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CORRIERI
stito, come profeta, di lunga tunica e di mantello
(%• 7).
A sinistra, nello stesso riquadro, scorgesi nuova-
mevte Mosè rivolto verso la mano divina che appare
nell’alto. Il non essere stata ancora rimossa la restante
gior grossolanità nel segno ruvido dei capelli che non
si veda nelPafifresco di Mosè fuggente dinnanzi alla
serpe. È questa veramente opera di esecuzione squi-
sita ! Il viso di Mosè, sì nobile nella sua ovale, leg-
germente alterato dal terrore, è modellato con finis-
Fig. 7 — Mosè e la verga miracolosa. Badia di Grottaferrata, Chiesa
(Fot. del Ministero della P. I.)
parte del soffitto impedisce di dare un’esatta descri-
zione degli altri affreschi nei quali sono rappresentati
a più riprese Mosè ed Aronne dinnanzi a Faraone.1
Le storie di Mosè appaiono non soltanto del tutto
differenti per fattura dall’affresco della Trinità, ma
dimostrano anche in sè stesse alcune varietà di ma-
niera. L’affresco di Mosè dinnanzi al rovo ardente
ha più durezza nelle pieghe, nelle lumeggiature, mi-
nore correttezza dei lineamenti del viso, ben mag-
1 Nel Museo della Badia (nn. 44, 45, 461 sono conservate alcune
piccole e sommarie qopie di tutte queste pitture.
sime luci bianche che irradiate in sottili filamenti av-
viluppano le guancie, le orbite, la fronte ed il collo
soffusi tutti di un’ombra grigio-verdognola. E con
ugual delicatezza è plasticamente illuminata la tunica
di lieve colore azzurro, il manto roseo ; è dipinta la
morbida massa dei capelli.
Non esitiamo a riconoscere qui l’opera di un vero
artefice bizantino, sia egli venuto di Oriente o sia
sorto fra noi in un ambiente ove l’arte bizantina era
accolta in tutta la sua purezza : da nessuno di quegli
artisti che, con frase felice, il De Rossi chiamò italo-
bizantini, per quanto sinora ci son noti, la tecnica del
CORRIERI
stito, come profeta, di lunga tunica e di mantello
(%• 7).
A sinistra, nello stesso riquadro, scorgesi nuova-
mevte Mosè rivolto verso la mano divina che appare
nell’alto. Il non essere stata ancora rimossa la restante
gior grossolanità nel segno ruvido dei capelli che non
si veda nelPafifresco di Mosè fuggente dinnanzi alla
serpe. È questa veramente opera di esecuzione squi-
sita ! Il viso di Mosè, sì nobile nella sua ovale, leg-
germente alterato dal terrore, è modellato con finis-
Fig. 7 — Mosè e la verga miracolosa. Badia di Grottaferrata, Chiesa
(Fot. del Ministero della P. I.)
parte del soffitto impedisce di dare un’esatta descri-
zione degli altri affreschi nei quali sono rappresentati
a più riprese Mosè ed Aronne dinnanzi a Faraone.1
Le storie di Mosè appaiono non soltanto del tutto
differenti per fattura dall’affresco della Trinità, ma
dimostrano anche in sè stesse alcune varietà di ma-
niera. L’affresco di Mosè dinnanzi al rovo ardente
ha più durezza nelle pieghe, nelle lumeggiature, mi-
nore correttezza dei lineamenti del viso, ben mag-
1 Nel Museo della Badia (nn. 44, 45, 461 sono conservate alcune
piccole e sommarie qopie di tutte queste pitture.
sime luci bianche che irradiate in sottili filamenti av-
viluppano le guancie, le orbite, la fronte ed il collo
soffusi tutti di un’ombra grigio-verdognola. E con
ugual delicatezza è plasticamente illuminata la tunica
di lieve colore azzurro, il manto roseo ; è dipinta la
morbida massa dei capelli.
Non esitiamo a riconoscere qui l’opera di un vero
artefice bizantino, sia egli venuto di Oriente o sia
sorto fra noi in un ambiente ove l’arte bizantina era
accolta in tutta la sua purezza : da nessuno di quegli
artisti che, con frase felice, il De Rossi chiamò italo-
bizantini, per quanto sinora ci son noti, la tecnica del