte le al-
tre geti sono del tutto cieche,8£ di ciò se ne vede la esperieza di qsto lor gran sapere, imperò
che fanno co le .pprie mani lauori di tata arte,cY industria, che no e natione al modo,che gli
bastasse l'aio di volerfì mettere à paragone con essi» Gli huomini cV le done sono bellissimi
ma comunemete hano gli occhi piccioli, cY ohm di qsto gli huomini son senza barba, hano
lettere bellissime,quasi limili alle latine,la fede di qiti popoli e tato varia, cV di sorte diuersa,
cheàpena,si potria(senzasastidio)esplicarelaloro diuersità, pure comunemete cofessano
elsere vn Dio irnmortale,cY eterno,cY ogni giorno inuocano il nome di qllo, fanno poco al E
tro bene,nò digiunano,n5 dicono orationi,ne fanno alcuna attinenza, ne si affliggano p re
uereza di Dio,ne fanno altre buone ope,ne pelano eiser peccato ammazzare gli huomini,
ma se lasciasserc il freno nella bocca de suoi caualli,quado si debbono paseere, crederebbe-
no hauer offeso Dio mortalmete,ne peiàno esser peccato la fornicatione,ne la lussa ria, han-
no più moglie,cV è bisogno secondo la lor legge,chel figlio toglia p moglie la madrigna do-
po la morte del padre,£Y il fratello,la moglie de! fratello, se reità vedoua, cV si maritano con
qlle»Sono i Tartari nel fatto d'arme i più valeti cobatteii,cY più vbbidl'enti a suoi superiori,
che tutte le altre nationi,nella battaglia immediate tutti conoseono per segni cV ammaestra
rnenti la volòtà del loro capitano,la onde senza satscha l'hoste de Tartari vien gouerna to»
II Signore de Tartari no da loro pagameto alcuno,anzi fa di'rnestiero, che viuino de botti-
ni,cV cacciagioni,che si acquistano,volendo el Signore può lostorre tutto qllo, che hanno.
Quado i Tartari caualcano, menan seco gran moltitudine di bestiame,beuano latte di ca
ualle,cY ne mangiano poi le carnale qli reputano essere molto buone,sono à cauallo molto
destri,cY ottimi arcieri,à piedi nò sanno andar,se no pigramete, sono astuti, 5c mgegmosi,à
espugnar le citta cV castelli,vogIiono sempre hauer qsto auantaggio,cotro i suoi nemici,che
nella battaglia no si vergognano di fuggirete vien loro ben tatto, cioè, che trouàdosi (opra
il fatto del cobattere,se vogs iono,cobattono?se anche vogliono schisar la battagliagli auer-
sarsj,nò gli possono coltrigliele a còbattere.la ba ttaglia loro è molto pericolosa, g che I vno f
assalto,de Tartari più ne muore,6V più ne son feriti che i vno altro gran fatto d'arme di altra
natione,cV qsto accade g le saette che tirano,co archi/orte, &C à segno, cV sono nel l'arte del
saettare tato buoni maestri,che i loro strali trapaisano quali ogni Ione di armatura» Quado
vegono scófittijfuggono 1 brigata,cV in schiera,cY il seguirli è molto pericoloso, gche fugge
dOjtirano à drietro le freccie,c5 le qii feriseono gli huomini cV i caualli, & gli, ammazzano,
cV se veggono i nimici disordinati,di subito si riuolgono verso qlli,cV gli ammazzano.Lho
ste de Tartari no è di grade appareza pche vano ristretti modo,che mille di loro, no appa-
risehano vna squadra di 5 o o» Accarezzano i forestien',dado loro volétieri da magiare, ma
vogliono,! viaggio sia similmete dato à loro,altriméti sene togliono g forza» Sanno piglia-
re le terre d'altrui,ma no le sanno dipoi guardare.Quado sono più debili ÒC abietti, cliueto-
no all'hora humili &C benigni,qh forti,cV gagliardi,diuétano pessimi 5C supbi»No vogliono
che alcuno,alla loro presenza dica bugie,tutta volta essi, senza alcun rispetto le dicono» In
due cose no sanno metire,nel!e cose del fatto d'arme,pcioche ninno hara ardimeto di lodarQ
di qllo,che ei nò habbia fatto,ò vero negare,se hara fatto qlche bella pruoua, l'altro è che se
alcuno haura comessb vn peccato,p il qle debba essere cj5dènato,quàtunche alla morte, do
mandato dal Signore,subito còfeiTera la verità. Questo sìa à bastanza essere siato detto de
Tartari,pche saria lpngo,descriuere difjusamete,tutti li loro e^ostumu
il sine dell'Ifloria del Signor Hctyton >Armeno+
Discorso
di'modo che p quelli si conosce la venuta de nimi'ci,& subito si mettono alla desenfìone del b
luogo» Per la via del mare maggiore niuno mai ardirebbe andare,per che iui e il regno di
Barca il quale e ben fornito di gerirne in qlle possono hauere speraza alcuna, 6>C in tal guisa
Carbanda cV i suoi antecessori lino al tépo presente,si han difeso da tanta potenza de vicini:
dC à quella narration de Tartari non mi par che si debba dar fine se prima non si narrin bre-
uemente alcunexose de costumi cV modi de Tartari»
Della "yitdjfedeycoftumi & conditwne de Tartari^ Cdp♦ 33.
