CORRIERI
407
Lastra marmorea. Vittorito, Chiesa di Sant’Angelo
dì colonne, iscrizioni e lapidi, ecc., di epo-
che diverse. Importante è la lastra che reca,
a rilievo schiacciato, una croce greca con
l’estremità arricciate, una aquila ad ali spie-
gate, che posa sopra un quadrupede somi-
gliante ad un coniglio — forse lo scultore
voleva riprodurre un agnello — nodi, stel-
lette, patere, pesci, ecc., di rozzo scalpello.
Alcune lettere, di cui non s’interpreta fa-
cilmente il significato, sono nello spessore
superiore del masso.
Altra lastra di m. o.98X°-75> con un
bizzarro intreccio, figura da paliotto in un
altare del '500.
La prima di queste due sculture mi sem-
bra avanzo di una tomba, mentre l’altra
è parte di un pluteo di arte prelombarda.1
Ritengo che siano opere della fine del secolo
vii, o dei primi del secolo vili. Quasi tutti
questi frammenti erano stati impiegati come basole del
vecchio pavimento, sotto il quale furono rinvenuti altri
capitelli, cornici e ornati.
Al lato destro dell’edicola, sopranna mensola, trovai,
capovolta, la iscrizione seguente, in un marmo bigio
quadrilatero :
HANC ANTONI ARAM STATVIT
TIBI DIVE iONNIS
PASQVALIS BINI SIS MEMOR
VTQ . SVI . IDXXXX (sic).
Nell’interno del muro di facciata, era un altare in
pietra con mediocre affresco e con l’iscrizione nello
zoccolo :
A . D . MCCCCCXXXII .
NICOLAVS . PANGRATII.
CONSTRVERE . FECIT . OPVS . CAPPELLE.
Questo altare fu trasportato nella nave in cornu Epi-
stolae, ove è un’altra edicola a volta ogivale, la quale
ha pilastrini invece di colonnette e un coronamento
ad angolo, a mo’ di tetto a due pendenze.
Ben poco rimane nell’esterno della costruzione pri-
mitiva.
La porta del fronte fu modificata, ritagliando e scal-
pellando il materiale vecchio. Infatti l’architrave lascia
scorgere le poche parole :
A. D. DEO M . ..
IOHS DE...
... A. D. MCCCCV COLA AMICI FECIT . . .
CAPPELL'. .. SC. NICOLAI...
dalle quali si rileva l’epoca e l’autore dell’opera di-
strutta.
1 G. T. Rivoira, Le origini dell’architettura lombarda, voi. I.
Roma, Loescher, 1901.
La muratura è a incerto. Fra il pietrame sono
avanzi di ornati medievali e i due cippi funerari ro-
mani, di cui ho parlato poco fa.
Le finestrine che illuminano l'interno sono, di figura
rettangolare e a doppio sguancio.
Quel tratto di muro antichissimo dell’absida, che
abbraccia tutta la nave mediana, lascia supporre, per
ragioni costruttive, che le navi laterali siano un’aggiun-
zione del secolo xv.
Or io penso, per la varietà dei frammenti studiati,
che la chiesa primitiva di Sant’Angelo sia sorta tra l’vm
e il ix secolo nel sito di un tempio pagano, e che la
stessa chiesa, caduta per vetustà o per terremoti, sia
stata riedificata più ampia nella prima metà del se-
colo xv.
* * *
Opere d’arte sono anche in Santa Maria del Borgo,
una chiesa cinquecentesca, situata nella piazza del
paesello.
L’esterno è povero architettonicamente. Nel muro
che sormonta il coronamento della porta principale è
incastrata una lastra di figura triangolare, nella quale,
in caratteri teutonici, si legge questa memoria:
REX KHROLVS SECVNDVS OBIIT ANNO DNI
MCCCLIIII MENSIS MA. V. IND.
Il fianco che guarda oriente ha una porticina con
l’iscrizione nel fregio del sopraornato :
IN ANNO . A NATIVITATE . DNI . 1.5.1.3 . OPVS
IANVE . FIERI. FECIT IO . Alci
e molti affreschi di buon disegno e di non spregevole
colorito, i quali descrivo qui sommariamente. Nel cen-
tro, su l’asse della porta, è la Vergine in trono col
Bambino dritto sul ginocchio e alcuni oranti. Il riquadro
è contornato da fasce con cornici ad imitazione di opere
407
Lastra marmorea. Vittorito, Chiesa di Sant’Angelo
dì colonne, iscrizioni e lapidi, ecc., di epo-
che diverse. Importante è la lastra che reca,
a rilievo schiacciato, una croce greca con
l’estremità arricciate, una aquila ad ali spie-
gate, che posa sopra un quadrupede somi-
gliante ad un coniglio — forse lo scultore
voleva riprodurre un agnello — nodi, stel-
lette, patere, pesci, ecc., di rozzo scalpello.
