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PAOLO D'ANCONA
cazione estetica del fanciullo, liberandolo da quanto, nell'insegnamento, impedisce lo
sviluppo spontaneo della sua individualità nascente. In alcuni saggi esposti abbiamo
visto delle piccole individualità affermarsi in aspetti singolari e talora sorprendenti.
Ma veniamo alle quattro esposizioni d'arte antica. Esse furono rispettivamente
dedicate ai Maestri veneti dalle origini al Settecento, al Magnasco, all'arte dell'antico
Oriente (Cina, Giappone e Birmania), e infine all'aite delle Fiandre.
Quella dei veneti, la prima della serie, non riuscì forse (piale nell'idea degli organiz-
zatori avrebbe dovuta essere. Fu La prima grande battaglia ingaggiata dal Circolo (piando
ancora non erano vinte le diffidenze di cui abbiamo detto; perciò molti, sulla cui colla-
borazione si contava, la rifiutarono proprio all'ultima ora, portando a delle lacune che, nella
fretta dell'apertura, non furono potute colmare. Ma, fra i quadri esposti, basterebbe
Fig. 4 — Budda dormiente (Arte Birmana). Proprietà Barbieri d'Introisi.
(Fot. Crimella, Castagneri, Zani).
la maravigliosa Vergine col Bambino di Giovanni Bellini, passata di recente nella col-
lezione Chiesa, per appagare l'aspettativa dei più esigenti visitatori! Accanto ai di-
pinti fu esposta una ragguardevole serie di disegni veneziani, posseduti dal noto racco-
glitore cav. Dubini, per molti dei quali non invano furono fatti i nomi del Carpaccio,
del Tintoretto, del Tiepido, ecc. Comunque, sarebbe augurabile che l'intelligente possessore
di tanti tesori si decidesse ad illustrarli in una pubblicazione, che potrebbe tornare
di grande vantaggio agli studi.
Dai veneti al Magnasco il salto non è tanto brusco come a tutta prima potrebbe
sembrare, perchè è ormai in parte chiarita l'influenza che il Magnasco ebbe sul divenire
della pittura veneziana settecentesca, da Sebastiano Ricci al (.nardi, ecc. I Magnasco
esposti furono trentasei, quasi tutti tolti da raccolte private milanesi, tra i quali alcuni
di grande bellezza: ricordo, ad esempio, il magni lieo Martirio di S. Erasmo della rac-
colta Vigano, oggi esposto a Firenze, il Baccanale della raccolta Beltrami, VAlchimista
della raccolta Botta, ecc. Da questa esposizione la fìsonomia artistica del l.isandrino
PAOLO D'ANCONA
cazione estetica del fanciullo, liberandolo da quanto, nell'insegnamento, impedisce lo
sviluppo spontaneo della sua individualità nascente. In alcuni saggi esposti abbiamo
visto delle piccole individualità affermarsi in aspetti singolari e talora sorprendenti.
Ma veniamo alle quattro esposizioni d'arte antica. Esse furono rispettivamente
dedicate ai Maestri veneti dalle origini al Settecento, al Magnasco, all'arte dell'antico
Oriente (Cina, Giappone e Birmania), e infine all'aite delle Fiandre.
Quella dei veneti, la prima della serie, non riuscì forse (piale nell'idea degli organiz-
zatori avrebbe dovuta essere. Fu La prima grande battaglia ingaggiata dal Circolo (piando
ancora non erano vinte le diffidenze di cui abbiamo detto; perciò molti, sulla cui colla-
borazione si contava, la rifiutarono proprio all'ultima ora, portando a delle lacune che, nella
fretta dell'apertura, non furono potute colmare. Ma, fra i quadri esposti, basterebbe
Fig. 4 — Budda dormiente (Arte Birmana). Proprietà Barbieri d'Introisi.
(Fot. Crimella, Castagneri, Zani).
la maravigliosa Vergine col Bambino di Giovanni Bellini, passata di recente nella col-
lezione Chiesa, per appagare l'aspettativa dei più esigenti visitatori! Accanto ai di-
pinti fu esposta una ragguardevole serie di disegni veneziani, posseduti dal noto racco-
glitore cav. Dubini, per molti dei quali non invano furono fatti i nomi del Carpaccio,
del Tintoretto, del Tiepido, ecc. Comunque, sarebbe augurabile che l'intelligente possessore
di tanti tesori si decidesse ad illustrarli in una pubblicazione, che potrebbe tornare
di grande vantaggio agli studi.
Dai veneti al Magnasco il salto non è tanto brusco come a tutta prima potrebbe
sembrare, perchè è ormai in parte chiarita l'influenza che il Magnasco ebbe sul divenire
della pittura veneziana settecentesca, da Sebastiano Ricci al (.nardi, ecc. I Magnasco
esposti furono trentasei, quasi tutti tolti da raccolte private milanesi, tra i quali alcuni
di grande bellezza: ricordo, ad esempio, il magni lieo Martirio di S. Erasmo della rac-
colta Vigano, oggi esposto a Firenze, il Baccanale della raccolta Beltrami, VAlchimista
della raccolta Botta, ecc. Da questa esposizione la fìsonomia artistica del l.isandrino