DOI Heft:
Nr. 35 (Dicembre 1853)
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.12312#0089
— 87 -
in quelle scene una differente significazione; giacché ci
parve di riconoscervi la saettatrice Molpadia : e non
crediamo dover qui riferire le ragioni che a questa
conclusione ci condussero (vedi il bullelt. ardi, napo-
litano del cav. Avellino an. I p. 76 e seg. ). Voglia-
mo ancora notare che la figura dell' Amazzone saet-
tante , nel vaso di che stiamo favellando, è molto si-
mile per lo sforzo della sua posizione all' Amazzone
AEINOMAXH del vaso illustrato dal Visconti, sulla
quale son da leggere i dotti confronti citati da quello
insigne archeologo (vedi Panofka cab. Pourlal. p. 12).
Senza dar molto peso alle nostre conghielture sulla
determinazione di alcune delle figure messe in com-
posizione nel vasculario dipinto di Ruvo, mi piace di
osservare che l'Amazzone a cavallo suonando la trom-
ba (tuba direcla) vale a dinotar l'incitamento alla bat-
taglia solito a darsi col suono di quel rimbombante
islrumento. É ben conosciuto che in somiglianti sce-
ne di contese e di pugne è frequente osservare la me-
desima particolarità, e noi avemmo l'occasione di farne
l'avvertenza in questo stesso bullettino (V. sopra la
pag. 42).
Non entrerò a discorrere particolarmente delle va-
rie parti dello scitico costume delle Amazzoni.
Già lo stecso Visconti ne parlò dottamente nella
citata dissertazione (cab. Pourtal. p.10, 11), dopo le
osservazioni del Boelliger (Vasengemàld. IH p. 173
segg.): altre osservazioni pur lesse alla reale Accade-
mia Ercolanese il eh. Sig. Comm. Quaranta , ed ora
ne ha pur ragionato di nuovo il eh. Sig. cav. Schulz
illustrando il magnifico vaso delle Amazzoni del real
museo Borbonico da lui splendidamente pubblicato
a colori (die Amazoncn-Vase voti Ruvo, pag. o e 6
Leipzig 1851 ). Solianto non possiamo ritenerci dal
fare qualche breve considerazione su' differenti em-
blemi che fregiano le amazzoniche pelte. Nell'ordine
inferiore l'Amazzone, che ha la tunica stellala , pre-
senta il lunato scudo adorno di un leone in contesa
con un cinghiale, ed intorno dodici stelle. Senza met-
ter da parte 1' astronomico significato di questi orna-
menti, che ci sembra evidente anche nell'antagonismo
del lione , solare animale , col cinghiale simbolo in-
vernale (Welcker negli annali dell'In.\8-ì2 p.222);
è chiaro che quella contesa faccia allusione general-
mente alle feroci battaglie, alle quali prendevano parte
le guerriere del Termodonte. Probabilmente lo stesso
simbolico gruppo vedesi pure sulla pelta dell' Amaz-
zone , che pugna con Ercole nell' ordine superiore ,
sebbene il cinghiale non apparisca nascosto dal braccio
d'Ippolita: ma quel eh'è più singolare è il vedere sul
medesimo scudo i due galli, che tra loro si azzuffano.
È ben conosciuto che da tempi remoti si facevano
presso i popoli greci queste gare di galli; or privata-
mente, ed or pubblicamente. Così furono istituite pub-
bliche zuffe di galli in Atene ed in Pergamo; così pure
in Roma in tempi posteriori. Noi non ci arrestiamo»
citare le classiche autorità su questo particolare; per-
ciocché sono slate tutte acconciamente raccolte da al-
tri, e segnatamente dal eh. Sig. Roulez (Mélanges de
philolog., d'hisloire et d'anliqu. fase. Ili, 1). Lo stesso
scrittore va ricordando varii monumenti che ci pre-
sentano un combattimento di galli: tali sono il bellis-
simo musaico scoverto nella casa così detta del Fauno
in Pompei (bullelt. dell'ist. 1836 p. 8) (1); un basso-
rilievo sepolcrale del Louvre (Visconti e Clarac descr.
des ant. du mus. roy. p. 167 n. 392); le medaglie di
Dardanus (Mionnet descr. voi.II p.654), e di Ophry-
nium (Id. sup. vol.V. p.578); varie pietre incise della
reale collezione di Berlino (Tolken Gemmensammlung
p.352, n.82, 83; p.418 n.235,236, 237); un vaso
dipinto del museo imperiale di Vienna (MùNerHand-
buch §. 423 n. 3 p. 742 ed. Welcker); diverse pa-
tere volcenti (Gerhard annoi, dell'ist. 1831 p. 158
n. 482; Bcrlins ant. Bildw. 1, p. 197 n. 623); fralle
quali una da lui stesso osservata (2), e principalmente
un'altra di cui fa la pubblicazione. Un ultimo interes-
sante lavoro sul combattimento de'galli (Hahnenkàm-
pfej devesi al mio dottissimo amico signor professore
Jahn, il quale presenta pregevoli osservazioni su que-
sta classe di monumenti, aumentandone ancora la e-
numcrazione (Archàol. Bcitràge p. 437 e seg.^. Non
trovo però dagli altri archeologi rammentalo il bel
musaico della collezione Santangelo, il quale è Ct'rla-
(1) Ora pubblicale dal Zahn Wand. II, SO.