Il reame del Cataio è il maggiorenne si possi trouare al modo,ripieno no mene» di psone,
che di ricchezze srinire, corina col mare Oceano,nel qual vi sono tate Isole, chel numero di
qlle è incòpréfìbile,ne si truoua alcuno,che le habbi vedute tutte* Gli huomini di qlle parti
son sagaci cV ingegniofì 1 tutte le seieze òC arti,cY à lor coparatione hano in poco pgio tutte
le altre nationi,&: diamocene loro soli guardano co duoi occhili latini co vno,cY tutte le al-
tre geti sono del tutto cieche,8£ di ciò se ne vede la esperieza di qsto lor gran sapere, imperò
che fanno co le .pprie mani lauori di tata arte,cY industria, che no e natione al modo,che gli
bastasse l'aio di volerfì mettere à paragone con essi» Gli huomini cV le done sono bellissimi
ma comunemete hano gli occhi piccioli, cY ohm di qsto gli huomini son senza barba, hano
lettere bellissime,quasi limili alle latine,la fede di qiti popoli e tato varia, cV di sorte diuersa,
cheàpena,si potria(senzasastidio)esplicarelaloro diuersità, pure comunemete cofessano
elsere vn Dio irnmortale,cY eterno,cY ogni giorno inuocano il nome di qllo, fanno poco al E
tro bene,nò digiunano,n5 dicono orationi,ne fanno alcuna attinenza, ne si affliggano p re
uereza di Dio,ne fanno altre buone ope,ne pelano eiser peccato ammazzare gli huomini,
ma se lasciasserc il freno nella bocca de suoi caualli,quado si debbono paseere, crederebbe-
no hauer offeso Dio mortalmete,ne peiàno esser peccato la fornicatione,ne la lussa ria, han-
no più moglie,cV è bisogno secondo la lor legge,chel figlio toglia p moglie la madrigna do-
po la morte del padre,£Y il fratello,la moglie de! fratello, se reità vedoua, cV si maritano con
qlle»Sono i Tartari nel fatto d'arme i più valeti cobatteii,cY più vbbidl'enti a suoi superiori,
che tutte le altre nationi,nella battaglia immediate tutti conoseono per segni cV ammaestra
rnenti la volòtà del loro capitano,la onde senza satscha l'hoste de Tartari vien gouerna to»
II Signore de Tartari no da loro pagameto alcuno,anzi fa di'rnestiero, che viuino de botti-
ni,cV cacciagioni,che si acquistano,volendo el Signore può lostorre tutto qllo, che hanno.
Quado i Tartari caualcano, menan seco gran moltitudine di bestiame,beuano latte di ca
ualle,cY ne mangiano poi le carnale qli reputano essere molto buone,sono à cauallo molto
destri,cY ottimi arcieri,à piedi nò sanno andar,se no pigramete, sono astuti, 5c mgegmosi,à
espugnar le citta cV castelli,vogIiono sempre hauer qsto auantaggio,cotro i suoi nemici,che
nella battaglia no si vergognano di fuggirete vien loro ben tatto, cioè, che trouàdosi (opra
il fatto del cobattere,se vogs iono,cobattono?se anche vogliono schisar la battagliagli auer-
sarsj,nò gli possono coltrigliele a còbattere.la ba ttaglia loro è molto pericolosa, g che I vno f
assalto,de Tartari più ne muore,6V più ne son feriti che i vno altro gran fatto d'arme di altra
natione,cV qsto accade g le saette che tirano,co archi/orte, &C à segno, cV sono nel l'arte del
saettare tato buoni maestri,che i loro strali trapaisano quali ogni Ione di armatura» Quado
vegono scófittijfuggono 1 brigata,cV in schiera,cY il seguirli è molto pericoloso, gche fugge
dOjtirano à drietro le freccie,c5 le qii feriseono gli huomini cV i caualli, & gli, ammazzano,
cV se veggono i nimici disordinati,di subito si riuolgono verso qlli,cV gli ammazzano.Lho
ste de Tartari no è di grade appareza pche vano ristretti modo,che mille di loro, no appa-
risehano vna squadra di 5 o o» Accarezzano i forestien',dado loro volétieri da magiare, ma
vogliono,! viaggio sia similmete dato à loro,altriméti sene togliono g forza» Sanno piglia-
re le terre d'altrui,ma no le sanno dipoi guardare.Quado sono più debili ÒC abietti, cliueto-
no all'hora humili &C benigni,qh forti,cV gagliardi,diuétano pessimi 5C supbi»No vogliono
che alcuno,alla loro presenza dica bugie,tutta volta essi, senza alcun rispetto le dicono» In
due cose no sanno metire,nel!e cose del fatto d'arme,pcioche ninno hara ardimeto di lodarQ
di qllo,che ei nò habbia fatto,ò vero negare,se hara fatto qlche bella pruoua, l'altro è che se
alcuno haura comessb vn peccato,p il qle debba essere cj5dènato,quàtunche alla morte, do
mandato dal Signore,subito còfeiTera la verità. Questo sìa à bastanza essere siato detto de
Tartari,pche saria lpngo,descriuere difjusamete,tutti li loro e^ostumu
il sine dell'Ifloria del Signor Hctyton >Armeno+
Discorso