Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 7.1904

DOI Heft:
Fasc. 1
DOI Artikel:
Rossi, Attilio: Opere d'arte à Tivoli, [1]
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.24149#0063

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
2 0

ATTILIO ROSSI

in patria ed in altri luoghi d’ Italia e fra queste una
per la cappella di San Silvestro in Santa Croce a
Firenze ed un’altra a Siena col ritratto del suo
maestro. Dalle poche altre notizie che si hanno di
lui,1 apprendiamo che dipinse nel 1345 una tavola
per la sala dei Nove nel palazzo pubblico di Siena,
che nel 1369 si trovava a Roma fra i pittori del pa-
lazzo Vaticano, che infine nel 1373 firmava una tavola
fatta per la chiesa dell’ospedale di Santa Maria della
Scala a Siena.

Ma la fortuna, avversa alla fama del pittore se-
nese, fece che tutte le sue opere andassero distrutte
o smarrite, sì che oggi si cercherebbe invano una
sola pittura che potesse con assoluta certezza essergli
attribuita. Ora una inattesa ventura ci ha fatto rin-
tracciare una opera del nostro pittore, segnata col
suo nome, e sfuggita, per quanto sappiamo, all’at-
tenzione degli studiosi. Essa consta delle due valve
superstiti di un trittico (m. 1.47 X 0.38), di cui la
parte centrale è perduta, dipinte a tempera in am-
bedue le facce, con la preparazione consueta nella
pittura senese, della tela ingessata, incollata sulla
tavola. In quelle anteriori sono rappresentate le figure
del santo vescovo Ludovico di Tolosa e di San Fran-
cesco ; in quelle posteriori l’Annunciazione, con la
Vergine e l’angelo Gabriele. Queste due figure hanno
sofferto purtroppo danneggiamenti molto gravi ; la
stolta negligenza degli antichi possessori lasciò per-
fino che il volto di esse venisse deturpato da un ap-
piccagnolo di ferro. Tuttavia è possibile determinare
anche in questa parte i caratteri dell’arte di Barto-
lomeo da Siena.

L’angelo, indossa sopra una tunica verde, con sottili
fregi d’oro alle maniche, un ampio pallio rosso, a pie-
ghe sinuose e delicate (fig. 8). Con la mano destra
levata porge il saluto alla Vergine, che lo accoglie
compunta e smarrita, stringendosi al seno un lembo
del manto, con gesto familiare agli antichi pittori
senesi.

In uno stato di conservazione assai migliore e
quasi immuni da ogni restauro sono le facce anteriori
degli sportelli. Sul fondo d’oro, San Ludovico, mi-
trato, col pastorale ed il libro nelle mani, indossa,
sopra l’umile tonaca francescana un ricco piviale
azzurro, ornato dei reali gigli d’oro (fig. 9) ; San Fran-
cesco porta una piccola croce ed il libro della regola.
Nel basso delle facce posteriori delle due tavole, è segnato, parte nell’una e parte nel-
l’altra, il nome del pittore, alquanto danneggiato, ma pure chiaramente leggibile : Barto-
lomeus de Senis pinsil.

1 Cavalcaseli^, e Crowe, Storia della pittura in Italia, Firenze, 1886, Voi. Ili, pag. 295 ; Milanesi,
Documenti dell’arte senese, Voi. 49-50.

Fig 8 — Bartolomeo Bulgarini
L’angelo Gabriele

Tivoli, Santa Maria Maggiore
 
Annotationen