ESPOSIZIONE DEI PRIMITIVI ITALIANI A BRUXELLES
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pressione suprema di maestà, al Maestro della salga la fine Adorazione de' Magi nella raccolta
Santa Cecilia, identificandolo con Buonamico Bui- . Goldsehmidt-Przibram. Indubbiamente il fine gar-
falmacco. bato pittore educatosi alla scuola dell'Angelico,
A Lorenzo Monaco è attribuita una grande A11- fu attratto nella cerchia del Pesellino, di cui ri-
nunciazione a fondo oro, della collezione Stocklet, conia il parallelismo dominante hello schema com-
notevole opera di diretto seguace, elicagli spinosi, positivo, quale si vede nel Miracolo di Sant'An-
Fig. ,i — Anconetta del maestro della Santa Cecilia (?),
presso Adolphe Stocklet a Bruxelles.
multipli frastagli, alle uncinate curve, alle aguzze
forme del Maestro, alla rapida sinuosità dei con-
torni lineari, sostituisce una molle flessuosa ca-
denza di curve, pur dividendo, con rigidezza ignota
a Lorenzo, la Ime dall'ombra sul fianco dell'an-
gelo, cosi da determinare un legnoso spigolo della
fi Tina,
E non al Pesellino, cui è attribuito il quadro,
ma a uno scolaro del Beato Angelico mi sembra ri-
tonio nell'Accademia di Firenze e in un episodio
della vita di San Silvestro nella Galleria Boria a
Roma. Ma una superficie così ossea e un fondo così
minutamente ingraticciato di pagliuzze d'oro non
si trovano in altre opere del Pesellino, nè figure
così squadrate e studiatamente realistiche, come il
persi maggio in ginocchio dietro il più giovane re;
e se la disposizione raggiata di regolari pieghe è
frequente nei quadri peselliniani, non è mai in
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pressione suprema di maestà, al Maestro della salga la fine Adorazione de' Magi nella raccolta
Santa Cecilia, identificandolo con Buonamico Bui- . Goldsehmidt-Przibram. Indubbiamente il fine gar-
falmacco. bato pittore educatosi alla scuola dell'Angelico,
A Lorenzo Monaco è attribuita una grande A11- fu attratto nella cerchia del Pesellino, di cui ri-
nunciazione a fondo oro, della collezione Stocklet, conia il parallelismo dominante hello schema com-
notevole opera di diretto seguace, elicagli spinosi, positivo, quale si vede nel Miracolo di Sant'An-
Fig. ,i — Anconetta del maestro della Santa Cecilia (?),
presso Adolphe Stocklet a Bruxelles.
multipli frastagli, alle uncinate curve, alle aguzze
forme del Maestro, alla rapida sinuosità dei con-
torni lineari, sostituisce una molle flessuosa ca-
denza di curve, pur dividendo, con rigidezza ignota
a Lorenzo, la Ime dall'ombra sul fianco dell'an-
gelo, cosi da determinare un legnoso spigolo della
fi Tina,
E non al Pesellino, cui è attribuito il quadro,
ma a uno scolaro del Beato Angelico mi sembra ri-
tonio nell'Accademia di Firenze e in un episodio
della vita di San Silvestro nella Galleria Boria a
Roma. Ma una superficie così ossea e un fondo così
minutamente ingraticciato di pagliuzze d'oro non
si trovano in altre opere del Pesellino, nè figure
così squadrate e studiatamente realistiche, come il
persi maggio in ginocchio dietro il più giovane re;
e se la disposizione raggiata di regolari pieghe è
frequente nei quadri peselliniani, non è mai in