ESPOSIZIONE D'OGGETTI D'ARTE E DI STORIA
RESTITUITI DALL'AUSTRIA-UNGHERIA
A Milano, nel museo Poldi-Pezzoli, sono stati
recentemente esposti parecchi degli oggetti d'arte
e di storia, che il delegato del Governo italiano,
lettore Modigliani, potè ricuperare dall'Austria
e dall'Ungheria in virtù del 'trattato di San ('.ci-
mano e della Convenzione italo-austriaca per il
patrimonio storico-artistico, sottoscritta a Vienna
il 4 maggio 1920.
Dalle «olle/ioni di Vienna, di [nnsbruck e di
Budapest sono st; 1 ti portati in Italia e tenuti in
rimasto il vuoto, entro lo spazio nudo inquadrato
dalle vecchie cornici. E non si può pensare senza
certa pena a quei direttori di musei, ispettori,
amatori, ai quali sono stati tolti tutti gli oggetti
prigionieri che avevan preso ad amare. Tuttavia
dobbiamo ricordare a coloro che protestano, rim-
piangendo le cose perdute, come, secondo giustizia,
esse tornino in Italia a colmare vuoti dolorosi,
luttuose perdite. 11 patrimonio della cultura di
un popolo è sacro; e la storia vuole serbate le cose
Fig. 1 — Gemma d'Aspasios
custodia a Milano, in attesa di essere mandati alle
naturali antiche sedi, dalle quali furori divelti,
a Firenze, a Venezia, a Trento, a Trieste, ecc.
La mostra pnr/ialc, che ne è stala fatta al Poldi-
Pezzoli, ci riempie l'animo di riconoscenza per
il benemerito direttore della Galleria di Brera,
che della sua energia ha fatto strumento alle pa-
trie rivendicazioni. E di gioia ci colma il vedere
le tante cose belle, delle quali eran notizie negli
archivi di Stato, ricordi ben tristi. Xoi conosce-
vamo i vuoti lasciati nei nostri musei, negli scaf-
fali delle nostre biblioteche, sugli altari delle
nostre chiese. A Vienna, nell'Hofniuseum, in
segno di protesta per il riscatto delle nostre pit-
ture, si sono esposte le fotografìe di esse, ove n'è
belle ove nacquero e vissero, dove son fregio alla
vita della gente che le ha create.
Torna a noi la gemma del greco intagliatore
Aspasios del in secolo, riproducente YAthcna
fidiaca (fig. 1) dominante un tempo nel Partenone,
oggi perduta; e torna alla Chiesa trentina il Sa-
cramentario con legatura, adorna nella faccia an-
teriore da mi foglio eburneo di dittico carolingio,
foderala interiormente dà una rara stoffa orientale
(fig. 2), persiana, del secolo vi, su fondo purpureo,
1011 figure di leoni e domatori. La fodera [ialini
holoSCerica rotata della coperta anteriore si ripete
nell'altra tergale, ed è probabile che si mettesse
il tessuto a foderare il Sacramentario gregoriano,
per dare un prezioso parato al sacro libro, così
RESTITUITI DALL'AUSTRIA-UNGHERIA
A Milano, nel museo Poldi-Pezzoli, sono stati
recentemente esposti parecchi degli oggetti d'arte
e di storia, che il delegato del Governo italiano,
lettore Modigliani, potè ricuperare dall'Austria
e dall'Ungheria in virtù del 'trattato di San ('.ci-
mano e della Convenzione italo-austriaca per il
patrimonio storico-artistico, sottoscritta a Vienna
il 4 maggio 1920.
Dalle «olle/ioni di Vienna, di [nnsbruck e di
Budapest sono st; 1 ti portati in Italia e tenuti in
rimasto il vuoto, entro lo spazio nudo inquadrato
dalle vecchie cornici. E non si può pensare senza
certa pena a quei direttori di musei, ispettori,
amatori, ai quali sono stati tolti tutti gli oggetti
prigionieri che avevan preso ad amare. Tuttavia
dobbiamo ricordare a coloro che protestano, rim-
piangendo le cose perdute, come, secondo giustizia,
esse tornino in Italia a colmare vuoti dolorosi,
luttuose perdite. 11 patrimonio della cultura di
un popolo è sacro; e la storia vuole serbate le cose
Fig. 1 — Gemma d'Aspasios
custodia a Milano, in attesa di essere mandati alle
naturali antiche sedi, dalle quali furori divelti,
a Firenze, a Venezia, a Trento, a Trieste, ecc.
La mostra pnr/ialc, che ne è stala fatta al Poldi-
Pezzoli, ci riempie l'animo di riconoscenza per
il benemerito direttore della Galleria di Brera,
che della sua energia ha fatto strumento alle pa-
trie rivendicazioni. E di gioia ci colma il vedere
le tante cose belle, delle quali eran notizie negli
archivi di Stato, ricordi ben tristi. Xoi conosce-
vamo i vuoti lasciati nei nostri musei, negli scaf-
fali delle nostre biblioteche, sugli altari delle
nostre chiese. A Vienna, nell'Hofniuseum, in
segno di protesta per il riscatto delle nostre pit-
ture, si sono esposte le fotografìe di esse, ove n'è
belle ove nacquero e vissero, dove son fregio alla
vita della gente che le ha create.
Torna a noi la gemma del greco intagliatore
Aspasios del in secolo, riproducente YAthcna
fidiaca (fig. 1) dominante un tempo nel Partenone,
oggi perduta; e torna alla Chiesa trentina il Sa-
cramentario con legatura, adorna nella faccia an-
teriore da mi foglio eburneo di dittico carolingio,
foderala interiormente dà una rara stoffa orientale
(fig. 2), persiana, del secolo vi, su fondo purpureo,
1011 figure di leoni e domatori. La fodera [ialini
holoSCerica rotata della coperta anteriore si ripete
nell'altra tergale, ed è probabile che si mettesse
il tessuto a foderare il Sacramentario gregoriano,
per dare un prezioso parato al sacro libro, così