(2) É nel museo Gregoriano 11, 3, 1. La descrizione del Roulez
merita di essere rettificati); vedi Jahn arch. Bcitràge \> Hi noi. 27.
in quelle scene una differente significazione; giacché ci
parve di riconoscervi la saettatrice Molpadia : e non
crediamo dover qui riferire le ragioni che a questa
conclusione ci condussero (vedi il bullelt. ardi, napo-
litano del cav. Avellino an. I p. 76 e seg. ). Voglia-
mo ancora notare che la figura dell' Amazzone saet-
tante , nel vaso di che stiamo favellando, è molto si-
mile per lo sforzo della sua posizione all' Amazzone
AEINOMAXH del vaso illustrato dal Visconti, sulla
quale son da leggere i dotti confronti citati da quello
insigne archeologo (vedi Panofka cab. Pourlal. p. 12).
Senza dar molto peso alle nostre conghielture sulla
determinazione di alcune delle figure messe in com-
posizione nel vasculario dipinto di Ruvo, mi piace di
osservare che l'Amazzone a cavallo suonando la trom-
ba (tuba direcla) vale a dinotar l'incitamento alla bat-
taglia solito a darsi col suono di quel rimbombante
islrumento. É ben conosciuto che in somiglianti sce-
ne di contese e di pugne è frequente osservare la me-
desima particolarità, e noi avemmo l'occasione di farne
l'avvertenza in questo stesso bullettino (V. sopra la
pag. 42).
Non entrerò a discorrere particolarmente delle va-
rie parti dello scitico costume delle Amazzoni.
Già lo stecso Visconti ne parlò dottamente nella
citata dissertazione (cab. Pourtal. p.10, 11), dopo le
osservazioni del Boelliger (Vasengemàld. IH p. 173
segg.): altre osservazioni pur lesse alla reale Accade-
mia Ercolanese il eh. Sig. Comm. Quaranta , ed ora
ne ha pur ragionato di nuovo il eh. Sig. cav. Schulz
illustrando il magnifico vaso delle Amazzoni del real
museo Borbonico da lui splendidamente pubblicato
a colori (die Amazoncn-Vase voti Ruvo, pag. o e 6
Leipzig 1851 ). Solianto non possiamo ritenerci dal
fare qualche breve considerazione su' differenti em-
blemi che fregiano le amazzoniche pelte. Nell'ordine
inferiore l'Amazzone, che ha la tunica stellala , pre-
senta il lunato scudo adorno di un leone in contesa
con un cinghiale, ed intorno dodici stelle. Senza met-
ter da parte 1' astronomico significato di questi orna-
menti, che ci sembra evidente anche nell'antagonismo
del lione , solare animale , col cinghiale simbolo in-
vernale (Welcker negli annali dell'In.\8-ì2 p.222);
è chiaro che quella contesa faccia allusione general-
mente alle feroci battaglie, alle quali prendevano parte
le guerriere del Termodonte. Probabilmente lo stesso
simbolico gruppo vedesi pure sulla pelta dell' Amaz-
zone , che pugna con Ercole nell' ordine superiore ,
sebbene il cinghiale non apparisca nascosto dal braccio
d'Ippolita: ma quel eh'è più singolare è il vedere sul
medesimo scudo i due galli, che tra loro si azzuffano.
È ben conosciuto che da tempi remoti si facevano
presso i popoli greci queste gare di galli; or privata-
mente, ed or pubblicamente. Così furono istituite pub-
bliche zuffe di galli in Atene ed in Pergamo; così pure
in Roma in tempi posteriori. Noi non ci arrestiamo»
citare le classiche autorità su questo particolare; per-
ciocché sono slate tutte acconciamente raccolte da al-
tri, e segnatamente dal eh. Sig. Roulez (Mélanges de
philolog., d'hisloire et d'anliqu. fase. Ili, 1). Lo stesso
scrittore va ricordando varii monumenti che ci pre-
sentano un combattimento di galli: tali sono il bellis-
simo musaico scoverto nella casa così detta del Fauno
in Pompei (bullelt. dell'ist. 1836 p. 8) (1); un basso-
rilievo sepolcrale del Louvre (Visconti e Clarac descr.
des ant. du mus. roy. p. 167 n. 392); le medaglie di
Dardanus (Mionnet descr. voi.II p.654), e di Ophry-
nium (Id. sup. vol.V. p.578); varie pietre incise della
reale collezione di Berlino (Tolken Gemmensammlung
p.352, n.82, 83; p.418 n.235,236, 237); un vaso
dipinto del museo imperiale di Vienna (MùNerHand-
buch §. 423 n. 3 p. 742 ed. Welcker); diverse pa-
tere volcenti (Gerhard annoi, dell'ist. 1831 p. 158
n. 482; Bcrlins ant. Bildw. 1, p. 197 n. 623); fralle
quali una da lui stesso osservata (2), e principalmente
un'altra di cui fa la pubblicazione. Un ultimo interes-
sante lavoro sul combattimento de'galli (Hahnenkàm-
pfej devesi al mio dottissimo amico signor professore
Jahn, il quale presenta pregevoli osservazioni su que-
sta classe di monumenti, aumentandone ancora la e-
numcrazione (Archàol. Bcitràge p. 437 e seg.^. Non
trovo però dagli altri archeologi rammentalo il bel
musaico della collezione Santangelo, il quale è Ct'rla-
(1) Ora pubblicale dal Zahn Wand. II, SO.
(2) É nel museo Gregoriano 11, 3, 1. La descrizione del Roulez
merita di essere rettificati); vedi Jahn arch. Bcitràge \> Hi noi. 27.