LA QUADRERIA DI LUDWIG MOND
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Del Correggio, la Galleria Mond conserva frammenti dell' Incoronazione che era nella
tribuna di San Giovanni di Parma (es. fig. 7), quelli stessi che i traduttori del Mengs ed
altri scrittori nel '700 indicavano come esistenti in palazzo Rondanini a Roma. Com'è noto,
alla fine del '500, per l'indietreggiamento dell'abside di San Giovanni li vangelista, fu
messa in pezzi la decorazione correggesca e copiata debolmente da Cesare Aretusi nel-
l'abside rinnovata. I frammenti raccolti dal Mond sono una testa di cherubo coperta dai
folti ricci, come d'un vello d'agnellino, sinuosa nei morbidi lineamenti, e due bionde leste
di angeli con grandi occhi aperti, nari dilatate, labbra voluttuose.
A tutti noti sono la Crocefissione di Raffaello (fig. 8) nella raccolta Mond, e il fram-
mento della predella divisa tra le gallerie di Lisbona e di Richmond, rispecchiante le forme
Fig. 7. — Correggio: Frammento della tribuna di S. Gio. Evangelista
di Parma.
dell'Urbinate al tempo stesso della Crocefissione, e con ogni verosimiglianza ritenuta
parte di questo quadro. Opera, certo, del periodo perugino, e cioè tra il 1502 e l'inizio
del 1503, proveniente dalla raccolta Uudley alla raccolta di Ludwig Mond e poi, già
da tempo, alla Galleria Nazionale di Londra, la Crocefissione è stampata sullo schema ri-
petuto dal Perugino e dalla sua scuola. Ma la riduzione delle figure semplifica la scena;
il riecheggiar di curve, dai Santi ai piedi della croce agli angeli librati nell'aria, alle
braccia arcuate del Martire, sprigiona le dolci cadenze apprese da Raffaello alla scuola
del Francia: è tutta una rispondenza di archi, come di onde nel mare: le braccia della
vittima governano il moto delle dolenti immagini nell'adorazione e nella pietà. E le ombre
sui lineamenti assottigliati del Cristo, sui contorni delle guance consunte, sull'occhio
spento, infondono alla testa una idealità profonda, ignota al volto piatto del Cristo peru-
ginesco, dai lineamenti preziosi e dalle palpebre grevi; le immagini, soavemente reclinate,
sognano, come tutte le creature di Raffaello giovane, nella serena atmosfera, tra l'az-
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Del Correggio, la Galleria Mond conserva frammenti dell' Incoronazione che era nella
tribuna di San Giovanni di Parma (es. fig. 7), quelli stessi che i traduttori del Mengs ed
altri scrittori nel '700 indicavano come esistenti in palazzo Rondanini a Roma. Com'è noto,
alla fine del '500, per l'indietreggiamento dell'abside di San Giovanni li vangelista, fu
messa in pezzi la decorazione correggesca e copiata debolmente da Cesare Aretusi nel-
l'abside rinnovata. I frammenti raccolti dal Mond sono una testa di cherubo coperta dai
folti ricci, come d'un vello d'agnellino, sinuosa nei morbidi lineamenti, e due bionde leste
di angeli con grandi occhi aperti, nari dilatate, labbra voluttuose.
A tutti noti sono la Crocefissione di Raffaello (fig. 8) nella raccolta Mond, e il fram-
mento della predella divisa tra le gallerie di Lisbona e di Richmond, rispecchiante le forme
Fig. 7. — Correggio: Frammento della tribuna di S. Gio. Evangelista
di Parma.
dell'Urbinate al tempo stesso della Crocefissione, e con ogni verosimiglianza ritenuta
parte di questo quadro. Opera, certo, del periodo perugino, e cioè tra il 1502 e l'inizio
del 1503, proveniente dalla raccolta Uudley alla raccolta di Ludwig Mond e poi, già
da tempo, alla Galleria Nazionale di Londra, la Crocefissione è stampata sullo schema ri-
petuto dal Perugino e dalla sua scuola. Ma la riduzione delle figure semplifica la scena;
il riecheggiar di curve, dai Santi ai piedi della croce agli angeli librati nell'aria, alle
braccia arcuate del Martire, sprigiona le dolci cadenze apprese da Raffaello alla scuola
del Francia: è tutta una rispondenza di archi, come di onde nel mare: le braccia della
vittima governano il moto delle dolenti immagini nell'adorazione e nella pietà. E le ombre
sui lineamenti assottigliati del Cristo, sui contorni delle guance consunte, sull'occhio
spento, infondono alla testa una idealità profonda, ignota al volto piatto del Cristo peru-
ginesco, dai lineamenti preziosi e dalle palpebre grevi; le immagini, soavemente reclinate,
sognano, come tutte le creature di Raffaello giovane, nella serena atmosfera, tra l'az-