di m. marco polo
della sala stà gran moltitudine di huomini, che vengono da diiierse parti con varrj doni di d
cose strane,èV non solite à vedersi, cY sonui alcuni , che hanno hauuto qualche dominio, cV
defìderano di rihauerlo,cY q uesti Cogliono Tempre venire in tali giorni, che'l tien corte ban-
dita^ vero fa nozze* Et nel mezzo della sala doue il Signor Tenta à tauola è vn bellissimo
artifìcio grande,cV ricco fatto à modo d vn scn'gno quadro, cV ciascuno quadro è di' tre palla
sottilmente lauorato con beilissime scolture d'animali indorati,£Y nel mezzo è incauato, SC
vi è vn grande,cY precioso vaso à modo d vn pittaro di tenuta d vna botte, nel quale vi è il
vmo}ÒL in ciascheduno cantone di questo scn'gno è pollo vn vaso di tenuta d vn bigoncio,
in vno de quali è latte di caualle,cY nell'altro di camelie, &C coli de gl'altri secondo che sono
diuerse maniere di beuande * dC in detto scn'gno (tanno tutti i vasi del Signore co' quali si
porge da bere*cY sonui alcuni d'oro bellissimi, che si chiamano vernique* le quali sono di
tanta capacitacene ciaseuna piena di vino,ò vero d'altra beuanda sarebbe à bastanza da bere
g otto,ò dieci huomini, dei ogni due perione,che seggono à tauola, si pone vna verniqua
piena di vino con vna obba,£Y le obbe sono fatte à modo di tazze d'oro,che hanno il mani-
co, con le quali cauano il vino dalla verniqua,3£ con quelle beuono,la qual cosa si fa co si al^
le donne,come alli huomini* cV questo Signor ha tanti vasi d'oro, èV d'argento, cV cosi pre^
iiofìjche non si potrebbe credere* Item sono deputati alcuni baroni i quali hano a dispor^
re alli luoghi suoi debiti,cY conueneuoli,i forastieri,che soprauengono,che non sanno i co
siumi della corte,6Y quelli baroni vanno continuamente per la sala qua cV la ricercando da E
quelli,che seggono a" tauola se cosa alcuna vi manca*cY se alcuni vi sono,che vogliano vino,
ó Iatte,ò carni,ò altro glie ne fanno subito portar dalli seruitori* A tutte le porte della sala,
6 vero di qualunque luogo doue sia il Signore, stannoduoi grandi huomini à guisadigi'
gantijVno da vna parte, l'altro dall'altra con vn bastone in mano, cV questo perche à ncssu>
no è lecito toccare la soglia della porta,ma bisogna,che distenda il piede oltre,cV se per auen
tura la tocca i detti guardiani, li tolgono le vestncY per rihauerle, bisogna,che le riseuotino,
cY se non li tolgono le vestUi danno tante botte,quante li sono deputate * Ma se sono fore^
stierijChe non sappino il bando vi son deputati alcuni Baroni,che gli introducono, cV am-
moniseono del bando,cV questo si fa perche se si toccha la soglia, si ha per cattiuo augurio»
Nel vseire veramente dalla sala perche alcuni sono aggrauati dal bere, ne potrebbono per
modo alcuno guardarsi,non si ricerca tal bando* Et quelli,che fanno la credenza al gran
Can,cV che gli ministrano il mangiare,cY bere sono molti,cY tutti hanno faseiati il naso,cV la
bocca con bellissimi veli,6 vero fazzoletti di seda,6Y d'oro à questo effetto, accio che il loro
fiato non respiri sopra i cibi,cY sopra il vino del gran Can.cV sempre quando il Signor vuol
bere subito che! donzello glie lo appresenta si tira à dietro per tre paiTa,cY inginocchiali» cY
tutti i Baroni,cY altre genti s ì'nginocchiano,cY tutte le sorti di instrumcnti, che iuisono in