Alcune lettere, di cui non s’interpreta fa-
cilmente il significato, sono nello spessore
superiore del masso.
Altra lastra di m. o.98X°-75> con un
bizzarro intreccio, figura da paliotto in un
altare del '500.
La prima di queste due sculture mi sem-
bra avanzo di una tomba, mentre l’altra
è parte di un pluteo di arte prelombarda.1
Ritengo che siano opere della fine del secolo
vii, o dei primi del secolo vili. Quasi tutti
questi frammenti erano stati impiegati come basole del
vecchio pavimento, sotto il quale furono rinvenuti altri
capitelli, cornici e ornati.
Al lato destro dell’edicola, sopranna mensola, trovai,
capovolta, la iscrizione seguente, in un marmo bigio
quadrilatero :
HANC ANTONI ARAM STATVIT
TIBI DIVE iONNIS
PASQVALIS BINI SIS MEMOR
VTQ . SVI . IDXXXX (sic).
Nell’interno del muro di facciata, era un altare in
pietra con mediocre affresco e con l’iscrizione nello
zoccolo :
A . D . MCCCCCXXXII .
NICOLAVS . PANGRATII.
CONSTRVERE . FECIT . OPVS . CAPPELLE.
Questo altare fu trasportato nella nave in cornu Epi-
stolae, ove è un’altra edicola a volta ogivale, la quale
ha pilastrini invece di colonnette e un coronamento
ad angolo, a mo’ di tetto a due pendenze.
Ben poco rimane nell’esterno della costruzione pri-
mitiva.
La porta del fronte fu modificata, ritagliando e scal-
pellando il materiale vecchio. Infatti l’architrave lascia
scorgere le poche parole :
A. D. DEO M . ..
IOHS DE...
... A. D. MCCCCV COLA AMICI FECIT . . .
CAPPELL'. .. SC. NICOLAI...
dalle quali si rileva l’epoca e l’autore dell’opera di-
strutta.
1 G. T. Rivoira, Le origini dell’architettura lombarda, voi. I.
Roma, Loescher, 1901.
La muratura è a incerto. Fra il pietrame sono
avanzi di ornati medievali e i due cippi funerari ro-
mani, di cui ho parlato poco fa.
Le finestrine che illuminano l'interno sono, di figura
rettangolare e a doppio sguancio.
Quel tratto di muro antichissimo dell’absida, che
abbraccia tutta la nave mediana, lascia supporre, per
ragioni costruttive, che le navi laterali siano un’aggiun-
zione del secolo xv.
Or io penso, per la varietà dei frammenti studiati,
che la chiesa primitiva di Sant’Angelo sia sorta tra l’vm
e il ix secolo nel sito di un tempio pagano, e che la
stessa chiesa, caduta per vetustà o per terremoti, sia
stata riedificata più ampia nella prima metà del se-
colo xv.
* * *
Opere d’arte sono anche in Santa Maria del Borgo,
una chiesa cinquecentesca, situata nella piazza del
paesello.
L’esterno è povero architettonicamente. Nel muro
che sormonta il coronamento della porta principale è
incastrata una lastra di figura triangolare, nella quale,
in caratteri teutonici, si legge questa memoria:
REX KHROLVS SECVNDVS OBIIT ANNO DNI
MCCCLIIII MENSIS MA. V. IND.
Il fianco che guarda oriente ha una porticina con
l’iscrizione nel fregio del sopraornato :
IN ANNO . A NATIVITATE . DNI . 1.5.1.3 . OPVS
IANVE . FIERI. FECIT IO . Alci
e molti affreschi di buon disegno e di non spregevole
colorito, i quali descrivo qui sommariamente. Nel cen-
tro, su l’asse della porta, è la Vergine in trono col
Bambino dritto sul ginocchio e alcuni oranti. Il riquadro
è contornato da fasce con cornici ad imitazione di opere