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— 86 —

grafia sopra Ercole e le Amazzoni, della quale spe-
riam di compir la lettura nel vegnente anno alla reale
Accademia Ercolanese. Ora ci contenteremo di darne
una brevissima dichiarazione.

Non ci sembra da dubitare che i due ordini di fi-
gure appartengono ad una medesima composizione ,
la quale presenta cinque distinti gruppi di combatten-
ti. Neil' ordine superiore vedesi Ercole, il quale in-
nalza la nodosa clava, per abbattere sotto i suoi colpi
la regina delle Amazzoni Ippolita; mentre nel medesi-
mo ordine, e nell'inferiore, quattro degli eroi, che lo
accompagnarono a quella spedizione, veggonsi alle
prese con altre guerriere donzelle. A noi sembra si-
curo che sia rappresentata la pugna avvenuta al Tcr-
modonle , quando Alcide ivi recossi per ottenere il
cinto da Ippolita , siccome eragli stato commesso da
Eurisleo. Le diverse tradizioni parlano di molti com-
pagni di Alcide : esse ricordano Jolao , Teseo , Tela-
mone, Autolieo, Stendo, Peleo, ed anche tulli gli Ar-
gonauti : è a queste narrazioni che si riferisce la pit-
tura del nostro vaso di Ruvo.

Nella prima parte di quella nostra monografia, noi
distinguemmo le tradizioni che parlano della morte
d'Ippolita da quelle altre che non fanno morire la re-
gina delle Amazzoni, le quali forse prendono origine
da' versi del poeta Agia di Trezene, che rivestì di pa-
tetiche circostanze l'Amazzonica spedizione di Alcide.

Queste due classi di tradizioni trovano il loro con-
fronto ne' monumenti : e nel nostro è tale l'accani-
mento di Alcide nel percuotere colla tremenda sua
clava , che non sembra da dubitare esser la sua infe-
lice nemica prossima a cadere estinta a'piedi del vin-
citore. Sarebbe forse una troppo minuziosa ricerca ,
ove indagar si volessero i varii greci eroi che nel vaso
di Ruvo costituiscono l'armata di Alcide. Nondimeno,
ricordando una osservazione da noi fatta, cioè che
quando si parla della morte d'Ippolita, si dice pur
Welanippe uccisa da Telamone (Schol. Pind. adNem.
od. III. p. 274, Tzetz. ad Lycophr. 1327-1329), po-
tremmo probabilmente supporre che il gruppo più
prossimo ad Alcide sia appunto quello di Melanip-
pe e di Telamone. É ben conveniente che veggasi 3Ie-
ìanippe combattere dal cavallo ; ed è parimenti se-

condo le idee dell' antichità che Telamone sia più vi-
cino ad Alcide, come quello che non distaccossi dal
fianco del figlio di Giove anche nella spedizione di
Troja, come si raccoglie dal notissimo luogo di Pin-
daro (Nem. III, 61-63 ). Ed a questo proposito mi
piace di osservare che non ha nessun dato di certezza
la opinione secondo la quale fu conghietturato chela
famosa statua detta il Gladiator combattente figuri Te-
lamone, che combalte con Melanippc. Che sia un guer-
riero a piedi, che combatte con altro a cavallo, sem-
bra probabilissimo, come han pensato dopo l'Heyne
(Sammlung antiquar. Aufsàlze II p. 229 e s.), molli
altri archeologi , i quali veggonsi citali dal Milita
(mdn. inéd. p. 371 e s.). Sembra anche probabile che
fosse di un'Amazzone la figura, che star dovea a ca-
vallo ; ma perchè dire il guerriero Telamone, e l'A-
mazzone Melanippe, e non piuttosto Teseo ed Ippo-
lita ? La quale idea dovrebbe persuadere anche più
dopo il confronto del vaso Pourtalès. Al che si ag-
giunga che una particolare circostanza della spedizio-
ne di Ercole contro le Amazzoni non si presta ad
una perfetta composizione artistica : laddove il com-
battimento di Teseo coli'Amazzone Ippolita nell'At-
tica è un soggetto acconciamente scelto, e pienamente
determinato, da supporre che siasi voluto effigiare in
quel maraviglioso lavoro. Sul gladiator combattente
veggasi pure il dottissimo Welcker (Kunstmus. zu
Bonn p. 35 e seg.)

Tornando al vaso de'Signori Jalta non andrò inve-
stigando , se al guerriero coli'emblema di un astro
sullo scudo, possa darsi la denominazione di Teseo,
eroe a cui non mancano solari rapporti. E solo mi
piace di osservare che racconta Apollonio Rodio che
Stenelo fu ferito da un dardo nella pugna contro le
Amazzoni; il quale fu poi causa della sua morte (Arg.
II, 913-916 ). Ora il solo guerriero, che si vede nel
momento di esser saettato, è quello che scorgesi nel-
l'ordine inferiore pugnar coll'Amazzone adorna di tu-
nica stellata. Sicché non sarebbe fuor di proposito im-
maginare che Slenelo appunto dovesse in quell'eroe
ravvisarsi. Del resto l'Amazzone saettatrice è frequente
altresì nelle rappresentazioni delta pugna di Teseo con-
tro Ippolita nell'Attica, e noi già dimostrammo avere
 
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