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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 7.1904

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Fasc. 1
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Toesca, Pietro: Umili pittori fiorentini del principio del quattrocento
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https://doi.org/10.11588/diglit.24149#0101

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UMILI PITTORI FIORENTINI

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Alla oscura schiera dei pittori che non poterono seguire l’ascensione repentina dell’arte,
con Niccolò Gerini e con Lorenzo di Niccolò, coi Bicci, fra i quali solo Lorenzo Monaco
per la perfezione della tecnica assurse a vero maestro, preludendo all’Angelico, ed anche
con il secondo Andrea da Firenze conviene accompagnare il pittore della predella fioren-

Fig. 9 — La danza di Salome
Poppi, Affresco nella cappella del Castello

tina, lo stile del quale si può forse credere direttamente derivato da altre opere in cui esso
ci appare più antiquato e meschino.

Nella Pinacoteca comunale di Perugia abbiamo veduto un trittico attribuito dall’inven-
tario a Taddeo Gaddi e rappresentante lo Sposalizio di Santa Caterina (V, 22): il quadro non
è opera del xiv secolo, ma appartiene al Quattrocento e fu dipinto dalla medesima mano che
eseguì la tavola tripartita, con la Vergine seduta in trono fra santi, conservata nella Galleria
di Arte antica in Firenze e ivi assegnata a Lorenzo di Bicci. Queste due tavole mostrano nelle
figure dei santi una tale somiglianza con i trittici da noi esaminati che potrebbero dirsi
opera di un medesimo artista se tutto non apparisse in esse immiserito, non vi mancasse
interamente l’alito della vita, gli angioli non stessero sospesi inerti nel vuoto, se le tinte
vibrassero come nei dipinti del pittore della predella. Invero, fu per l’arte singolare del colore,

L'Arte. VII, 8.
 
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