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Bullettino di archeologia cristiana — 6.1868

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Nr. 1 (Gennaro e Febbraro 1868)
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Escavazioni nel cimitero di Callisto
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https://doi.org/10.11588/diglit.17355#0017

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— 13 —

gata. Eccone il testo raccolto da parecchi frammenti cipii dell' èra volgare fino ad oggi ; cardine fonda-
dispersi nelle vicine gallerie, che completano la parte mentale della sacra e della profana cronologia dei
rimasta aderente al sepolcro. tempi evangelici, stabilito fermamente dalla serie delle

iscrizioni fornite di date degli anni, dei mesi e dei

aqvndino . et procvlo . COTÌSS....................vs vTV glOmì (1 )

A

xi kal . ivlias . die benems............... àtlttOS xviiii



Più antichi del 340 stimo alcuni epitaffi rinvenuti
in un cubicolo, che sta di fronte a quello sopra ci-

etmensis.ii1diesvidepositvsest.vkaloctobrismarcellinvs ^ gyj § ggpj^ ClTHVS FEClT SIBI

depositvs in pacem . marcelliinvs se vìvy fecit ET SV1S. Ne ho scelti tre e li ho delineati nella

pag. 12 n. 3, 4, 5. I due primi furono incisi dalla
I consoli Acindino e Procolo designano l'anno 340; medesima mano, che ne incise alcuni nel piano superio-
il nome del primo fu scritto sovente AQVINDINVS re del cimitero di Callisto sopra la cripta di s. Eusebio,
in luogo di AGYNDINVS (1); indi viene Terrore di Questi sono stati da me attribuiti per gravi ragioni
cotesto epitaffio, ove leggiamo AQVNDINO. Esso è alla seconda metà del secolo terzo (2): adunque an-
prezioso per la data consolare congiunta a quelle del che quelli, che ora vengono in luce dalla regione
giorno della settimana e del mese , e per il mono- settentrionale finitima o interna al cimitero di Bal-
gramma accompagnato colle lettere A, 00- Imperoc- bina, debbono essere del secolo terzo o dei principii
che queste lettere, simbolo della divinità di Cristo, del quarto. Ciò ho voluto notare, perchè conferma
cominciarono ad essere applicate con grande frequenza l'esistenza dei cristiani ipogei settentrionali appio-ar-
e solennità al monogramma $ nelle monete dei fi- deatini innanzi al pontificato di Marco, che li costituì
gliuoli di Costantino e del loro competitore Magneti- nel numero dei maggiori cimiteri appellandoli però
zio, quando l'ariana controversia mise sossopra l'Orien- non dal nome suo, ma da quello d'un'antica a noi
te e l'Occidente. Ma nelle iscrizioni il primo esempio ignota matrona Balbina (3). In ambedue i citati epi-
di data certa fino ad ora l'avevo notato in un frani- taffi sembra essere stala graffila la medesima simbo-
mento dell' anno 3o5, ove soltanto per l'indizio d'un'A bea scena; la donna orante tra due alberi d'olivo,
isolato presso il margine della frattura mi è sem- emblema del celeste giardino della pace sempiterna,
brato dover supplire il gruppo A ^ CO (2). Eccone Neil' epitaffio di Arission rimane soltanto la cima d'uno
un esempio del 340 due anni dopo la morte di Co- degli alberi d'ulivo ; in quello di Cesidio Faustino è
stantiuo e del papa Marco, che costituì il cimitero di intera la scena della orante velata in mezzo ai due
Balbina, al quale sembra spettare la galleria ove è alberi. Ora qui si osservi attentamente, che l'epitaffio
il sepolcro, di che ragiono. non parla di veruna donna sepolta, ma del solo Ce-
Le date del giorno della settimana e del mese sidio Faustino. Ecco il testo supplito per congeltura,
qui non convengono esattamente con le note dell'an- la cui parte sostanziale è certa : CAESIDìO FAV-
no 340. Questo fu bissestile ed ebbe le lettere do- STINO CYMACa fecit ^NEMEBENTI CONIVGI CYM
menicali F, E : le quali ai 21 di Giugno, XI KAL. Quo vixit ami. XXVIII D... &dNAE kNimae in VA&e.
IVLIAS, danno il Sabato, non il Venerdì. Adunque Adunque la donna orante, che simboleggia l'anima
farà d'uopo correggere XII KAL. IVLIAS ; ossia sup- accolta nel cielo, nel caso presente è effigiata sulla pie-
plire la cifra d'una unità ommessa dallo scalpellino. tra sepolcrale d'un uomo. Ciò conviene colle ragioni
Nè può cadere dubbio circa il corso costante e non accennate nell' ultimo Bulleltino dello scorso anno a
mai lurbato delle settimane e del ciclo solare dal 340 pag. 85, le quali ci inducono a credere, che tal—
alla nostra età. Talché l'errore di cotesta lapide non volta queir immagine femminile allude all'anima senza
getta ombra veruna sulla luminosa dimostrazione ero- distinzione di sesso : essa è qui la rappresentazione
nologica della certezza, che la serie dei giorni setti- figurata della forinola scritta nell' epitaffio : bona am-
manali ha proceduto di pari passo e senza interni- ma in pace.
zione presso gli Ebrei, i Ilomani, i Cristiani dai prin- _

(1) V. I. c. proleg. pag. LXXV1 e segg.

(1) V. Inscr. christ. T. I pag. 47. (2) Roma sott. T. II pag. 284-293.

(2) V. Inscr. christ. T. I pag. 70 n. 127. (3) V. Bull. 1867 pag. 1 e segg.
 
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