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ADOLFO VENTURI
vendette sopra di lui. Ma incontrandosi in Pellegrino, abbassarono l'anni, et con tanta furia lo
assalirono, che egli non hebbe spazio nè di fugire, nè di difendersi da loro; perilche piene di ferite
et morto lo lasciororio in terra. Dolse molto a Modonesi, questo caso si strano dello haver tolto
la vita, a chi lor daua vita, nome et gloria, con l'opere sue. Perchè di lai perdita sopra modo
dolenti diedero in Mod:a a Pellegrino onorato sepolcro. Kt di costui ho io uisto questo epitaffio:
Exegi monumenta duo, longinqua vetustas
Quae monumenta duo nulla abolere potest,
Nani quod seruaui natum per uulnera; nomea
Praeclarum, viuet tempus in omne menni.
Fama etiam volitat totani uulgata per orbem
Primas picturae forme mihi deditas.
1543-
M:ri Giovanni Bort:0 et Fran:0 suoi lìg:1' de BuonOmi, che fanno lavori de curami cotti eccelen-
liss:' che ne sono stati donati à Papi, Imp:1' Re, et a Duchi, etiam al Gran Turcho, perilche sono
molto favoriti per tal uirtu dal nostro Principe, che (piando uiene c ostì sempre alla casa loro
gli uà a vedere lavorare, una uolta nel montale la lor scala ch'era tanto ratta che le capre non
ni seriano montate, che noi dir (disse) che non fabricate, gli risposero che non poteuano che
nel uoler fondare una colonna erano impediti da un suo uicino, il Duca altro non disse, se non
che partiti che fu da loro, fece fare camandam:t0 che sotto pena della sua disgratia non gli
douesse impedire, il perche fabricorno un'honorata casa da lor pari come s'uede tra S. Iacopo,
et San Bernabò sul cantone all'incontro alla casa del Corti. In fare belliss:*' mascara te non hanno
hauto pari, ma finite che erano bruggiauano le maschere, nel designare furie di cavalli et sol-
dati all'antica, in questo genere hanno fatto beniss:" come si può uedere in un libro pieno di'
disegno che io presso di me.
M.ro Gio. Anti:° Scaciera per lavori di scudaria et M.ro Bort:" Gauella.
Maestri della Zecha dogniss:"1' et molti altri non nominati etc.
M. Rafaino da Cremona, et l'infras:to Cittadini Modonesi.
M. Geminiano da Lodo, che fa d:a Zecca in casa sua sul Canalgrande all'incontro di San
Vincenzo, dove già era Santa Madalena ancora sua habitatione, à battuto molti anni fà et de!
continuo batte oro et argento in gran quantità, et questo annuo in fra gli altri ha battuto
scuti 50000, d'oro in oro, senza la moneta d'argento.
Un orefice degnissimo in fra gli altri, etc.
M.r" Nic:° Cavalierino, che fece l'impronte del natorale, in un cunio da monete del ritratto
della Maestà di Carlo V. quando s'incoronò in Bologna del 1530.alli.24.febraio .il qual ma-
stro, fu già mastro della zeccha di questa Città.
Orefici dignissimi, e molti altri non nominati etc.
M.ri Lodouico di Bendcdio / Giovanni Borsari'
Bernardino faloppi [ .„ .,. Jacopo lodi et
> lutti ' . il utti
Iacopo , .. . Bernabe suo nepote .
1 I , I Modonesi , , , „ , 1 Modonesi
Ant:" et Forti f Baldesara da Corte, I
Philippo ' \ Aut." Borghesano-
Scultori dignissimi, et molti altri non nominati, et C.
M.r" Jacopo Taghapietra, Paolo suo fig.,H et Silvio, et Ambrogio, fratelli, et fig.M di M.r"
Paolo, quali hanno fatto belliss:"" lavori dell'arte sua in questa Città.
Maestri I£cc:,ni da figure di terra et c:
I54.V
Qui l un ritratto fantastico di Guido Mazzoni disegnato a matita dello Spaccini).
