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VITTORIO MOSCHINI
Nell'ovato del soffitto vediamo rappresentata piede sinistro dell'Eterno; questi, aggirato in un
l'apparizione dell'Eterno ad un santo eremita. lento moto di torsione di tutto il corpo, sta molle-
Domina, nel centro, la rappresentazione dell'Iddio mente adagiato nel suo vivo trono, appoggiando la
Padre recato nel cielo dagli angeli, macchina che gamba destra su di una nube. Assai bello nel gruppo
esteriormente può far ricordare (per il motivo en- quell'angelo che dà di piglio ad una lunga tromba;
trato nella tradizione scolastica) il gruppo miche- s'aprono le sue grandi ali con frastagliato profilo,
langiolesco della Sistina, com'è di lontana deriva- Nello sfondo di questa apparizione dell'Eterno,
Fig. 4. — C. Giaquinto: Guerrieri che fanno omaggio a S. Nicola.
Napoli, Pinacoteca. (Fot. Losacco).
zione michelangiolesca, naturalmente per il tra- di questa macchina che si profila con contorni
mite carraccesco, la figura atletica tutta avvolta sinuosamente variati, splende una luce chiara
in un gran drappo giallo e posta sotto il braccio d'oro, angeli musicisti, vestiti di ampie tuniche
di Dio proteso nell'atto della benedizione, sì da che hanno splendori di seta, intonano i loro stru-
annullare, nella composizione, lo squilibrio che quel menti. Soavissima questa gentile orchestra di an-
gesto avrebbe prodotto e puntellare il corpo geli biondi, motivo guidesco ripreso dal Giaquinto
dell'Eterno che altrimenti sbanderebbe. Un angelo con nuova freschezza di colore,
avvolto in un drappo azzurro (figura analoga a L'Eterno appare al santo, canuto vegliardo
certe del Conca) pone un appoggiapiedi sotto il che s'inginocchia su di una rupe protesa nel cielo
VITTORIO MOSCHINI
Nell'ovato del soffitto vediamo rappresentata piede sinistro dell'Eterno; questi, aggirato in un
l'apparizione dell'Eterno ad un santo eremita. lento moto di torsione di tutto il corpo, sta molle-
Domina, nel centro, la rappresentazione dell'Iddio mente adagiato nel suo vivo trono, appoggiando la
Padre recato nel cielo dagli angeli, macchina che gamba destra su di una nube. Assai bello nel gruppo
esteriormente può far ricordare (per il motivo en- quell'angelo che dà di piglio ad una lunga tromba;
trato nella tradizione scolastica) il gruppo miche- s'aprono le sue grandi ali con frastagliato profilo,
langiolesco della Sistina, com'è di lontana deriva- Nello sfondo di questa apparizione dell'Eterno,
Fig. 4. — C. Giaquinto: Guerrieri che fanno omaggio a S. Nicola.
Napoli, Pinacoteca. (Fot. Losacco).
zione michelangiolesca, naturalmente per il tra- di questa macchina che si profila con contorni
mite carraccesco, la figura atletica tutta avvolta sinuosamente variati, splende una luce chiara
in un gran drappo giallo e posta sotto il braccio d'oro, angeli musicisti, vestiti di ampie tuniche
di Dio proteso nell'atto della benedizione, sì da che hanno splendori di seta, intonano i loro stru-
annullare, nella composizione, lo squilibrio che quel menti. Soavissima questa gentile orchestra di an-
gesto avrebbe prodotto e puntellare il corpo geli biondi, motivo guidesco ripreso dal Giaquinto
dell'Eterno che altrimenti sbanderebbe. Un angelo con nuova freschezza di colore,
avvolto in un drappo azzurro (figura analoga a L'Eterno appare al santo, canuto vegliardo
certe del Conca) pone un appoggiapiedi sotto il che s'inginocchia su di una rupe protesa nel cielo