S. MARIA DEGLI ALEMANNI IN MESSINA
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generali, ci dice appunto come ci troviamo di fronte
ad una vera, inaspettata rivelazione,
Conte quell'altro monuménto non meno interes
sante, che è l'Annunziata dei Catalani, l'Alemanna
ha sfidato l'urto formidabile dell'ultimo terremoto.
Avvolta come in una tetra caligine, già infranta
qua e là nel suo nobile aspetto, conserva tuttavia
modelli stupendi di originalità e di delicatezza
scultorea nelle sue eleganti ogive, nelle sue colonne,
nei suoi svariati capitelli, che hanno tutta la dol-
cezza del cesello o del ricamo. R un grande senti-
mento palpita su quelle linee, su quegli intagli
Fig. — Particolare dell'interno della chiesa
di S. Maria degli Alemanni in Messina.
che la mano sapiente dell'artefice siciliano seppe
rendere nel bianco calcare di Gesso cui il lungo
abbandono ha dato una patina nerastra come di
basalte.
E nell'insieme un rudere imponente, pieno di
antica vita, palpitante di bellezza, che ci trasporta
nell'arte del fiorente medioevo siciliano e che nel
suo seno accoglie tutti i tesori delle civiltà ante-
riori. Resta esso, come tipo basitale del ser. Xttl,
unico in Sicilia, e pertanto non ne saia mai abb i
stanza celebrata l'alta e meritata importanza,
+ * *
Staio del monumento. -■ Orientato tra est
ed ovest, sottoposto al livello stradale per i muta-
menti avvenuti nei molteplici terremoti, presenta
la struttura originaiia a pianta basicale a tre navi
e con le rispettive absidi semicircolari sovrastanti
al piano della Chiesa. Dividono le navate elegan-
tissimi pilastri polistili che sembrano aggruppati
come steli fioriti, da mano gentile.
La lunghezza dal fondo delle absidi al muro
moderno di chiusura è di m. 20,75 e la larghezza
di m. [2,65,
Gli archi della navata centrale sono a sesto acuto
mentre quelli delle navatine sono a sesto rialzato
a ferro di cavallo.
La facciata col suo portale e tutte le volte in-
terne a crociera crollarono nel terremoto del 1783.
Fig. 4 — l'articolare della navata di sinistra
della chiesa di S. Maria degli Alemanni in Messina.
Cran parte del lato meridionale è spiombato, le
finestre scaio murate, alcune altre sforacchiate, e
dapertutto è diffuso un color tetro e l'osco di umi-
diccio e di cadente che opprime e rattrista. Nessun
vestigio del pavimento,
1 lavori di consolidamento, di cui <|uà e là si
scorgono le tracce, come anche le attuali rozze
coperture, furono eseguiti nel 1887 a spese del Co-
nnine divenuto proprietario del monumento, in
occasione del trasporto colà del colossale Nettuno
del Montorsoli, che ancora ivi stesso si conserva.
AUuni degli undici disegni ad acquarello,
qui riprodotti, eseguiti dall'architetto Raimondo
d'Aronco, nel tempo, assai prima del dicembre 1008,
in cui fu insegnante in Messina, e che salvati da)
disastro fanno oggi bella mostra di sè nel Museo
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generali, ci dice appunto come ci troviamo di fronte
ad una vera, inaspettata rivelazione,
Conte quell'altro monuménto non meno interes
sante, che è l'Annunziata dei Catalani, l'Alemanna
ha sfidato l'urto formidabile dell'ultimo terremoto.
Avvolta come in una tetra caligine, già infranta
qua e là nel suo nobile aspetto, conserva tuttavia
modelli stupendi di originalità e di delicatezza
scultorea nelle sue eleganti ogive, nelle sue colonne,
nei suoi svariati capitelli, che hanno tutta la dol-
cezza del cesello o del ricamo. R un grande senti-
mento palpita su quelle linee, su quegli intagli
Fig. — Particolare dell'interno della chiesa
di S. Maria degli Alemanni in Messina.
che la mano sapiente dell'artefice siciliano seppe
rendere nel bianco calcare di Gesso cui il lungo
abbandono ha dato una patina nerastra come di
basalte.
E nell'insieme un rudere imponente, pieno di
antica vita, palpitante di bellezza, che ci trasporta
nell'arte del fiorente medioevo siciliano e che nel
suo seno accoglie tutti i tesori delle civiltà ante-
riori. Resta esso, come tipo basitale del ser. Xttl,
unico in Sicilia, e pertanto non ne saia mai abb i
stanza celebrata l'alta e meritata importanza,
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Staio del monumento. -■ Orientato tra est
ed ovest, sottoposto al livello stradale per i muta-
menti avvenuti nei molteplici terremoti, presenta
la struttura originaiia a pianta basicale a tre navi
e con le rispettive absidi semicircolari sovrastanti
al piano della Chiesa. Dividono le navate elegan-
tissimi pilastri polistili che sembrano aggruppati
come steli fioriti, da mano gentile.
La lunghezza dal fondo delle absidi al muro
moderno di chiusura è di m. 20,75 e la larghezza
di m. [2,65,
Gli archi della navata centrale sono a sesto acuto
mentre quelli delle navatine sono a sesto rialzato
a ferro di cavallo.
La facciata col suo portale e tutte le volte in-
terne a crociera crollarono nel terremoto del 1783.
Fig. 4 — l'articolare della navata di sinistra
della chiesa di S. Maria degli Alemanni in Messina.
Cran parte del lato meridionale è spiombato, le
finestre scaio murate, alcune altre sforacchiate, e
dapertutto è diffuso un color tetro e l'osco di umi-
diccio e di cadente che opprime e rattrista. Nessun
vestigio del pavimento,
1 lavori di consolidamento, di cui <|uà e là si
scorgono le tracce, come anche le attuali rozze
coperture, furono eseguiti nel 1887 a spese del Co-
nnine divenuto proprietario del monumento, in
occasione del trasporto colà del colossale Nettuno
del Montorsoli, che ancora ivi stesso si conserva.
AUuni degli undici disegni ad acquarello,
qui riprodotti, eseguiti dall'architetto Raimondo
d'Aronco, nel tempo, assai prima del dicembre 1008,
in cui fu insegnante in Messina, e che salvati da)
disastro fanno oggi bella mostra di sè nel Museo