M. Guido Mazzoni alias Paganino, e M:n" Pellegrina de Discalzi sua consorte, al presente
morti Lei in Frantia, et lui in Modona, senza tig:!' perilche lasciorono la sua heredità una parte al
Santo Monte di Pietà, la sec:a per amor di Dio, In terza et uh:' parie a M, Isabella sua $«•<•»
ADOLFO VENTURI
vendette sopra di lui. Ma incontrandosi in Pellegrino, abbassarono l'anni, et con tanta furia lo
assalirono, che egli non hebbe spazio nè di fugire, nè di difendersi da loro; perilche piene di ferite
et morto lo lasciororio in terra. Dolse molto a Modonesi, questo caso si strano dello haver tolto
la vita, a chi lor daua vita, nome et gloria, con l'opere sue. Perchè di lai perdita sopra modo
dolenti diedero in Mod:a a Pellegrino onorato sepolcro. Kt di costui ho io uisto questo epitaffio:
Exegi monumenta duo, longinqua vetustas
Quae monumenta duo nulla abolere potest,
Nani quod seruaui natum per uulnera; nomea
Praeclarum, viuet tempus in omne menni.
Fama etiam volitat totani uulgata per orbem
Primas picturae forme mihi deditas.
1543-
M:ri Giovanni Bort:0 et Fran:0 suoi lìg:1' de BuonOmi, che fanno lavori de curami cotti eccelen-
liss:' che ne sono stati donati à Papi, Imp:1' Re, et a Duchi, etiam al Gran Turcho, perilche sono
molto favoriti per tal uirtu dal nostro Principe, che (piando uiene c ostì sempre alla casa loro
gli uà a vedere lavorare, una uolta nel montale la lor scala ch'era tanto ratta che le capre non
ni seriano montate, che noi dir (disse) che non fabricate, gli risposero che non poteuano che
nel uoler fondare una colonna erano impediti da un suo uicino, il Duca altro non disse, se non
che partiti che fu da loro, fece fare camandam:t0 che sotto pena della sua disgratia non gli
douesse impedire, il perche fabricorno un'honorata casa da lor pari come s'uede tra S. Iacopo,
et San Bernabò sul cantone all'incontro alla casa del Corti. In fare belliss:*' mascara te non hanno
hauto pari, ma finite che erano bruggiauano le maschere, nel designare furie di cavalli et sol-
dati all'antica, in questo genere hanno fatto beniss:" come si può uedere in un libro pieno di'
disegno che io presso di me.
M.ro Gio. Anti:° Scaciera per lavori di scudaria et M.ro Bort:" Gauella.
Maestri della Zecha dogniss:"1' et molti altri non nominati etc.
M. Rafaino da Cremona, et l'infras:to Cittadini Modonesi.
M. Geminiano da Lodo, che fa d:a Zecca in casa sua sul Canalgrande all'incontro di San
Vincenzo, dove già era Santa Madalena ancora sua habitatione, à battuto molti anni fà et de!
continuo batte oro et argento in gran quantità, et questo annuo in fra gli altri ha battuto
scuti 50000, d'oro in oro, senza la moneta d'argento.
Un orefice degnissimo in fra gli altri, etc.
M.r" Nic:° Cavalierino, che fece l'impronte del natorale, in un cunio da monete del ritratto
della Maestà di Carlo V. quando s'incoronò in Bologna del 1530.alli.24.febraio .il qual ma-
stro, fu già mastro della zeccha di questa Città.
Orefici dignissimi, e molti altri non nominati etc.
M.ri Lodouico di Bendcdio / Giovanni Borsari'
Bernardino faloppi [ .„ .,. Jacopo lodi et
> lutti ' . il utti
Iacopo , .. . Bernabe suo nepote .
1 I , I Modonesi , , , „ , 1 Modonesi
Ant:" et Forti f Baldesara da Corte, I
Philippo ' \ Aut." Borghesano-
Scultori dignissimi, et molti altri non nominati, et C.
M.r" Jacopo Taghapietra, Paolo suo fig.,H et Silvio, et Ambrogio, fratelli, et fig.M di M.r"
Paolo, quali hanno fatto belliss:"" lavori dell'arte sua in questa Città.
Maestri I£cc:,ni da figure di terra et c:
I54.V
Qui l un ritratto fantastico di Guido Mazzoni disegnato a matita dello Spaccini).
M. Guido Mazzoni alias Paganino, e M:n" Pellegrina de Discalzi sua consorte, al presente
morti Lei in Frantia, et lui in Modona, senza tig:!' perilche lasciorono la sua heredità una parte al
Santo Monte di Pietà, la sec:a per amor di Dio, In terza et uh:' parie a M, Isabella sua $«•<•»