DEFENDENTE FERRARI DA CHIVASSO 223
s'accentuavano, qui lasciano luogo ad una maniera vita giovanile di Defendente, offrono dunque come
più elegante, meno caratterizzante, ma più pre- caratteri distintivi: un predominare, in confronto
ziosa, che s'applica ugualmente a tutte le figure alla produzione successiva, di elementi vercellesi
e meglio risponde al gusto decorativo defendentesco, e lombardi; degli accenni e ricerche prospettiche
Ma in un'altra opera del 1519 VAdorazione del che non raggiungono un risultato positivo; delle
Bambino con S. Chiara e una donatrice della Cat- ineguaglianze e incoerenze di stile, derivanti dal-
Fig. 5. — Ivrea, Cattedrale.
Defendente Ferrari: Adorazione del Bambino coti la Beata Chiara.
(Fot. Ist. ital. d'Arti grafiche, Bergamo).
tedrale di Ivrea (fig. 5), se pur cominciano a spun-
tare fini effetti luministici nel gruppo di angioletti
adoranti e nel tetto mezzo scoperchiato del por-
tico, permane ancora una pesantezza di architet-
tura, troppo vicina e troppo massiccia, e una som-
marietà di esecuzione nel seguito delle Clarisse,
che mal risponde alla sensibilità defendentesca.
I.e note lombarde risaltano ancora nel tentativo
di caratterizzazione dei volti e nella maniera di
trattare il ritratto.
Queste quattro opere datate dal 1511 al r 51 <>,
che possono considerarsi come il frutto dcll'atti-
l'usare e dal non saper fondere, imprimendo a tutto
un carattere personale, elementi figurativi e schemi
compositivi provenienti da scuole diverse; una
più stretta relazione di dipendenza dall'ultima
maniera dello Spanzotti; una maggior sommarietà
di esecuzione e un'inabilità di panneggio assai ri-
levante. Però qua e là, frammentari e non orga-
nizzati, si trovano già in esse gli aspetti più felici
dell'arte di Defendente: l'aspetto decorativo e
l'aspetto impressionistico, basati ambeduesu una di-
versa interpretazione della lineae del colore. Comin-
ciano pure ad apparire ricerche luministiche incerte.
s'accentuavano, qui lasciano luogo ad una maniera vita giovanile di Defendente, offrono dunque come
più elegante, meno caratterizzante, ma più pre- caratteri distintivi: un predominare, in confronto
ziosa, che s'applica ugualmente a tutte le figure alla produzione successiva, di elementi vercellesi
e meglio risponde al gusto decorativo defendentesco, e lombardi; degli accenni e ricerche prospettiche
Ma in un'altra opera del 1519 VAdorazione del che non raggiungono un risultato positivo; delle
Bambino con S. Chiara e una donatrice della Cat- ineguaglianze e incoerenze di stile, derivanti dal-
Fig. 5. — Ivrea, Cattedrale.
Defendente Ferrari: Adorazione del Bambino coti la Beata Chiara.
(Fot. Ist. ital. d'Arti grafiche, Bergamo).
tedrale di Ivrea (fig. 5), se pur cominciano a spun-
tare fini effetti luministici nel gruppo di angioletti
adoranti e nel tetto mezzo scoperchiato del por-
tico, permane ancora una pesantezza di architet-
tura, troppo vicina e troppo massiccia, e una som-
marietà di esecuzione nel seguito delle Clarisse,
che mal risponde alla sensibilità defendentesca.
I.e note lombarde risaltano ancora nel tentativo
di caratterizzazione dei volti e nella maniera di
trattare il ritratto.
Queste quattro opere datate dal 1511 al r 51 <>,
che possono considerarsi come il frutto dcll'atti-
l'usare e dal non saper fondere, imprimendo a tutto
un carattere personale, elementi figurativi e schemi
compositivi provenienti da scuole diverse; una
più stretta relazione di dipendenza dall'ultima
maniera dello Spanzotti; una maggior sommarietà
di esecuzione e un'inabilità di panneggio assai ri-
levante. Però qua e là, frammentari e non orga-
nizzati, si trovano già in esse gli aspetti più felici
dell'arte di Defendente: l'aspetto decorativo e
l'aspetto impressionistico, basati ambeduesu una di-
versa interpretazione della lineae del colore. Comin-
ciano pure ad apparire ricerche luministiche incerte.