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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 25.1922

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Fasc. 2
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Venturi, Lionello: La "Navicella" di Giotto
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https://doi.org/10.11588/diglit.17342#0077

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LA «NAVICELLA» DI GIOTTO

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cato il posto per il pescatore e per il castello, ma non per la lenza, che mantiene la mede-
sima curva indicata dal disegno Pembroke. Se dunque il disegno di Chantilly ci fosse
arrivato nel suo stato originale, esso dovrebbe considerarsi una copia fatta così mate-
rialmente da abolire il pescatore e conservare la lenza. Ma, data la possibilità che pesca-
tore e castello sieno stati tagliati via dal disegno, la prova irrefutabile sfuma. Tuttai ia
per le ragioni anzi dette, per la mancanza di carattere gotico sia nel segno sia nelle
lettere e per la conseguente sua datazione nel secolo xvi, il disegno di Chantilly dipende
dal disegno Pembroke anzi che direttamente dal musaico di Ciotto, e quindi non serve
alla ricostruzione della Navicella. Fu riprodotto dal Mufioz (Bollettino d'arte, 1911,
p. 178) e dal Supino (Giotto, 1920, tav. 29) (fig. 3).

IV. Il disegno di Oxford. Crowe e Cavalcaseli (A History of Painting in Italy, Lon-
don, 190.5, II, 45) ricordano che «il disegno originale della Navicella di Giotto, senza il
pescatore, si trovava nella collezione Richardscn » e citano appunto del Richardson: An

Fig. 3 — Disegno del sec. XVI. Museo di Chantilly.

Accollili.... 0/ Pici are s in Italy, London, 1722, p. 293. R. \\ eigei (Die Wefke der Miller in
ihren Handzeichnungen, 1865, p. 243) ricorda che il medesimo disegno aveva le marche,
oltre che della collezione Richardson, anche delle collezioni Reynolds e Metz, il quale
lo pubblicò nelle sue Imitations of Drawings (London, 1790). Dalla collezione Metz il
medesimo disegno passò alla collezione Ottley, il quale lo ripubblicò nel suo The Ita-
lian School of Design (London, 1823, Pag- 9)- E precisamente dalla riproduzione dell'Ot-
tley noi abbiamo tratta la nostra. Infine nel 1878 il Lùbke ripubblicò il disegno indican-
dolo come conservato a Oxford e già appartenuto al Vasari (Geschichte der it. Molerei,
I, 123). Si noti tuttavia che il Vasari non ricorda di possedere un disegno della Navicella.
Dallo stile del disegno appare ch'esso non solo non è di Ciotto, ma non è nemmeno del
Trecento. Più goticizzante nel panneggio che il disegno Pembroke, esso può appartenere
alla tradizione di Lorenzo Monaco e certamente è databile nel principio del secolo xv.
Ma il disegno di Oxford non è una « copia » pura e semplice dell'opera di Ciotto: vi ap-
pariscono infatti elementi liberamente sostituiti a quelli dell'originale, come la testa
barbata simboleggiante il vento invece del pescatore (fig. 4).
 
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