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ADOLFO VENTURI
fissità d'atteggiamento, risponde un tipo affine di capitello, con volute formate di foglie
a minuziosi incavi, meno limpido nella distribuzione degli elementi, meno semplice e
meno elegante dei capitelli ora citati. Il facile spunto caricaturistico palese in una di queste
facce (fig. 8), dal naso aggricciato e gli occhi convergenti in una smorfia di disgusto, e le
proporzioni tondeggianti e ristrette, come rattrappite, si rivedono in una calva testa corru-
Fig. 17. — Lucca, Cattedrale: San Martino e il povero.
gata e stirata da un colossale sbadiglio (fig. 9), ma il capitello che le serve di base veste più
classica forma.
Un artista nobilissimo ha scolpito la bella testa austera e malinconica che segue,
come sognando, la curva di una delle arcate e fissa lontano gli occhi oblunghi, a fior di
volto, dallo sguardo triste e vago (fig. 10). I tratti del bel volto giovanile evocane i
primitivi tipi di Jacopo, e soprattutto i complessi pittorici meandri del drappo ritorto,
da cui emerge, con flessuosa curva di ramo, il collo ampio; ma lo sviluppo largo della man-
dibola, nervosamente appuntata nelle giovanili ere;!iure di Jacopo, la generica rotondità
del volto, in cui i lineamenti non s'affondano a scavare solchi energici, ma si sviluppano
con grave morbidezza di contorni, la placidità malinconica che spira dallo sguardo e
dalle soavi labbra silenziose, l'abbandono della nobile testa sull'arco, non ci consentono
di pronunciare il nome del sovrano scultore.
ADOLFO VENTURI
fissità d'atteggiamento, risponde un tipo affine di capitello, con volute formate di foglie
a minuziosi incavi, meno limpido nella distribuzione degli elementi, meno semplice e
meno elegante dei capitelli ora citati. Il facile spunto caricaturistico palese in una di queste
facce (fig. 8), dal naso aggricciato e gli occhi convergenti in una smorfia di disgusto, e le
proporzioni tondeggianti e ristrette, come rattrappite, si rivedono in una calva testa corru-
Fig. 17. — Lucca, Cattedrale: San Martino e il povero.
gata e stirata da un colossale sbadiglio (fig. 9), ma il capitello che le serve di base veste più
classica forma.
Un artista nobilissimo ha scolpito la bella testa austera e malinconica che segue,
come sognando, la curva di una delle arcate e fissa lontano gli occhi oblunghi, a fior di
volto, dallo sguardo triste e vago (fig. 10). I tratti del bel volto giovanile evocane i
primitivi tipi di Jacopo, e soprattutto i complessi pittorici meandri del drappo ritorto,
da cui emerge, con flessuosa curva di ramo, il collo ampio; ma lo sviluppo largo della man-
dibola, nervosamente appuntata nelle giovanili ere;!iure di Jacopo, la generica rotondità
del volto, in cui i lineamenti non s'affondano a scavare solchi energici, ma si sviluppano
con grave morbidezza di contorni, la placidità malinconica che spira dallo sguardo e
dalle soavi labbra silenziose, l'abbandono della nobile testa sull'arco, non ci consentono
di pronunciare il nome del sovrano scultore.