210
ADOLFO VENTURI
toscano, fiore non più vivo, ma di stoffe o di carta, fabbricato da forbici e da pinzette.
E l'ornato riempie gli spazi, le arcate, che già indifferentemente si aprirono a sesto
acuto e a pieno centro: diviene cosa posticcia collocata in questo o in quel luogo per far
riscontro, coordinarsi, completare altre cose più antiche: non chioma, ma parrucca. Il
tardo gotico, la riflessione del gotico toscano, è palese anche nel fogliame, che stringe ai
capitelli dei fasci di pilastri le sue dense inerti volute e i rosoncini fissi come borchie. Tali
Fig- 5 —San Martino di Lucca: Loggiato all'esterno della nave mediana
e statua di Jacopo della Quercia.
caratteri sono più evidenti lungo la nave; le trine delle bifore ogivali lungo la crociera
hanno sostegni simili a balaustrine metalliche, su basi inadatte a colonne di pietra, pro-
prie di asticelle ferrigne, e gli archi si adornano di cornici del Rinascimento: fuseruole e
fogliami; e l'acanto dei capitelli si accartoccia, meno impacciato e meno inerte, se pur
sempre minuzioso e trito. Alcuni oculi a traforo, in forma di stella, entro cornici di dadi
e di quadrilobi, completano la decorazione di questa snella e ornata galleria, che rie-
voca, oltre la metà del Trecento, l'architettura elegante e sottile del Camposanto
pisano. Anche nel fianco, all'esterno (fig. 4), l'ispirazione da Giovanni Pisano s'intravvede,
se pure più vaga che all'interno, nel basamento alla maniera senese lineato di
verde su bianco, e nei contrafforti suddivisi in ordini di duplici nicchiette cicche, e,
all'altezza dell'impostatura degli archi, aptifi in lira educhila ad oilo frastagliato
ADOLFO VENTURI
toscano, fiore non più vivo, ma di stoffe o di carta, fabbricato da forbici e da pinzette.
E l'ornato riempie gli spazi, le arcate, che già indifferentemente si aprirono a sesto
acuto e a pieno centro: diviene cosa posticcia collocata in questo o in quel luogo per far
riscontro, coordinarsi, completare altre cose più antiche: non chioma, ma parrucca. Il
tardo gotico, la riflessione del gotico toscano, è palese anche nel fogliame, che stringe ai
capitelli dei fasci di pilastri le sue dense inerti volute e i rosoncini fissi come borchie. Tali
Fig- 5 —San Martino di Lucca: Loggiato all'esterno della nave mediana
e statua di Jacopo della Quercia.
caratteri sono più evidenti lungo la nave; le trine delle bifore ogivali lungo la crociera
hanno sostegni simili a balaustrine metalliche, su basi inadatte a colonne di pietra, pro-
prie di asticelle ferrigne, e gli archi si adornano di cornici del Rinascimento: fuseruole e
fogliami; e l'acanto dei capitelli si accartoccia, meno impacciato e meno inerte, se pur
sempre minuzioso e trito. Alcuni oculi a traforo, in forma di stella, entro cornici di dadi
e di quadrilobi, completano la decorazione di questa snella e ornata galleria, che rie-
voca, oltre la metà del Trecento, l'architettura elegante e sottile del Camposanto
pisano. Anche nel fianco, all'esterno (fig. 4), l'ispirazione da Giovanni Pisano s'intravvede,
se pure più vaga che all'interno, nel basamento alla maniera senese lineato di
verde su bianco, e nei contrafforti suddivisi in ordini di duplici nicchiette cicche, e,
all'altezza dell'impostatura degli archi, aptifi in lira educhila ad oilo frastagliato