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Ramusio, Giovanni Baptista
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 2): Nel Qvale Si Contengono L'Historia delle cose de Tartari, & diuersi fatti de loro Imperatori, descritta da M. Marco Polo Gentilhuomo Venetiano, & da Hayton Armeno ; varie descrittioni .. — Venedig, 1559

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https://doi.org/10.11588/diglit.9381#0245

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VIAGGIO DI IOSAFA BARBARO A1LA TANA $z
Delsumé Erdd altramente detto laVolgA. i consini delIaTartaria.desiumi Elice & Danubio. & 1
ldlama pvouincia^O* perche sa cosi detta* cojìume de Tartari circa le lorfcpolture* del monte
Contebbeydi Derbent città. come tauttore intendendo che nel monte predetto era na* %
jcoJlo~Vntheforo,ando con alcuni mercatanti & gran numero dhuomimàcauar
in detto monterò* le cofe marauigliofe che liti trouarono ♦ Cap. u
El m* ecce» xxxvi* cominciai andare al viaggio della Tana, dotte il
parte à parte sono ssato per il spatio di anni* xvucV ho circodato quelle par-
ti li per mare,come per terra con diIigétia,cVquafìcuriofìtà.La pianura di
Tanavia à vno che lusse in mezo di qlla,ha dalla parte di Leuàte il fiume di
Erdil,altramente detto la Volga:dalla parte di Ponente cY Maestro,la Polo
nia:dalla parte di Tramontana,la Rossia:daIla parte di ostro, laqual guarda
verso il mar maggiore, la AIania,Cumania, Gazaria:i qual luoghi tutti con
fmano sui mar delle Zabache, che è la palude Meotide,cV conseguentemente è pùsta tra li
sopradetti confìnuEt accio che io fìa meglio inteso,io anderò diseorrendo in parte del mar
maggior per riuiera,cY in parte infra terra,fìn'ad vn fiume dimadato Elicevi quale è appres-
ib Capha circa migliaio.passato il qualfìume,fì va verso Moncastro, doue li troUa il Da-
nubio fiume nominatissimo ♦ ÒC di qui auanti non dirò cosa alcuna per esser luoghi assai piti
domestici.La Alam'a e deriuata da i popoli detti Alani, li quali nella lor lingua si chiamano
B As^Questi erano christiani,cV furon scacciati &C distrutti da i Tartari : la regione è per moti*
riue,cY piani:doue si trouano molti monticelli ratti à mano,li quali sono in segno di sepoitu
re,cV ciaseuno di loro in cima ha vn sasso grande con certo busò,nel quale metteno vna cro-
ce di vn pezzo,fatta d'viValtro sasto:cV di quesii monticelli ce ne sono innumerabili, in vno
deiqualiintendeuamo essereaicosograndethesoro:conciofìache,nel tempo che Messet
Pietro Landò era Consolo alla Tana,venne vno dal Cairo,nominato Gulbedin,2C disse,co
meelTendoalCairo,haueuainteso'da vna femina Tartara, che in vnodiquesti monticelli
chiamato Contebbe, era siato naseosioper questi Alani vngran thesoro:la qual femina
emndio gli haueua dati certi segnali si del monte,come del terreno : Questo Gulbedùi si
trusse àcauare in qsto monticello,faccendo alcuni pozzi hora in vn luogo,cV hora in vn'al-
tro:cV cosi perseuerò per anni due,cV poi mori « onde fu concluso,che per impotétia elso no
hauesse potuto trouar quel thesoro*Per laqual colà deh 1437* trouandone la notte di sata
Caterina in la Tana,sette di noi mercatanti in casa di Bartolomeo Rosso cittadin di Vene^
tia,cioè Francesco Cornaro fu fratello di lacomo Cornaro dal bancho,CaterinContarini,ii
qual dapoi vsò in Cosiantinopoli,Giouanne Barbarigo fu di Andrea di Candia, Giouane
da Valle,il qual mori patron d vna fusta nel lago di Garda,ma prima insieme con alcuni al-
tri Venetiani nel 1418 .andò in Derbent città (opra il mar Caspio, dù fece vna fusta,con co-
sentimentodiquelfìgnor,cV inuitato da lui, depredò di quelli nauilrj,i quali veniuano da
G Straua,che fu quafì cosa mirabile,Ia qual lasserò per adesso : MoisèBondi Alessandro dalla
Giudecca,Bartoto meo Rosso,cV io,con santa Caterina,la qual metto per la ottaua nelle no
lire stipulationi cV pattuTrouadone dico in la Tana noi sette mercatati in casa di detto Bar>
tolomeo Rosso in la notte di santa Caterina, tre de i quali erano siati auanti di noi in quelle
parti: dC ragionado insieme di questo thesoro : finalmente ci accordammo, OC facemmo vna
scrittura(laqual fudimanodiCaterinContarini,lacopia della qual per insino alpresente
ho apprettò di me)di andare à cauar in questo monte,cY trouammo* izo*huomim da mena-
te con noi à questo essercitio: à ciaseuno de i quali dauamo tre ducati il mese per il meno, &C
circa otto giorni doppo,noi sette insieme con li 1 z o, condotti partimmo dalla Tana,conla
robba,vittuarie,cV istrumenti,i quali portammo su quei Zenà che si vsano in Rossia:8£ an-
dammosu'l ghiaccio per la fiumara della Tana, òC il di seguente giungnemmo li: perche è
su'lfìume,c\: è circa miglia óoJontan dalla terra della Tana*Questo moticello z alto da cin-
quanta passa,et di sopra è piano,nel quale ha vn'altro monticello fìmilead vna berretta ton-
da con vna piega à torno, siche duo huomini sariano andati vno appretto l'altro su per quel
margine.Et questo secondo monticello era alto passa dodici,cV di sotto era di forma circola
re,come se fusse siato fatto à compasso,cV occupaua in diametro passi otto*Principiammo a
tagliare 8C cauare su i piano di questo monticello maggiore,il quale è principio del moticel-
lo minore3conintentione di entrar dentro da basso fino in cima,c¥ di fare vna strada larga,
Viaggi volz°, M iitj dC di
 
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