grandissima quantità cominciano a sonare fin che lui beue, cY quando ha beuuto cessano
gh'nstrumenti,cY le genti si Ieuano,cY sempre quando beue se gli fa questo honore, cY riue^ f
renza* Delle viuande non si di'ce,perche ciascuno deue credere, che vi siano in grandisss*
ma abondanza,cY non è alcun Barone, che seco non meni la sua moglie, cY mangiano con
l'altre donne* 6Y quando hanno mangiato, cY sono leuate le tauole, vengono in sala molte
genti, dC tra l'altre gran moltitudine di buffoni, cY sonadori de diuersi ìiturmenti, cY mol-
te maniere di sperimentatori,cY tutti fanno gran solazzi,cY feste auanti il gran Can,la onde
tutti si rallegrano,cY consolansi,cY quando tutto questo si è fatto le genti si partono, cY eia*
seuno se ne torna à casa sua*
Della sesldgrande,che sisa per tutto il dominio del gran Can alli yentiotto di Settembre, cb'è
ilgiorno della fua natiuità}&come eghyefìe ben "ventimila huomini* Cap* il* g
Tutti li Tartari,^ quelli,che sono subditi del gran Can,fanno festa il giorno della natiui
ti di esso Signore, qual nacque alli ventiotto della luna del mese di Settembre, cY in quel
giorno si fa la maggior festa, che si faccia in tutto l'anno,eccetto il primo giorno del suo an-
noine! qual si fa vn'altra festa come di sotto si dirà* Nel giorno adunque della sua natiuità,il
gran Can,fì vestevn nobil drappo d'oro.cV ben circa ventimila Baroni, cY soldati, si vesio
no d'vn colore,cY d'vna maniera Ornile à quella del gran Can,non che siano drappi di tanto
prezzo,ma sono d'vn medessmo color d'oro, cY di seda, cY insieme con la veste à tutti vieti
data vna cintura di camoseia lauorata à fila d'oro,et d'argentq,molto sottilmente,cY vn paro
si . di calze.
della sala stà gran moltitudine di huomini, che vengono da diiierse parti con varrj doni di d
cose strane,èV non solite à vedersi, cY sonui alcuni , che hanno hauuto qualche dominio, cV
defìderano di rihauerlo,cY q uesti Cogliono Tempre venire in tali giorni, che'l tien corte ban-
dita^ vero fa nozze* Et nel mezzo della sala doue il Signor Tenta à tauola è vn bellissimo
artifìcio grande,cV ricco fatto à modo d vn scn'gno quadro, cV ciascuno quadro è di' tre palla
sottilmente lauorato con beilissime scolture d'animali indorati,£Y nel mezzo è incauato, SC
vi è vn grande,cY precioso vaso à modo d vn pittaro di tenuta d vna botte, nel quale vi è il
vmo}ÒL in ciascheduno cantone di questo scn'gno è pollo vn vaso di tenuta d vn bigoncio,
in vno de quali è latte di caualle,cY nell'altro di camelie, &C coli de gl'altri secondo che sono
diuerse maniere di beuande * dC in detto scn'gno (tanno tutti i vasi del Signore co' quali si
porge da bere*cY sonui alcuni d'oro bellissimi, che si chiamano vernique* le quali sono di
tanta capacitacene ciaseuna piena di vino,ò vero d'altra beuanda sarebbe à bastanza da bere
g otto,ò dieci huomini, dei ogni due perione,che seggono à tauola, si pone vna verniqua
piena di vino con vna obba,£Y le obbe sono fatte à modo di tazze d'oro,che hanno il mani-
co, con le quali cauano il vino dalla verniqua,3£ con quelle beuono,la qual cosa si fa co si al^
le donne,come alli huomini* cV questo Signor ha tanti vasi d'oro, èV d'argento, cV cosi pre^
iiofìjche non si potrebbe credere* Item sono deputati alcuni baroni i quali hano a dispor^
re alli luoghi suoi debiti,cY conueneuoli,i forastieri,che soprauengono,che non sanno i co
