NELLA PERSIA „j
A parleria con esTò loro. Intesà che hebbcro rambascsata,mi mandorno d dire, che l'andare era ad
ogni mio piacere ♦ Cosi me n'andai, ÒC tronai estèr due de primi di' Tua ma ella, vno Ardiiefcè*
uo, l'akro m estèr Paolo cauah'ero : ÒC fatte le debite sallita tioni,li certificai!, come io andaua alla
maestà del lor Re con lettera di credenza : i quali, non orlante il mio habito, certamente asfai
mi honorarono, accettandomi di buona voglia in lor compagnia con larghissime offerte, nel
qual luogo per aspcttarli,stetti fin a Ili 14» del detto,che di li partimmo.
A di 14. come s'è detto, partimmo del detto luogo di Norimbergo in compagnia con li sot
pradetti Ambasciadori. Vi era anche vno Ambasciadore del Re di Boemia, primogenito del
Re di Pollonia, ÒC poteuamo estère con caualli 60. caualcando per l'Alemagna alloggiauamo
alcune volte in bomisime ville, ma la più parte in terre, ÒC cartelli : che certo ve ne sono molti
di belli, ÒC forti, ÒC degni di memoria. Ma per elìèr paese, che à ciaseuno quasi, 6 per veduta,
ò per vdita è noto, non faro mentione delle sue terre, ÒC castelli. Dal sopradetto giorno fino
alii 26, come se dettoci contino uo caualcammo per l'Alemagna paese del Marchelè di Bran^
dirnburg Duca di Salìonia. entrando anchora nel paese del detto Marchete di Brandimburg,
giugnemmo in vna terra chiamata Francsort, murata ÒC bella del detto Marchese, oue stenv
mo mfino alsi 29. et quello per estèr confìn dell'Alemagna, Se" Pollonia : doue il detto Mar^
chele mando molti huomini d'arme per accompagnar li detti Ambafciadori, fin che entrate
sero nel paelè del lor Re : li quali certo erano benissimo in ordine.
B A di. $ u entrammo in Meiìàriza prima terra del detto Re di P ollonia piccola , ÒC assai bella
con vno castclletto.
A DI II. APRILE 1474. giugnemmo inPosnama,nonhauendotrouatoluoi
go m'un da conto : la qual terra è certo degna da elsèr commemorata, si per le belle strade, co^
me caie : OC è terra,doue capitano aliai mercatanti.
A di ci partimmo di li per andare à trouar la maestà del Re, caualcando per la detta Vob
loma,non trouammo terre, ne castelli da farne gran mentione : ÒC di alloggiamenti , ÒC di ogni
altra colà è molto differente dall'Alemagna.
A di 9. entrammo in vna terra, che si chiam a Lancisia, ÒC tu il sabbato sànto, doue trouai la
maestà del Re Casimir Re di Pollonia : &r ppr due caualieri slia maestà mandò à riceuermi,
hauendomi dato alloggiamento aliai conueneuole secondo il luogo ; ÒC per quel giorno, che
•era il di di Pasqua,come era ragioneuole,non andai da sua maestà.
A di x 1. da mattina mandò à presentarmi vna vefìe di damasehin negro, chiamandomi da
sua maestà : ÒC per esìèr cosi lor costume, con la detta vesta indosso me n'andai accompagnato
da molti huommi di conto : ÒC fatte le debite riuerenze ÒC sàlutationi, gli presentai il prefente
mandatogli dalla nostra lllustrissima Signoria, ÒC dissi quanto mi accadeua. volse che io desi^
nassi con sua maestà. V sàno mangiar quasi à nostro modo, benissimo apparecchiado, ÒC abon?
dantemente. Finito il desinare, tolfì commiato da sua maestà : tornai al mio alloggiamento.
jC A di 13. mandò à chiamarmi vn'altra fìata,Ò£ fecemi risposta à q uato io hauea detto,ÒC espo
sio per nome della mia lllustrissima Signoria, con tante humane, ÒC cortesi parole, ciré conferà
ma quello,che per noi si dice : che già astaissimi anni, non si è trouato mai più giusto Re di lui»
Comandò che mi fuilèro date due guide, vna per la Pollonia, l'altra per la Rossia balla, fino à
vn luogo,che si chiama Chio, ouer Magraman, che è oltra le terre di sua maestà nella Rossia»
Feci li debiti ringratiamenti à quanto accadeua per nome della mia lllustrissima Signoria , ÒC
da sua maestà tolti commiato.
Adi 14. parti'da Lancisia con le dette guide, caualcando per la Pollonia,che è paese tutto
piano,ma pur ha delli bokhkòC ogni giorno ÒC notte trouauamo alloggiamenti hora assai buo
nijhora altramente,^ mostra di euer pouero paesè.
Adi t9.arriuai in vna terraxhe si chiama Lumberls terra assai buona co'l suo castello,oue il
Re hauea quattro suoi figliuoli : il maggiore poteua hauer da anni 15. vno (òtto l'altro, ÒC sta^
uano in cartello con vn valentissimo maestro che insegnaua loro. Volsero ( ÒC credo fusse per
comandamento del padre)che io gli andassi à visitare,^ cosifeci.Per vn d'essi mi furono vsate
alcune parole tanto degne,quanto dir si polii, mostrando portar gran riueréza al suo maestro.
feci la debita risposta,ÒC ringratiando assai lor signorie,tolfì da essi commiato.
