LE CHIESE GOTICHE DI GUBBIO
struttura studiata, che siano anteriori alS. Gio-
vanni ed alla Cattedrale.
Abbandoniamo per un momento gli edifici eu-
gubini, e volgiamo lo sguardo a quella superba
espressione del gotico cistercense, che è la Badia
di Fossanova, cominciata nel 1187 e già consacrata
nel 1208 da Innocenzo III.1 Essa, posta sulla via
Appia e vicino a Roma, audacemente afferma lo
stile nuovo venuto-di Francia, non solo nella chiesa
225
Roma, sempre sulla via Appia, di fronte al se-
polcro di Cecilia Metella, fermiamoci alla diruta
chiesuola di S. Nicola che fu edificata dal cardi-
nale Francesco Caetani1 presso il castello della
sua famiglia.
Il S. Nicola termina con un'abside di foggia ro-
manica; ma nella nave ora scoperchiata doveva
esser percorso da arcate pensili (fig. 13) alle quali
era affidata la copertura in legname. E che la chie-
Fig. 11 — Abbazia di Fossanova: L'infermeria (dall'Enlart).
ma anche nelle fabbriche annesse, le quali seguono,
perfino nella disposizione, il tipo dei monasteri
francesi. La grande infermeria oggi in rovina
(fig. 1 1 ) è traversata da arcate ogivali che dovevano
ricevere il tetto in Legname eome il refettorio tut-
tora intatto nella copertura a travi, su arconi mossi
da pilastri pensili (fig. 12). Il sistema è identico
a quello delle chiese eugubine; e, fra queste, ci ri-
corda specialmente la chiesa di S. Giovanni.
Tornando poi da Fossanova, proprio alle porte di
1 C. Enlart, Origincs fraueaisen de V Architecturc Go-
thique tn Italie, Paris, 1894.
L'Arte. XXV, 29.
setta è in rapporto con le forme gotico-monastiche
di Fossanova ci dicono, non tanto le facilissime
comunicazioni che Roma aveva con quell'abbazi i,
quanto le slanciate proporzioni delle monofo/e ar-
chiacute e trilobe, la foggia dei contrafforti esterni
(fig. T4) e qualche particolare scultorio dei peducci
all'in erno, dalle delicate forme vegetali (fig. 15).
Concludiamo pertanto che il motivo lombardo
degli arconi trasversali è tradotto goticamente nel-
l'Italia centrale ai primissimi del duecento dalle
1 G. Tom assetti , La Cam fiatila Romana, \l, Roma,
1910, 66.
struttura studiata, che siano anteriori alS. Gio-
vanni ed alla Cattedrale.
Abbandoniamo per un momento gli edifici eu-
gubini, e volgiamo lo sguardo a quella superba
espressione del gotico cistercense, che è la Badia
di Fossanova, cominciata nel 1187 e già consacrata
nel 1208 da Innocenzo III.1 Essa, posta sulla via
Appia e vicino a Roma, audacemente afferma lo
stile nuovo venuto-di Francia, non solo nella chiesa
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Roma, sempre sulla via Appia, di fronte al se-
polcro di Cecilia Metella, fermiamoci alla diruta
chiesuola di S. Nicola che fu edificata dal cardi-
nale Francesco Caetani1 presso il castello della
sua famiglia.
Il S. Nicola termina con un'abside di foggia ro-
manica; ma nella nave ora scoperchiata doveva
esser percorso da arcate pensili (fig. 13) alle quali
era affidata la copertura in legname. E che la chie-
Fig. 11 — Abbazia di Fossanova: L'infermeria (dall'Enlart).
ma anche nelle fabbriche annesse, le quali seguono,
perfino nella disposizione, il tipo dei monasteri
francesi. La grande infermeria oggi in rovina
(fig. 1 1 ) è traversata da arcate ogivali che dovevano
ricevere il tetto in Legname eome il refettorio tut-
tora intatto nella copertura a travi, su arconi mossi
da pilastri pensili (fig. 12). Il sistema è identico
a quello delle chiese eugubine; e, fra queste, ci ri-
corda specialmente la chiesa di S. Giovanni.
Tornando poi da Fossanova, proprio alle porte di
1 C. Enlart, Origincs fraueaisen de V Architecturc Go-
thique tn Italie, Paris, 1894.
L'Arte. XXV, 29.
setta è in rapporto con le forme gotico-monastiche
di Fossanova ci dicono, non tanto le facilissime
comunicazioni che Roma aveva con quell'abbazi i,
quanto le slanciate proporzioni delle monofo/e ar-
chiacute e trilobe, la foggia dei contrafforti esterni
(fig. T4) e qualche particolare scultorio dei peducci
all'in erno, dalle delicate forme vegetali (fig. 15).
Concludiamo pertanto che il motivo lombardo
degli arconi trasversali è tradotto goticamente nel-
l'Italia centrale ai primissimi del duecento dalle
1 G. Tom assetti , La Cam fiatila Romana, \l, Roma,
1910, 66.