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Bullettino di archeologia cristiana — 6.1868

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Nr. 6 (Novembre e Decembre 1868)
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Cucchiari d'argento adorni di simboli e nomi cristiani
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https://doi.org/10.11588/diglit.17355#0085

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I

— 81 —

massime nei sepolcri dell' elà imperiale romana. Di
siffatti trovamenli molte notizie ha registrato il eh.
sig. abbate Cochet, illustrando una magnifica argen-
teria rinvenuta in un sepolcro romano a Lillebonne
nel 1864; nella quale erano altresì due belli cuc-
chiari d'argento uno piccolo, come quelli che noi usia-
mo pel caffè, uno maggiore e della specie di quelli,
che oggi io divulgo, ma assai più elegante ed adorno
nell' asta ossia manico (1). Niuno di siffatti cucchiari
profani, per quanto è a mia notizia, è fornito d'iscri-
zione veruna. L'uso di incidere i nomi sulle po-
sate, che sembra essere prevalso nelle famiglie cristiane
del secolo quarto e del quinto, fu congiunto o alter-
nato con quello di improntare tutti gli utensili dome-
stici di immagini e di simboli o segni della religione
di Cristo. Di questo pio costume dei nostri padri più.
volte ho parlalo nel Bullettino in proposito delle lu-
cerne, dei vasi d'acqua, dei piatti, dei bicchieri, delle
vesti (2). Ora ne mostrerò gli esempi speciali nei
cucchiari.

Nei pezzi delineali sotto i numeri 2,3,4, 6 la croce
fu premessa ai nomi proprii o posta nel rovescio
del monogramma del nome. Nel cucchiajo di Pom-
pejano conservato in Bordeaux fu incisa la croce
monogrammatica p. Nella medesima città sono stati
trovati due altri cucchiari d'argento adorni del mo-
nogramma senz'altro (3). Uno simile col solo mo-
nogramma di Cristo senza il nome del possessore è
venuto in luce da un sepolcro della Svizzera (4). Un
bellissimo cucchiajo, nella cui conca sono niellati il
predetto monogramma tra le due lettere A, 00 ed un
uccello, simbolo dell'anima, era nel museo Campana.
Un altro uccello colla medesima intenzione simbolica
fu niellato nel cucchiajo acquistato teste in Roma dal
sig. Wilshere. Adunque sui cucchiari delle cristiane
famiglie anche indipendentemente dall' incisione del
nome furono niellate croci ed immagini simboliche re-
ligiose ; e forse la pratica di cotesti lavori ordinati
dalla cristiana pietà propagò l'uso di incidere ezian-
dio e di niellare sulle posate i nomi delle persone.

(1) Cochet, Memoire sur une remarquable sepulture romaìne trouvée
à Lillebonne {Revue des Societés savantes 1865 IVe sèrie T. II
p. 148-166).

(2) Bull. 1867 p. 14, 78; 1868 p. 33-37.

(3) V. Le Blant, 1. c. p. 370.

(4) Le Blant. 1. c.

I cucchiari diÀquileja meritano speciale attenzione.
Essi eranno adorni di bellissimi lavori d' empestica ;
istoriati, cioè, di figure intagliate in incavo ed illumi-
nate d'oro e di smalti. In una ligula (cucchiarino di
piccolo modulo) era effigiato il sacrificio d'Abramo,
in un'altra l'adorazione dei magi; in una terza il bat-
tesimo, non però (a mio parere) quello di Cristo, ma
quello piuttosto del fanciullo, cui fu donala cotesta ar-
genteria e nel cui sepolcro essa fu poi deposta. Egli
era della famiglia degli Eusebii illustri e consolari ;
come testificano le iscrizioni e le immagini degli altri
pezzi dell'argenteria. La bulla trovata dentro il se-
polcro medesimo aveva l'epigrafe: EVSEBI SENESCAS
CVM DIGNITÀ!E, EVSEBI PEBERVABIS DIGNITA-
TEM TVAM. Nei due cucchiari maggiori regnavano
le immagini dell'intera famiglia con le insegne delle
maggiori magistrature e la ripetuta iscrizione EVSE-
BIOBVM DIGNITAS. Laonde a buon dritto il Corte-
novis attribuì cotesti argenti e cucchiari ad un fan-
ciullo della famiglia degli Eusebii saliti ai sommi onori
ed all'affinità imperiale nella metà del secolo quarto (1).
Ed un esempio sì splendido comprova quanto i fedeli
di Cristo, fino dai primi tempi della pace , amarono
ornare di sacri simboli e di religiose immagini ogni
arnese , auche la suppellettile della mensa e segna-
tamente i cucchiari. La quale pratica era conforme
allo spirito del precetto apostolico: sive manducatis.sive
bibitis, sive alitici quid facitis, omnia in gloriavi Dei
facile (I Chor. X, 31) - Omne quodeumque facitis in
verbo aut in opere, omnia in nomine Domini Jesu Chri-
sti, gratias agentes Deo et Patri per ipsum ( Co-
loss. Ili, 17).

§■ ni.

Dei cucchiari donati alle chiese e dei loro usi.

Se da tutto ciò è manifesto i cucchiari contrase-
gnati con nomi proprii accompagnati da croci di varie
fogge ed anche quelli, che di soli sacri simboli sono
adorni, spettare generalmente alla classe degli uten-
sili da mensa, non perciò dovremo negare, che le
cochlearia abbiano altresì fatto parte dell' arredo ec-
clesiastico. Nelle donazioni e nei testamenti antichi

(1) Non intendo con ciò d'approvare senz' eccezione tutte le conget-
ture del Cortenovis circa ciascuna delle persone , eh' egli vuol ravvisare
nel gruppo degli Eusebii effigiati sopra i due maggiori cucchiari.
 
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