A di iio, vseimmo di Pollonia, ÒC entrammo nella Rossia bassa ? che pur è del detto Re, cai
Viaggi voU°. P ualcando
1
A parleria con esTò loro. Intesà che hebbcro rambascsata,mi mandorno d dire, che l'andare era ad
ogni mio piacere ♦ Cosi me n'andai, ÒC tronai estèr due de primi di' Tua ma ella, vno Ardiiefcè*
uo, l'akro m estèr Paolo cauah'ero : ÒC fatte le debite sallita tioni,li certificai!, come io andaua alla
maestà del lor Re con lettera di credenza : i quali, non orlante il mio habito, certamente asfai
mi honorarono, accettandomi di buona voglia in lor compagnia con larghissime offerte, nel
qual luogo per aspcttarli,stetti fin a Ili 14» del detto,che di li partimmo.
A di 14. come s'è detto, partimmo del detto luogo di Norimbergo in compagnia con li sot
pradetti Ambasciadori. Vi era anche vno Ambasciadore del Re di Boemia, primogenito del
Re di Pollonia, ÒC poteuamo estère con caualli 60. caualcando per l'Alemagna alloggiauamo
alcune volte in bomisime ville, ma la più parte in terre, ÒC cartelli : che certo ve ne sono molti
di belli, ÒC forti, ÒC degni di memoria. Ma per elìèr paese, che à ciaseuno quasi, 6 per veduta,
ò per vdita è noto, non faro mentione delle sue terre, ÒC castelli. Dal sopradetto giorno fino
alii 26, come se dettoci contino uo caualcammo per l'Alemagna paese del Marchelè di Bran^
dirnburg Duca di Salìonia. entrando anchora nel paese del detto Marchete di Brandimburg,
giugnemmo in vna terra chiamata Francsort, murata ÒC bella del detto Marchese, oue stenv
mo mfino alsi 29. et quello per estèr confìn dell'Alemagna, Se" Pollonia : doue il detto Mar^
chele mando molti huomini d'arme per accompagnar li detti Ambafciadori, fin che entrate
sero nel paelè del lor Re : li quali certo erano benissimo in ordine.
B A di. $ u entrammo in Meiìàriza prima terra del detto Re di P ollonia piccola , ÒC assai bella
con vno castclletto.
A DI II. APRILE 1474. giugnemmo inPosnama,nonhauendotrouatoluoi
go m'un da conto : la qual terra è certo degna da elsèr commemorata, si per le belle strade, co^
me caie : OC è terra,doue capitano aliai mercatanti.
A di ci partimmo di li per andare à trouar la maestà del Re, caualcando per la detta Vob
loma,non trouammo terre, ne castelli da farne gran mentione : ÒC di alloggiamenti , ÒC di ogni
altra colà è molto differente dall'Alemagna.
A di 9. entrammo in vna terra, che si chiam a Lancisia, ÒC tu il sabbato sànto, doue trouai la
maestà del Re Casimir Re di Pollonia : &r ppr due caualieri slia maestà mandò à riceuermi,
hauendomi dato alloggiamento aliai conueneuole secondo il luogo ; ÒC per quel giorno, che
•era il di di Pasqua,come era ragioneuole,non andai da sua maestà.
A di x 1. da mattina mandò à presentarmi vna vefìe di damasehin negro, chiamandomi da
sua maestà : ÒC per esìèr cosi lor costume, con la detta vesta indosso me n'andai accompagnato
da molti huommi di conto : ÒC fatte le debite riuerenze ÒC sàlutationi, gli presentai il prefente
mandatogli dalla nostra lllustrissima Signoria, ÒC dissi quanto mi accadeua. volse che io desi^
nassi con sua maestà. V sàno mangiar quasi à nostro modo, benissimo apparecchiado, ÒC abon?
dantemente. Finito il desinare, tolfì commiato da sua maestà : tornai al mio alloggiamento.
jC A di 13. mandò à chiamarmi vn'altra fìata,Ò£ fecemi risposta à q uato io hauea detto,ÒC espo
sio per nome della mia lllustrissima Signoria, con tante humane, ÒC cortesi parole, ciré conferà
ma quello,che per noi si dice : che già astaissimi anni, non si è trouato mai più giusto Re di lui»
Comandò che mi fuilèro date due guide, vna per la Pollonia, l'altra per la Rossia balla, fino à
vn luogo,che si chiama Chio, ouer Magraman, che è oltra le terre di sua maestà nella Rossia»
Feci li debiti ringratiamenti à quanto accadeua per nome della mia lllustrissima Signoria , ÒC
da sua maestà tolti commiato.
Adi 14. parti'da Lancisia con le dette guide, caualcando per la Pollonia,che è paese tutto
piano,ma pur ha delli bokhkòC ogni giorno ÒC notte trouauamo alloggiamenti hora assai buo
nijhora altramente,^ mostra di euer pouero paesè.
Adi t9.arriuai in vna terraxhe si chiama Lumberls terra assai buona co'l suo castello,oue il
Re hauea quattro suoi figliuoli : il maggiore poteua hauer da anni 15. vno (òtto l'altro, ÒC sta^
uano in cartello con vn valentissimo maestro che insegnaua loro. Volsero ( ÒC credo fusse per
comandamento del padre)che io gli andassi à visitare,^ cosifeci.Per vn d'essi mi furono vsate
alcune parole tanto degne,quanto dir si polii, mostrando portar gran riueréza al suo maestro.
feci la debita risposta,ÒC ringratiando assai lor signorie,tolfì da essi commiato.
A di iio, vseimmo di Pollonia, ÒC entrammo nella Rossia bassa ? che pur è del detto Re, cai
Viaggi voU°. P ualcando
1