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Ramusio, Giovanni Baptista
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 2): Nel Qvale Si Contengono L'Historia delle cose de Tartari, & diuersi fatti de loro Imperatori, descritta da M. Marco Polo Gentilhuomo Venetiano, & da Hayton Armeno ; varie descrittioni .. — Venedig, 1559

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https://doi.org/10.11588/diglit.9381#0243

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CHE FV NELLA PERSIA 9t
A sono (colpite molto belle et minute lettere col nome d'IlmàeUncludendoui dentro i dodici
sacramenti delia setta loro Jo adunque andato in Tauris,non potei oprar cosa alcuna, esseo-
dosene fuggito il mio auersario,onde io deliberai andarmene verso Àleppo, fra quello me-
zo Kmael venne in Tauris col suo etsercito, per lacuial venuta vi fumo latti di molti appa-
recchi,^ acconciamenti di bazzarri,cY tutta la citta gioiua nelle feste, ne triomphi. Egli
ogni giorno veniua nella piazza agiuoéare all'arco cosuoi baroni, i quali hebbero dal lor
Re dì molti donnSc" alla sua presenza nella piazza ballauano sonado cembali cV ssauti,can-
tando le laudi del magno SultanIsmaeLQuèstoSophi è tanto amato, dC tanto riuerito,che
non iolaméte vien tenuto come vn Dio,ma come Dio viene adorato da tutto! popolo,mas
simamente da suoi soldatirde quali ve ne sono molti,che vanno in battaglia senz'armatura,
confortadosj^che 1 suo Ismael debba andare à soccorrergli nel combattere, ve ne sono anche
d'«n'aìtra sorte, che parimete vanno nella battaglia senz'armarfì,molìrando d elser contéti
d hauer la morte per il lor Signore Ismael, andandoui co l lor petto nudo gridando schiac
schiacQui nella Persia il nome di Dio è dÌmenticato,non ricordandosi mai Dio,ma sempre
il nome d JsmaeLse l'huomo caualca,ouero dismonta,cY per auétura scappucdasse,no chia-
ma altro Dio,che schiac,che in persona vuol inferir * Dio in due modi si nomina, 8C
prima dicesi Dio schiac, ch'è ciascuno.poi si come dicono i Mosulmani, laylla yllala, Maha-
metre(Turralla,iPersianidicono lavila yllala Ismael vellildlla* da vna banda dicono^come
B egli è Dio^all'altrajCom'egli è propheta:cY tutti,cV particolarmente li suoi soldati tengono,
ch'egli no debba morire,^ che sia per viuere in eterno Jo in quel paese ho inteso,ch'Ismael
non è conteto di elTer chiamato Iddiome anche adoratoX'usanza loro è portar berretta ros
sa,cY soprauanza quali mezo braccio vna cosa,come sarebbe vn zon,che dalla parte, che si
mette in testa,viene à elTer Iarga,ristringendosi tuttauia sino in cima, Se" è fatta co dodici pie
ghe grolse come vndito^che volenosignifìcar li dodici sacramenti della setta loro,oueroli
dodici figliuoli di AH propheta.Oltra di ciò non si tagliano mai la barba,ne mostacchi.il ve-
shméto loro è come fu sempred armature loro sono corazze di lame indorate, intagliate di
bellissimi lauori,& similméte molti giacchi di maglia.elmetti come quelli de Mamalucchu
le barde loro sono ingruppate co'l cottone,cY forti à marauiglia* hanno anche barde di lame
indorateci finissimo acciaio di Siras,cY barde di cuoio,ma non come i nostri,sono di pezzi
come Hanno quelle ingiuppate,cY come quelle di Sopportano anche molti elmetti, ouer
berrette d'una grossissima maglia.poi ciaseuno vsa andare à cauallo, ne vi ss troua alcun pe>
done*vsano lancia cV spada,& satachi,ct'oé cintura,con vn'arco con molte freccie» Quella se
conda volta che Ismael venne in Tauris,operò cosa strana cV dishonesta,percioche fece per
forza pigliar dodici giouanetti delli più Deliache follerò nella città,& condotti nel palazzo
Astibisti,egli volse adempir con loro le sue triste voglie, poi ne dono vn per vno à suoi Ba-
roni,che fecero il fimile.cV poco prima,quand'anchegli tornò in Tauris,pigliò dieci fìgliuo
C le d huomini da bene,cV fece loro il somigliante* Nel tempo, ch'Ismael tornò da Sumachia,
vi vennero tre ambaseiadori Hiberi,iquali furono ben honorati,cV benissimo veduti,cV do
«ò loro anche vna donzella per vno di quelle Mosulmine, ch'egli haueua prese per forza*
gli ambaseiadori le accettarono molto volentieri. Mentre ch'Ismael staua ne i triomphi,
gli venne nuoua come le geti di Vbec,cio è del Tartaro haueuano corso nel paese di Gcsti:
però fece deliberatione d andarli ad affrontare con lui, &C subito vseito in campagna,volsc
farlamostra de suoi soldati, comandando à tutti li baroni, che douessero ragùnarlc
geniche ciaseuno d'essi era obligato tenere in campo.Fece anche venir di mol*
ta altra gente da ogni banda,per far grossb esTercito, cV andar addossb Iesel
bas*3£ cosi congregò molta gente,vedendo,che gli bisognaua,per zi*
ser quello Tartaro grandissimo Signore cV molto potente* Io,
metre ch'Ismael ragunaua quello essercito,mi leuai diTau
ristornando in Àleppo, cV il mio partire fu il primo
di Maggio del 15 % 0+ dC mi accompagnai con
vna mala compagnia,pur quado piacque
à nostro Signore Dio giunfì in Albir
[ alli due di Luglio» 15x0*
il sine del Viaggio d'un mercante che su nella Persa*
Viaggi voU°* M iij
 
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