siumi della corte,6Y quelli baroni vanno continuamente per la sala qua cV la ricercando da E
quelli,che seggono a" tauola se cosa alcuna vi manca*cY se alcuni vi sono,che vogliano vino,
ó Iatte,ò carni,ò altro glie ne fanno subito portar dalli seruitori* A tutte le porte della sala,
6 vero di qualunque luogo doue sia il Signore, stannoduoi grandi huomini à guisadigi'
gantijVno da vna parte, l'altro dall'altra con vn bastone in mano, cV questo perche à ncssu>
no è lecito toccare la soglia della porta,ma bisogna,che distenda il piede oltre,cV se per auen
tura la tocca i detti guardiani, li tolgono le vestncY per rihauerle, bisogna,che le riseuotino,
cY se non li tolgono le vestUi danno tante botte,quante li sono deputate * Ma se sono fore^
stierijChe non sappino il bando vi son deputati alcuni Baroni,che gli introducono, cV am-
moniseono del bando,cV questo si fa perche se si toccha la soglia, si ha per cattiuo augurio»
Nel vseire veramente dalla sala perche alcuni sono aggrauati dal bere, ne potrebbono per
modo alcuno guardarsi,non si ricerca tal bando* Et quelli,che fanno la credenza al gran
Can,cV che gli ministrano il mangiare,cY bere sono molti,cY tutti hanno faseiati il naso,cV la
bocca con bellissimi veli,6 vero fazzoletti di seda,6Y d'oro à questo effetto, accio che il loro
fiato non respiri sopra i cibi,cY sopra il vino del gran Can.cV sempre quando il Signor vuol
bere subito che! donzello glie lo appresenta si tira à dietro per tre paiTa,cY inginocchiali» cY
tutti i Baroni,cY altre genti s ì'nginocchiano,cY tutte le sorti di instrumcnti, che iuisono in
grandissima quantità cominciano a sonare fin che lui beue, cY quando ha beuuto cessano
gh'nstrumenti,cY le genti si Ieuano,cY sempre quando beue se gli fa questo honore, cY riue^ f
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ma abondanza,cY non è alcun Barone, che seco non meni la sua moglie, cY mangiano con
l'altre donne* 6Y quando hanno mangiato, cY sono leuate le tauole, vengono in sala molte
genti, dC tra l'altre gran moltitudine di buffoni, cY sonadori de diuersi ìiturmenti, cY mol-
te maniere di sperimentatori,cY tutti fanno gran solazzi,cY feste auanti il gran Can,la onde
tutti si rallegrano,cY consolansi,cY quando tutto questo si è fatto le genti si partono, cY eia*
seuno se ne torna à casa sua*
Della sesldgrande,che sisa per tutto il dominio del gran Can alli yentiotto di Settembre, cb'è
ilgiorno della fua natiuità}&come eghyefìe ben "ventimila huomini* Cap* il* g
Tutti li Tartari,^ quelli,che sono subditi del gran Can,fanno festa il giorno della natiui
ti di esso Signore, qual nacque alli ventiotto della luna del mese di Settembre, cY in quel
giorno si fa la maggior festa, che si faccia in tutto l'anno,eccetto il primo giorno del suo an-
noine! qual si fa vn'altra festa come di sotto si dirà* Nel giorno adunque della sua natiuità,il
gran Can,fì vestevn nobil drappo d'oro.cV ben circa ventimila Baroni, cY soldati, si vesio
no d'vn colore,cY d'vna maniera Ornile à quella del gran Can,non che siano drappi di tanto
prezzo,ma sono d'vn medessmo color d'oro, cY di seda, cY insieme con la veste à tutti vieti
data vna cintura di camoseia lauorata à fila d'oro,et d'argentq,molto sottilmente,cY vn paro
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